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domenica 28 maggio 2023

ESSERE UNA BRAVA PERSONA

Quando pongono la questione mi viene sempre in mente una poesia dell'argentino Jorge Luis Borges, un cieco che vedeva lontano. Poesia che so a memoria e mi ripeto spesso. Eccola, nella sua semplicità è commovente, questo significa essere una "brava persona" per me.

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che intuisce un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson
.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo
.

Viviamo però in tempi talmente villani che oggi se dici a qualcuno che è una "brava persona" lo prende quasi come un insulto. Come se gli avessi detto che è un mediocre, un boccalone, uno che non vale niente. Siamo tutti speciali, dei fenomeni, unici.

Eppure (parlo ovviamente per me) a me non interessa che tu sia bianco, giallo, nero, di destra, di sinistra gay etero uomo donna mussulmano zingaro ricco povero etc A me interessa solo sapere se sei una brava persona o no. Se lo sei porte aperte, altrimenti amen chiunque tu sia.

E per riconoscere se è una brava persona o meno ripenso sempre alla poesia di Borges e mi affido a lui. Magari non è la verità ma è la cosa che si avvicina di più. Grazie, Jorge.



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