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martedì 4 aprile 2023

IL LEGISLATORE 

Io sono uno psicologo e, tra le tante attività, ho lavorato a lungo nei tribunali di Milano. Molti casi delicati richiedevano competenze che un giudice non ha. Ed è un bene non abbia, specifico, quella del giudicare è un'arte che richiede attenzioni a molti fattori, a volte più importanti del lato psicologico stesso, ma ne parlerò estesamente una prossima volta.

Oggi volevo comunque raccontarvi un episodio semplice, appunto per farvi capire questa differenza. Nei tribunali spesso si sente parlare del legislatore, vale a dire chi nel governo ha emesso una legge. Si sa che molte leggi sono interpretabili, la Legge non è affatto immutabile e granitica ma cambia col tempo (una delle scoperte che mi stupirono molto, avevo sempre pensato alla Legge come a qualcosa di immutabile, tipo i 10 Comandamenti).

Un giorno assistetti ad un curioso siparietto. Due magistrati discutevano sulla esatta visione di una norma. "Perché il legislatore intendeva dire che…", "No, perché il legislatore ha tenuto anche conto del caso in cui…", "Ti sbagli, il legislatore ha precisato che…" eccetera.

Era dieci minuti che andavano avanti così. Tanto che io ho alzato il ditino, ho chiesto la parola e ho detto: "scusate ma perché non chiedete al legislatore stesso cosa voleva dire? Non è uno sconosciuto, ha messo lui la firma. Lo rintracciate e gli fate tutte le domande che volete."

Non dimenticherò mai il loro sguardo attonito. Mi han guardato come se fossi uno scemo (purtroppo riconosco lo sguardo) e lì ho capito che il famoso "legislatore" non esiste. Esistono le leggi, che hanno vari significati a seconda dei contesti.

A volte anche una figura barbina ti fa capire come funzionano le cose.

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