Visualizzazioni totali

domenica 20 dicembre 2020

 A 18 ANNI HAI FATTO LA FESTA?

Macchè festa. Come tanti maschietti italiani della mia età nati negli anni '60, ho compiuto i miei 18 anni in caserma durante i fatidici "Tre giorni". Qualcuno se li ricorda?

Qualche mese prima di compiere 18 anni ti arrivava a casa la famosa "cartolina verde" in cui ti si intimava, il giorno del tuo 18° compleanno, di presentarti alla Caserma X. All'epoca il servizio militare (la Leva) era obbligatorio, non volontario come adesso. Erano tre giorni in cui ogni ometto italiano veniva sottoposto ad esami di ogni tipo, dal fisico all'intellettuale, per valutare se e quanto eri abile al servizio militare.
Ricordo che mi rigiravo la cartolina tra le mani e i miei genitori mi guardavano impauriti. Non ero più un bambino, mi chiamavano per fare il soldato. Fu così che la mattina del giorno in cui divenni maggiorenne ero davanti alla Caserma insieme ad altri cento giovani come me. Adesso fanno le feste, fanno.
Chi era spaurito, chi sbruffone, tutti cercavano comunque di darsi un tono. Di fianco al portone c'era una bancarella che vendeva cappelli e teli che inneggiavano patriottici alla "classe di ferro 1961"; fui tentato di prendere una sciarpina, ammetto, ma ho resistito. Ogni anno bastava cambiare la data, tanto il prodotto era quello.
Puntuali ci aprirono ed entrammo. Era la prima volta che vedevo una caserma dal vero. Mi impressionarono i soldati, tutti vestiti uguali e silenziosi. Noi invece eravamo colorati e caciaroni. Ci suddivisero in gruppetti e iniziò la trafila.
Per la cronaca venni dichiarato "abile" cioè idoneo al militare. Solo che mi sa che non gli ho dato molta soddisfazione. Alla domanda infatti "a quale reparto vorresti essere designato?" risposi con ingenuità da giovane idealista: "a nessuno. Sono pacifista, antimilitarista e obiettore di coscienza". Forse mi ero dimenticato dov'ero, nella tana del lupo.
Minkia, quante me ne hanno dette!



Nessun commento:

Posta un commento