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domenica 30 aprile 2023

SERGIO COLLES

Avvertenza: post araldico, interessa solo a me, saltate pure.

Io mi chiamo Luca ma ho altri due nomi, Sergio e Valentino. Lo zio Valentino l' ho conosciuto ma "Sergio" chi sarebbe? 
Ho chiesto lumi a mio padre e il nome viene da SERGIO COLLES, figlio di Angelina la sorella di Nonno Angelo. Nato a Vittorio Veneto, artigliere durante la guerra, abitava a Milano. Purtroppo morì prima che nascessi di un tumore fulminante, "la medicina non era come oggi", che in due mesi se lo portò via.

Che tipo era? Abitava in via Savona 10 e giocava con mio padre che lo ricorda come un bonaccione. Veniva a trovarlo ogni sera alle 20.30 perché prima andava al cinema Puccini a vedere 24 gambasse :). 
Fu lui a insegnare a mio padre a fumare, gli lasciò in eredità un pacchetto di sigarette, le Gold.
Non si sposò nè ebbe figli. Di lui oltre al vizio del fumo di mio padre e il nome sul mio Codice Fiscale, rimane una foto, in cui era con racchetta e pantaloncini da tennis, che ho visto per anni girare per casa.

Questo è tutto ciò che so di lui. Rimane vivo nella memoria di mio padre, che ne parla con affetto. 

COME DISINFETTARE LE SPUGNE

E' semplicissimo e gratuito! Se la spugnetta è sporca ed esala odori sospetti che si fa per pulirla a fondo? Questo l'ho scoperto ieri e ho già disinfettato le spugnette di casa, tanto comode ma noti ricettacolo di malvagi batteri.

Fase 1: si prende la spugnetta incriminata, la si inzuppa bene d'acqua e la si mette su un piattino.

Fase 2: si mette piattino e spugnetta bagnata nel microonde e si accende per un minuto. Non di più sennò la spugnetta si scioglie.

Fase 3: si estrae (occhio che scotta), il caldo killer ha eliminato i cattivi, si strizza e vualà è come nuova.

Oppure potete buttare via tutto e alimentare il consumismo comprandole nuove, dato che costano poco. A voi la scelta.

sabato 29 aprile 2023

UNA RAGAZZA GIAPPONESE

Anni fa invitai una amica al ristorante e subito mi chiese: "Può venire anche la mia coinquilina giapponese? E' da poco in Italia ed è curiosa di tutto." Si chiamava Akyko Achiko non mi ricordo, una segretaria sui 35 anni. L'avevo vista una volta di sfuggita e mi era sembrata simpatica, perché no?

La sera prefissata mi recai a casa loro con due mazzi di fiori (il gentiluomo italiano è generoso) ma la sua amica non c'era, "E dov'è?". Era in bagno a prepararsi, disse rassegnata l'amica. Ogni mattina si svegliava due ore prima infatti per prepararsi. Ogni mattina. Doveva essere sempre perfettina e visto che stasera si esce alle due ore mattutine ne ha aggiunte altre due. "Tra mezz'ora esce."

Dopo mezz'ora uscì dal bagno e io restai a bocca aperta. Davanti a me non c'era una donna di 35 anni ma una bambolina scolaretta in minigonna. (la foto è per dare l'idea)

Ricordo che al ristorante dove passava lei c'era un corridoio di silenzio. Tutti, uomini e donne, la guardavano a occhi spalancati. Nessuno osava commentare. Mangiò e bevve pochissimo solo un piattino di gnocchi. Ebbi la strana esperienza di vedere mangiare gli gnocchi con le bacchette.

Partecipava poco alla conversazione. Il suo italiano era nullo come il mio giapponese. Molto riservata e timida, ma mi dava l'idea di capire tutto. Molto attenta alla forma, da allora per me le giapponesi sono così, donne molto attente alla forma, al decoro, all'apparire. Non si capisce mai però cosa ci sta sotto, cosa pensano.

"E la tua serata poi come è finita?" Eh è passato tanto tempo e chi si rammenta più, comunque si sa che "un uomo tra due dame fa la figura del…" (non mi viene la rima)

venerdì 28 aprile 2023

CHI AVRESTI VOLUTO ESSERE?

Desideravo essere Ismaele, il ragazzo che si è imbarcato come mozzo sulla nave baleniera Pequod, quella che poi andrà a caccia di Moby Dick, la balena bianca.

Nell’800 si andava a caccia delle pregiatissime balene così, il marinaio sul pennone più alto avvistava la balena e gridava “Laggiù! Soffia!”. Subito partivano scialuppe piene di tatuatissimi rampionieri e cattivi cacciatori. Un inseguimento che poteva durare giorni e molto pericoloso (una balena inkzata sono mazzi amari, come è bene descritto nel romanzo) ma l’olio di balena era talmente richiesto che ne valeva economicamente la pena. La caccia è stata serrata e in un secolo abbiamo portato le balene quasi all’estinzione.

Oggi sarebbe un romanzo politicamente scorretto, non lo farebbero nemmeno uscire, la sensibilità verso i cetacei è cambiata per tanti motivi. Comunque, anche se oggi questo "libro malvagio" è ritenuto un capolavoro, all’epoca fu un clamoroso fiasco. Era basato su una esperienza personale essendosi il giovane Melville veramente imbarcato da giovane come mozzo su una baleniera. Sapeva bene di cosa si parlava.

Perché è naturalmente ai giovani, da che mondo è mondo, che si danno i compiti più sgradevoli. Nel suo caso quello di arrampicarsi sul pennone più alto per scrutare l’oceano. Un lavoro noioso, solitario, al vento tagliente o al sole cocente, diamolo al giovane mozzo.

Pericoloso però affidare un compito così delicato ad un ragazzo sognatore, come era il giovane Melville o come sarei stato io. Entrambi affascinati dall’ignoto, dall’infinito, perdersi guardando dal punto più alto l’Oceano, tramonti infiniti sul mare, l’acqua cambiare il colore, così vicino alle nuvole da toccarle. Il pensiero si perdeva, l’immaginazione volava.

Così avrei voluto fare io. E poi scrutare il mare e urlare “Laggiù! Soffia!”

UN MOMENTO MAGICO

11 marzo 1970. L‘inglese Joe Cocker vola a Los Angeles con l'intenzione di formare una nuova band con cui esibirsi durante la prossima estate.

12 marzo 1970. Il manager Dee Anthony da però una brutta notizia a Joe: il sindacato dei musicisti, le autorità per l'immigrazione e i promotori coinvolti potrebbero essere fortemente contrari, al punto da impedirgli di esibirsi in America d'ora in poi.

13 marzo 1970. Il tastierista Leon Russell, venuto a conoscenza della difficile situazione di Joe (che conosceva per l’esibizione a Woodstock l’anno prima), offre i suoi servizi nel formare e suonare la band che Joe porterà con sé in tour. Il suo entusiasmo e la sua fiducia in Joe sono così grandi che, alla fine della giornata, già dieci musicisti sono stati riuniti e le prove inizieranno domani.

14 marzo 1970. Circa trecento persone si recano a guardare la nuova band (che ora comprende undici cantanti e dieci musicisti) provare per dodici ore.

15 marzo 1970. Si svolgono altre prove di dodici ore e viene noleggiato un aereo privato.

16 marzo 1970. Altre undici ore di prove.

17 marzo 1970. Alla fine di un’altra prova maratona, vengono registrate "The Letter"/"Space Captain", che usciranno come singolo. L'entourage, d'ora in poi noto come Mad Dogs & Englishmen, conta ora trentasei persone, tra cui i musicisti, tre tecnici del suono, due segretarie, tre roadies, manager, mogli, amanti, bambini assortiti e altri animali.

18 marzo 1970. Si decide di andare in tour e non solo, di filmarlo anche. Viene noleggiato un aereo più grande, dato che l'entourage ora conta quarantatré persone.

19 marzo 1970. I quarantatré provano a Detroit, dove si esibiranno dal vivo il giorno successivo.

27 e 28 marzo 1970. Dopo quattro concerti, Joe Cocker e i Mad Dogs & Englishmen arrivano al Fillmore East di New York, dove in due serate viene registrato un doppio album dal vivo.

(la copertina dell’album di Joe Cocker del 1970 “Mad Dogs & Englishmen”, capolavoro a cui si sono ispirati tutti, dai Blues Brothers a Eric Clapton. Alcune canzoni, come Feelin’ Alright o la versione di Honky Tonk Women, vengono ancora oggi dopo 50 anni passate per radio)

https://www.youtube.com/watch?v=ga9oBogL2V4

giovedì 27 aprile 2023

PENTIRSI

Drin!

“Pronto chi è?”

“Ciao Luca sono Claudia.”

“Claudia! E’ una vita che non ti sento, come va nella tua città? Come stai?”

“Eh… Luca ho fatto una cazzata.”

“Ostrega. Cioè?”

“La settimana scorsa mi sentivo così sola che ho telefonato a quel deficiente di mio fratello. L’ho chiamato piangendo, speravo di essere consolata un po’ da lui e infatti mi ha invitato a casa loro il giorno dopo.”

“Beh tutto bene, niente è come la famiglia. Ti ha consolata?”

“Mica tanto. Sua moglie non mi può vedere e non le sembrava vero, ha iniziato a punzecchiarmi e purtroppo mio fratello dava ragione a lei. Son tornata a casa piangendo più di prima. Che errore, mi sono pentita molto.”

“Ma perché sei così triste?”

“Da quando lo stronzo è tornato da sua moglie passo il tempo a piangere. Ci avevo investito così tanto in questa relazione, Luca. Veramente, speravo che fosse la volta buona.”

“Ci hai provato, è questo l’importante.”

“No, l’importante è riuscirci. Ho più di 40 anni e non una storia d’amore finita bene. Ma che cos’ho che non va?”

“Niente Claudia non hai niente che non va. Ma l’amore oggi è diventato un sentimento difficile.”

“Mi sa che ci devo rinunciare, Luca.”

“No, Il guaio è che non si può. Altrimenti ti viene una malinconia tale che ti ritrovi a telefonare piangendo a chi non se lo merita.”

“E allora cosa posso fare? Cosa posso fare?”

“Ti innamorerai ancora, ma questa volta scegli bene.”

“La fai facile tu, c’è qualcosa di sbagliato in me.”

“Bisogna scoprire cos’è.”

"Ho paura…. paura che resterò sola!"





martedì 25 aprile 2023

SCAPPARE DI CASA

Tanti anni fa litigai con i miei genitori e me ne uscii di casa sbattendo la porta. Era già sera, non sapevo dove andare, sapevo solo che non volevo tornare indietro.

Allora mi recai a casa di un amico, il Giampy che all'epoca viveva ancora con i genitori. Ricordo che mi presentai da lui, con quattro parole gli spiegai tutto e lui mi introdusse in casa, dove la famiglia stava vedendo una partita di calcio della Coppa Campioni, Real Madrid - Inter (per la cronaca, l 'Inter le buscò sonoramente, strano come certi dettagli restano).

A fine partita Giampy chiese a suo padre se potevo fermarmi lì per la notte avendo litigato coi genitori. Il padre acconsentì burbero e dormii in salotto, in una specie di poltrona-letto. Il giorno dopo mi preparai per recarmi in Università e lì accadde una cosa incredibile, che non pensavo.

La mamma di Giampy, una donna che aveva tirato su una marea di figli,  prima di uscire venne da me, mi prese la mano e mi disse di stare tranquillo e perdonare, perché anche i genitori sbagliano e non dobbiamo essere troppo severi.

Adesso le parole esatte non me le ricordo ma ricordo benissimo la sensazione provata: ero rimasto ammutolito, nella mia famiglia gesti così erano rari.

Nessuno aveva obbligato quella donna a dirmi quelle parole, era stato proprio un moto di cuore. Una madre aveva visto un giovane triste e in difficoltà e gli aveva rivolto parole buone, di conforto.

La ringraziai e uscii, pensandoci molto. Per esperienza tendevo a soffermarmi più sugli aspetti negativi della vita, dimenticandomi delle belle azioni ricevute, delle parole, dei gesti che esortano. Quanto possono essere importanti, quanto sono belli. 

Oggi, quando vedo un giovane in difficoltà, mi ricordo di lei e allora intervengo. Nessuno l'aveva obbligata, eppure l'ha fatto e dopo tanti anni me lo ricordo ancora



domenica 23 aprile 2023

AVIDITA'

E' ora di dirlo forte e chiaro: nessun reale motivo giustifica l'impennata dei prezzi a cui si sta assistendo da un anno a questa parte. Le aziende di prodotti stanno cioè speculando alla grande. Eppure il lockdown è finito, il costo dell'energia è certo più alto ma non giustifica una tale inflazione, i commerci si sono ristabilizzati etc.

Eppure i prezzi volano. Vivendo da solo prendo sempre le stesse cose ma nel fare la spesa vedo che lo scontrino è più che RADDOPPIATO in un anno, No, non va bene. Che motivo c'è?

Perché mi soffermo su questo argomento, io che non sono un economista ma uno psicologo? Perché qui vedo all'opera un evidente meccanismo psicologico, l'aviditàE' per avidità che i prezzi sono aumentati così tanto. Figlidiputtana, speculatori. E non me ne frega niente se vengo chiamato ingenuo, bellezza, è così che il capitalismo funziona.

Ma che almeno sia chiaro il perché si paga così tanto. Avidità.

Le aziende stanno speculando sull'inflazione? - Il Post



SAI GESTIRE UN SUCCESSO IMPROVVISO?

Questa è una domanda non banale. La storia è purtroppo piena di persone che hanno gestito male il proprio successo,.

E' vero che qualcuno ha raggiunto il successo per caso, ma il bello è che la maggior parte si era fatta un mazzo tanto. Eppure cosa succede: raggiungono la notorietà, fama successo, soldini, bella vita ma sono impreparati… e dopo pochi anni si vede che sono stati rovinati dal successo. Qualcuno è addirittura morto. Pazzesco ma è così.

Esempi ce ne sono a iosa: calciatori, musicisti, artisti famosi di talento che hanno incominciato a farsi e strafarsi, passando da un eccesso all'altro e lasciandoci le penne (Amy, Jim) o che finivano per ritenersi intoccabili (Pistorius) o che han dato retta a cattivi consiglieri (Diego) o altro. La lista è ahinoi molto lunga. Che peccato. Quanto talento sciupato. Quante amare considerazioni.

Cosa succederebbe per esempio se io o tu che leggi avessimo all'improvviso tra le mani una grande fama, una grande somma o un grande potere? "Almeno mi capitasse". Ma siamo così sicuri che saremmo capaci di gestirlo o ne verremmo travolti?

Qualcuno si salva, altri no. Cosa fa la differenza? Io leggendo le loro storie ho personalmente capito una cosa: che in quei momenti è veramente molto molto importante avere dei vecchi e veri amici e dar loro ascolto. Sono le uniche persone che, mentre tutti applaudono, hanno il coraggio di prenderti sottobraccio e parlarti: "senti, ti devo dire una cosa che non mi piace…"

La voce di un vero amico in quei momenti vale oro.

sabato 22 aprile 2023

 

MUSICA CON LA STESSA ATMOSFERA DELLE GYMNOPEDIE DI SATIE

In generale quella che viene chiamata Ambient Music richiama a mio parere la rarefatta musica di Satie. Io non trovo personalmente nessun problema nello scivolare dalle Gymnopedie di Satie agli album di Harold Budd o a certe composizioni di Brian Eno.

Vissuto a cavallo tra '800 e '900, Erik Satie veniva preso in giro per le sue eccentricità bohemienne che facevano ridere mezza Parigi. Del resto al pianoforte era talmente scarso che venne bocciato quando cercò di iscriversi al Conservatorio e la sua carriera musicale faceva ridere. Uno "sfigato" direbbe oggi qualcuno, anche se ha composto musica che si ascolta ancora, sorprendentemente moderna.

https://www.youtube.com/watch?v=wnacdOIoTBQ

Nemmeno i suoi pochi amici entrarono mai nella casetta dove abitava, lo fecero dopo la sua morte e scoprirono decine di ombrelli, spartiti perduti, abiti di velluto tutti uguali. Un mezzo matto insomma, Luca, non certo un santo.

Per ritornare alla domanda iniziale e alle affinità dei suoi brani con l'ambient music moderna (sentite per esempio https://www.youtube.com/watch?v=IukLWP2P2yo&list=RDDMbKyLIda9g&index=3), una volta Satie confidò ad un amico in un caffè

«Sai, bisognerebbe creare della musica d'arredamento, cioè una musica che facesse parte dei rumori dell'ambiente in cui viene diffusa, che ne tenesse conto. Dovrebbe essere melodiosa, in modo da coprire il suono metallico dei coltelli e delle forchette senza però cancellarlo completamente, senza imporsi troppo. Riempirebbe i silenzi, a volte imbarazzanti, dei commensali. Risparmierebbe il solito scambio di banalità. Inoltre, neutralizzerebbe i rumori della strada che penetrano indiscretamente dall'esterno»

Non sembra di sentire parlare Brian Eno, Philip Glass o John Cage? Solo che lui ci era arrivato cento anni prima. Incompreso.

venerdì 21 aprile 2023

 

COSA MI HA STUPITO

Il 7 maggio 1824 a Vienna ci fu la prima della Nona Sinfonia di Beethoven. Inizialmente l'irascibile Ludovico Van avrebbe preferito Berlino ma amici e sostenitori lo implorarono, lui si commosse (come tutti i brontoloni in realtà era un sentimentale) e scelse la sua vecchia città. Malgrado fosse stata preparata in fretta e furia, con il direttore d'orchestra che doveva gestire un gran numero di dilettanti (mai c'era stata una orchestra così grossa) e lui stesso che istruiva il coro, la prima fu un successo strepitoso.

Successo che continua ancora oggi. L'inno nazionale dell'Europa è il notissimo Inno alla Gioia, presente nella quarta e ultima parte della sinfonia.

Ed ecco ciò che mi stupisce, è da quando l'ho saputo che mi arrovello: come ha fatto Beethoven ad istruire il coro? Ormai da anni era diventato completamente sordo. Sentiva le vibrazioni nel pavimento? Si basava sula bocca dei coristi? Aveva qualche trucco? E chi lo sa.

Beethoven sarebbe morto qualche anno più tardi, portando nella tomba il suo segreto. Ma da lui ho capito che anche l'impossibile si può fare. Anche se non ho capito come, devo solo trovare il modo, comunque si può. E non è una piccola cosa.

UNA CURIOSITA': nel famoso film Amadeus, quello che parla di Mozart, c'è anche Beethoven. E' il bambino che nel video dopo 55 secondi lo ascolta ammirato. Veramente Beethoven da bambino conobbe e sentì Mozart di persona a Vienna e ne rimase ammirato.

https://www.youtube.com/watch?v=yp0mOKH0IBY

COME CAPIRE SE UNA PERSONA E' SINCERA

Negli USA l'obesità è un problema serio. Nel 1970 solo il 10% era obeso, oggi 2023 siamo arrivati al 35% (!!!). Chi torna dagli USA racconta sempre che girano persone così sovrappeso che Sora Lella sembrerebbe anoressica, così grasse che si fondono col divano o girano in carrozzina. Pazzesco.

Grande successo per contrastarla ha la clinica del Dr Nowzaradan, un medico iraniano protagonista della fortunata serie Vite al limite, in cui racconta dei vari interventi (dal by-pass gastrico a diete varie etc) a cui sottopone queste persone. Il titolo americano del reality è molto più indicativo, 600 libbre, più o meno 300 chili.

Nowzaradan ottiene risultati eccezionali, non è raro che le persone che si affidano a lui perdano anche cento chili e più in un anno. Un uomo che è diventato il simbolo della lotta contro la ciccia e naturalmente si è creato un business intorno alla sua figura, con libri tazze magliette bilance etc. Anche un magnete da attaccare al frigo che quando lo apri si accende e dice "Chiudi. Subito. Questo. Frigo." Insomma, Nozzy vive e lotta insieme a noi.

Ma guardando il suo programma mi ero accorto di un fatto strano: chi va da lui viene pesato e poi gli si fa subito un discorsino del tipo " le manderemo una dieta via mail, la segua e torni tra due settimane, se è dimagrita programmiamo gli interventi". Ed è incredibile notare come tanti, in apparenza motivatissimi, svicolano e non fanno nulla di quanto richiesto. Al terzo tentativo sei fuori, Nowzaradan non ti accetterà più come paziente.

Perché fa questa richiesta? Perderà certo molti pazienti (e soldi) così, ma ha un ottimo e intuibile motivo psicologico: vuole sapere la reale motivazione del paziente. E dato che è un professionista, vuole saperlo PRIMA di operare e imbarcarsi in un percorso difficile. Andremo nella stessa direzione? O mi farai storie? Aldilà del blabla vuoi veramente cambiare? Dimostramelo.

Non è mai facile capire se una persona è sincera, motivata, se vuole veramente cambiare o sta solo "recitando" una parte, magari per far contento o ubbidire a qualcun altro. La tecnica usata da Nowzaradan è in fondo semplice: chiedere alla persona una piccola "prova" iniziale e lasciarla assolutamente libera se rispondere o no, se farla o menoLa scintilla parta insomma da lei, poi a gestire il fuoco interverrà il professionista. Ma è incredibile come quante persone (50%?) gettano subito la spugna quando devono impegnarsi in prima persona.

Almeno adesso sappiamo le cose come stanno.

giovedì 20 aprile 2023

 UNA RAGAZZA DA' BUCA AL PRIMO APPUNTAMENTO

A volte mi è capitato in passato, esistono ragazze "bidonare" (come venivano chiamate dalla compagnia e non è un complimento). In genere ho visto che ci sono due costanti.

UNO: sono ragazze molto belle e ricercate, che a volte fissano insieme 3 o 4 appuntamenti e poi scelgono in base all'umore. Tanto sanno che ci sarà sempre qualcuno che le cerca. Oggi le chiamano "narcisiste" ma il concetto è quello della bidonara. DUE: di te non gli interessa molto, resti (e resterai, sta tranquillo) sempre una seconda scelta.

La conclusione da dire ai giovani, come la vedo alla mia età, è quasi ovvia: se incappi in una bidonara lascia perdere. A meno che tu non voglia soffrire come una bestia, allora ci sono ampli spazi di manovra. Con il tempo impari a riconoscere una bidonara a vista, ma la prima volta che ti capita ci rimani male e ti struggi.

Il bello è che quando ti rivede è tutto un "scusami, scusami tanto", tu sii un signore, annuisci, non polemizzare e mettici una pietra sopra Insomma impari e non ci soffri più. Purtroppo esisteranno sempre donne (e uomini) così, in cui il loro vero piacere sta nel sedurti e vedere se ci caschi.

Tu non ci cascare, occhio alla trappola del miele