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mercoledì 31 maggio 2023

HO MESSO BENZODIAZEPINE NELLA PAPPA DEL MIO BIMBO PER FARLO STAR TRANQUILLO, ORA E' CATATONICO. E' NORMALE?

Vai tranquilla, non ci sono problemi, esagera pure. Anzi, ti do un consiglio per rendere più gustose le tue ricette: dopo aver portato il bimbo dai nonni, versa tutto il contenuto della boccetta di Diazepam sugli spaghetti che voi adulti vi papperete stasera. Passerete una notte indimenticabile e dormirete per sempre beati.

UN GENITORE VUOLE CAMBIARE IL FIGLIO DA OMOSESSUALE IN ETEROSESSUALI. COME PROCEDERE

Come psicologo mi interesserebbe parlare con il genitore piuttosto che col figlio (è capitato) per esporgli serenamente le cose come stanno.

Si sa infatti ormai da più di cento anni che non è possibile trasformare un omosessuale in eterosessuale. I tentativi avrebbero un effetto nullo, simile a quello di trasformare un eterosessuale in omosessuale (Freud, Tre saggi sulla teoria sessuale 1905, uno dei migliori saggi del viennese, 120 pagine attuali ancora oggi).

C'è comunque chi non si è rassegnato e "Terapie di conversione" sono state comunque tentate in questi anni: chimiche, chirurgiche, crudeli, soft. L'unico risultato raggiunto, e solo in certi casi, è stato quello di inibire per sempre la pulsione sessuale della persona, trasformandolo in un represso, sicuramente un infelice, che vive il suo piacere di nascosto. Guai in arrivo.

Vuoi veramente questo per tuo figlio? Non sarebbe meglio accettarlo e cercare la migliore convivenza possibile? Lo immagino, speravi forse in qualcosa di più socialmente "accettabile", ma questo è. Se lo ami, te la senti di cambiare il tuo punto di vista per lui?



UNA FANTASTICA FAMIGLIA

Incredibile copertina passando davanti all'edicola. "Padre avventuriero" significa condannato a 9 anni per narcotraffico. Notizie addolcite per farle digerire al popolo (sia chiaro, nemmeno la sinistra è stata esente dalla "santificazione" di personaggi). Propaganda.

Incredibile, certe persone non vedono l'ora di diventare più realiste del Re. Sapevo già che c'erano, ma ogni volta scoprirle è uno choc. Se io fossi in lei mi sentirei preso in giro e farei requisire la rivista ma ho come il sospetto che sia stata approvata.

martedì 30 maggio 2023

 

DIO C'E'?

Lascio la parola all'indimenticato fumettista Andrea Pazienza, troppo presto scomparso, con una vignetta cult ai tempi famosissima, in cui il discusso Papa Woytila medita ai bordi della sua piscina sull'universo. Ne parlavamo giusto qualche giorno fa rievocando i vecchi tempi alternativi io e Francesco Baldessari. Perché la pazienza ha un limite, Pazienza no!

SERVE PORTARE I FIORI AI MORTI?

 Certamente. Vuol dire che i defunti hanno amato e sono stati amati, che in loro c'era qualcosa di veramente buono. Quando, nel Giorno del Giudizio, Dio chiederà loro come si sono comportati in vita, loro potranno rispondere "bene, guarda i fiori che portano ancora alla mia tomba. Nessuno è insostituibile, ma ho lasciato un rimpianto". E allora verrai ammesso nel Paradiso.

Naturalmente, dato che Dio vede nei cuori, non vale pagare qualcuno perché li porti meccanicamente, ci deve essere proprio un sentimento dietro. Finché siamo amati, siamo ricordati e rispettati.

Tu sei italiano, avrai visto di certo molti ruderi nella tua vita. Non è stato il tempo a ridurli così, ma un amore, un sentimento che non c'è più.

"Dicono che si muoia due volte. Una volta quando si smette di respirare e una seconda volta, un po' più tardi, quando qualcuno dice il tuo nome per l'ultima volta."

(Banksy)


IN TUTTA ONESTA', COME TI SENTI QUANDO VEDI UNA COPPIA APPASSIONATA IN PUBBLICO?

"Two lovers entwined divine divine

and Heaven knows I'm a miserable now"

(Smiths)




 IL POTERE DI UN PASTICCINO

“Ciao Luca, sono tornato dal super, ho fatto la spesa!”

“Oh Tonio, fido domestico. Senza di te come farei, grazie! Che mi hai preso, che mi hai preso?”

“Ma niente le solite cose… le banane, l’insalata, il pollo arrosto… e poi guarda, guarda cosa ti ho comprato. Una sorpresa!”

“Cosa sono?”

“Io le chiamavo le barchette, Luca, le ho viste e te le ho prese subito, sono buonissime.”

“Sicuro?”

“Certo, quante ne ho mangiate da bambino. Mia zia Marcellina ce le dava insieme con il tè al tiglio che preparava. Noi bambini ci riunivamo sotto il suo pergolato per la merenda, mai mangiato niente di così buono.”

“Veramente? Fa assaggiare (Luca ne prende una e se la porta alla bocca)… ma… ma sono buone! Sono morbide e profumate.“

“Vero? Ne prendo una anch’io, posso?”

“Vai vai.”

(Tonio ne mangia una e apre gli occhi stupito) “Luca, le riconosco! Quanti ricordi di quando ero bambino che mi risvegliano le barchette, di quando ero felice. Vedo tutto, la casa grigia di mia zia sulla strada, la mia camera affacciata sul suo giardino, la piazza del paese dove venivo mandato prima di pranzo, i sentieri che percorrevo se il tempo era bello, la brava gente del villaggio…”

“Che bei ricordi hai dentro, Tonio, tutto un mondo.”

“E’ passato tanto tempo…”

“Tonio, penso che hai il potere della nostalgia. Come tutti, sei incapace di dimenticare. Peccato che i ricordi a volte siano cristallizzati.”

“E’ la forza di questi pasticcini. Le barchette mi emozionano dentro, mi smuovono il cuore!”

lunedì 29 maggio 2023

UNA FOTO STUPEFACENTE

Questa modella si chiama Chela e in questa foto la vediamo in due fasi della vita. Giovane, timida e vestita a 24 anni e nuda, sfrontata e sulla sedia a rotelle a 94 anni. Una foto sorprendente, che provoca reazioni diverse a seconda di chi la guarda. Se volete, questa foto è un piccolo test per sapere come la pensate.

"Che schifo! Signora, si copra per favore! E' impazzita?"

"La provocation, l'absence de pudeur ou de respect d'autrui, ce n'est ni de l'art, ni du courage!"

"Non mi piace. Non contesto e non giudico ma non mi piace."

"Una bellissima foto, con i suoi significati contrastanti, non la signora. La gioventù non è bellezza e l’anzianità non è il contrario."

"Idiozia di cattivo gusto."

"Bello quando arriva una età in cui te ne freghi di tutto!"

"E' solo una provocazione, preferisco la giovane, timida e vestita..questione di gusti."

"Donne belle, giovani, talvolta bellissime, stravolte nei lineamenti dalla chirurgia estetica, deturpate, perfino. Ecco: sono quelle le foto che mi turbano, non questa."

"Arrivarci a 94 anni! Ricorda una foto di Alda Merini."

Che ne pensi?

domenica 28 maggio 2023

RADIO SERVA 

Una vicina era in buona, questa domenica è passata a trovarmi e mi ha aggiornato su tutti gli spetteguless del condominio. Io, noto ursus speleus sempre immerso nella sua grotta a scrivere di robe profondissime, non mi ero accorto di nulla. Mi sa che morirò tordo.

La informata vicina, che ho scoperto lavorare alla ascoltatissima Radio Serva Italia, mi ha rivelato tra l'altro come al primo piano di questo condominio (io sto al 2* e ci abito da 7 anni) ci abitano tre famiglie di gay che quando si incontrano fanno tutti i fru fru sotto le occhiatacce delle zitelle.

"Ma… -chiesi perplesso io- anche quello che sta sotto di me, quell'omone che gioca a rugby?"

"Quello è stato il primo!"

"Oh cavoli. Non l'avrei mai detto."

Mi sono sempre rifiutato di ascoltarla, ma mi sa che qualche volta devo sintonizzarmi un poco anch'io su RadioServa, almeno per sapere in che mondo vivo e non far la figura sempre di quello che casca dal pero.

ESSERE UNA BRAVA PERSONA

Quando pongono la questione mi viene sempre in mente una poesia dell'argentino Jorge Luis Borges, un cieco che vedeva lontano. Poesia che so a memoria e mi ripeto spesso. Eccola, nella sua semplicità è commovente, questo significa essere una "brava persona" per me.

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che intuisce un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson
.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo
.

Viviamo però in tempi talmente villani che oggi se dici a qualcuno che è una "brava persona" lo prende quasi come un insulto. Come se gli avessi detto che è un mediocre, un boccalone, uno che non vale niente. Siamo tutti speciali, dei fenomeni, unici.

Eppure (parlo ovviamente per me) a me non interessa che tu sia bianco, giallo, nero, di destra, di sinistra gay etero uomo donna mussulmano zingaro ricco povero etc A me interessa solo sapere se sei una brava persona o no. Se lo sei porte aperte, altrimenti amen chiunque tu sia.

E per riconoscere se è una brava persona o meno ripenso sempre alla poesia di Borges e mi affido a lui. Magari non è la verità ma è la cosa che si avvicina di più. Grazie, Jorge.



QUALCOSA CHE GLI ALTRI NON SANNO

Il gruppo rock dei Led Zeppelin dal vivo dava il meglio di sé. Lo si era capito già agli inizi del 1969, quando sconosciuti e senza aver ancora pubblicato nulla, andarono negli USA come gruppo di spalla dei Vanilla Fudge. Nel giro di una settimana divennero loro il gruppo di punta e agli ultimi concerti i Vanilla Fudge manco si presentarono, lasciando tutta la scena ai LZ, che se la presero con concerti anche di 4 ore.

Un buon esempio di questa vitalità è contenuta nel doppio CD BBC Session, una raccolta che comprende brani sia dal vivo che in studio. Ci sono per esempio tre versioni diverse dello stesso brano, cosa a cui si può reagire in due modi: modo 1 "che palle, c'è tre volte lo stesso brano!". Modo 2 "Che figata, ci sono tre versioni dello stesso brano con durate diverse, chissà come la suonavano, che bellezza!". I LZ erano noti improvvisatori, capaci di incollare degli stadi interi mentre suonavano. E per appassionare un pubblico mentre improvvisi devi essere un suonatore coi controcosi.

Ed ecco la sorpresa che ci lascia senza respiro. Nel concerto del 1 Aprile 1971 a Parigi il gruppo britannico propose per la prima volta ai fan un nuovo brano, Stairway to heaven. Diventerà il loro pezzo più famoso ma all'epoca non lo conosceva ancora nessuno (verrà pubblicato solo sette mesi dopo) e non viene accolto col solito boato dal pubblico.

Il pubblico ascolta e si entusiasma e i suoi applausi alla fine sono veramente sinceri, il brano è piaciuto, è la magia della prima volta. E' qualcosa di raro, che non succede tutti i giorni. Sono otto minuti in cui abbiamo il privilegio di ascoltare in diretta la nascita di una leggenda.

https://www.youtube.com/watch?v=BWZ70axkero

sabato 27 maggio 2023

 COSA NON VEDO PIU'

"Buongiorno, mi fa un caffè?"

"Arriva"

"Prima però mi indica il bagno?"

"In fondo al corridoio a sinistra."

"Grazie, vado. Fino a poco fa c'era un bagno pubblico qui davanti al bar, dov'è finito?"

"Un giorno l'hanno smantellato e hanno messo un'aiuola."

"E non vi siete lamentati?"

"Sapesse quanti caffè che vendo!"


(vecchio post asciugato e arricchito) 


QUANTO E' DIFFICILE EDUCARE

“Voglio capire, trovare l’origine del male.”

“Non c’è niente da capire e oramai è tardi. E’ stato cacciato da scuola, per quel bulletto arrogante era solo questione di tempo.”

“Però quel ragazzo aveva un cattivo rapporto col padre che...”

“Alt, ancora lì siamo, poverino chissà cosa ha passato? Tu vuoi trovargli delle attenuanti. No mi dispiace, ha sbagliato e paga. Una volta tanto che abbiamo un colpevole sicuro lo lasciamo impunito?"

“Senti, facciamo un gioco, dammi questa soddisfazione. Chiamiamolo “come creare un ribelle”. Non partiamo da lui, ma dalla famiglia, dal padre. Cosa sappiamo?”

“Va bene, giochiamo. In città il padre è un noto professionista. Al bullo non era mancato nulla nella vita. Viveva in mezzo agli agi, con le meglio opportunità e un futuro spianato.”

“E il ragazzo era d’accordo sul suo futuro?”

“Cosa fai, mi prendi in giro? Viviamo in una società dove se un figlio fa lo stesso lavoro del padre è considerato un pappamolla, uno zerbinotto. Ma il ragazzo poteva scegliere, era libero, suo padre non era così scemo.”

“Sempre però con la spada di Damocle sopra la testa, la pressione di dover essere il migliore.”

“Di questo dobbiamo fare una colpa alla famiglia? Se ragioniamo in questo modo nessuno è più responsabile. No, non ci sto.”

“Sta di fatto che il ragazzo si ribellò a questa pressione. Imparò presto che “andare male a scuola” era la cosa che più dispiaceva al padre e si applicava con puntiglio.”

“Deficiente. Ho visto il suo fascicolo, usava la sua intelligenza per escogitare nuovi guai. E’ stato un trattore nell’autodistruzione, ha accumulato 170 giorni di assenze ingiustificate su 200. Altro che bocciatura, un calcio in culo e sbatterlo fuori subito. Quelli sono pesi che rallentano tutti.”

Dolorosa e vecchia storia questa, cosa fare con un figlio così. Lasciarlo libero? Insistere? Tenere duro? Provare delle alternative? Ogni padre si interroga nella notte e si chiede dove ha sbagliato. Eppure aveva cercato di fare del suo meglio e gli aveva dato tutto quello che era mancato a lui.”

“E questo sarebbe un errore? Amare e proteggere? Volere qualcosa di meglio per i nostri figli?”

“Secondo me è stato mettergli pressione addosso il grave errore. Gli adolescenti amano la libertà e condizioni troppo favorevoli non sono favorevoli agli esseri umani.”

“Insomma, educare è impossibile. Come fai sbagli.”