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martedì 4 aprile 2023

 COSA MI HA FATTO RIFLETTERE OGGI

(uno scritto di tre anni fa esatti aggiornato)


Che solo tre anni fa, il 4 aprile del 2020, gli animali occupavano le vie e le piazze in tutto il mondo. Stupiti dalla improvvisa scomparsa degli esseri umani recuperavano il territorio.

Nella piazza dove abito scorrazzava una famiglia di papere. Incuranti dei divieti ministeriali, avevano tentato pure di entrare al Super, dove le vietarono l’accesso essendo senza mascherina. Poco male, sono trotterellate altrove. Giravano di qui e di là, erano evidentemente curiose. La pressione degli umani, che le tenevano confinate in un laghetto qui vicino, non c’era più per il lockdown e loro potevano andare ovunque. C’è tutto un mondo da scoprire.

Non era l’unico caso mi dissero: un cinghiale è stato visto grufolare nelle strade di Ladispoli, delfini nuotavano nel golfo di Trieste, procioni a Firenze, daini nei parchi, pesci nelle acque di Venezia finalmente trasparenti. Le città si svuotano, gli umani stanno chiusi in casa, le macchine parcheggiate e silenziose... e arrivano loro.

Il mondo era come dovrebbe essere, silenzioso. Perché è noto, l’essere umano dove arriva fa rumore. Con il silenzio gli animali si avvicinano: capre nel Galles, cervi in Sry Lanka, scimmie nel Nepal, uccelli in Spagna, ovunque gli animali passeggiano per le strade deserte, nuotano vicino alle navi ferme, attraversano strade libere. Si chiedono tutti: “Beh, dove sono andati?

Non è nemmeno una sorpresa. Si sapeva già che la Natura si sarebbe ripresa ciò che è suo una volta che l’uomo avesse allentato la presa. Ciò che mi ha stupito è stata la sua velocità, sono bastate poche settimane e già faceva capolino. Prima timidamente poi gli animali saranno sempre più arditi e bisognerà conviverci.

E non so voi, ma io amavo tutto questo. Come quando vedo dei binari abbandonati e l’erba che ci spunta in mezzo, provavo dentro una sensazione di pace. Ma che ci danniamo a fare? Veramente pensiamo di far progredire il mondo? E poi le capre selvatiche pascolano tranquille nei parcheggi, il mondo è della natura e ti rendi conto che tu non sei niente.



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