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sabato 2 dicembre 2023

GLI ANTICHI ERANO PERSONE PUDICHE?

Il contrario. Questa sembra una domanda licenziosa, ma intrigò il celebre poeta medioevale Aretino Pietro, che io conoscevo da ragazzino solo per il film boccaccesco "…e si salvò solo l 'Aretino Pietro, con una mano davanti e l'altra di dietro"

Ah la commedia sexy anni '70, quanta cultura. Grazie a lei potevamo sapere che dalla ridente Arezzo era sgorgato (non fatemi dire venuto) il prode Pietro, che in pochi anni a Firenze acquisì sempiterna fama. Licenzioso e senza freni, ho letto i suoi versi e li ho trovati ehm monotematici. Molto illuminante è il suo Dialogo Puttanesco, in cui una moglie, una prostituta e una suora discutono molto spregiudicate del sesso migliore (e siamo nel 1500). Se vi capita leggetelo, è divertente.

Per tornare alla fantastica domanda quorana, il Divino Maestro forse avrebbe risposto così

"Fottiamoci, anima mia, fottiamoci presto
perché tutti per fotter nati siamo;
e se tu il cazzo adori, io la potta amo,
e saria il mondo un cazzo senza questo."

Non mi sembra un poema di un astinente. Pietro morì per il troppo ridere, che causò un infarto. Nominato per la sua schiettezza "il flagello dei principi", ne aveva per tutti ma sapeva contenersi, tanto che sulla tomba venne scritto

«Qui giace l'Aretin, poeta Tosco,
che d'ognun disse mal, fuorché di
Cristo,
scusandosi col dir: "Non lo conosco"!
»



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