UN ATTACCO DI TOSSE
Da bimbetto accompagnavo mia madre a far la spesa in un negozietto di alimentari gestito da pakistani. Era uno dei primi negozi "etnici" a Milano ma a quanto ricordo c'era frutta normalissima. Ci andavo volentieri perché i commessi erano molto gentili, niente affatto "sbrigativi" come altri a Milano. Facevano un leggero inchino e ringraziavano anche me che ero un bambino.
Quella cortesia e placidità che ho riscontrato spesso in indiani e pakistani, la serenità che immagino derivi dal loro buddismo o induismo o altro, anche se non son certo.
Un giorno mia madre mentre era nel loro negozio fu colpita da un accesso violento di tosse. Non riusciva a fermarsi. Il vecchio proprietario, un pakistano con più di 70 anni vestito col sari arancione e il berretto, si avvicinò gentilmente e consigliò a mia madre di mettere ogni giorno un pizzico di CURCUMA nei suoi cibi. Solo un pizzico, ma quella spezia era miracolosa e l'avrebbe protetta dai malanni.
"Mamma, cos'è la curcuma?" le chiesi usciti dal negozio.
"Non lo so, mi sembra sia una polvere che usano loro per insaporire i cibi, tipo il pepe."
"Ah, che sapore ha?"
"Non lo so, la prossima volta che andiamo al Super se la troviamo la prendiamo."
Sono passati tanti anni, la Curcuma poi l'ho assaggiata (molto simile alla cannella come consistenza, colore e sapore) e su di lei, come per tutte la spezie, se ne sentono di ogni. Panacea di tutti i mali, superfood, anzi no è inutile, addirittura dannosa. Qui su Quora per esempio nei commenti si va da un estremo all'altro.
Quali sono i benefici derivanti dal consumo di curcuma?
Nulla di preciso insomma come al solito, però mi accorgo che io la Curcuma la uso spesso e volentieri. Se anche non guarisce dai malanni, di sicuro mi infonde serenità. Sarà anche un placebo, ma perché negarmelo?
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