LE BOMBE E LE ARMI
Sfiorato
dal vento politico, rivoluzionario ed estremista, degli anni ‘70 il quartiere di periferia dove abitavo assisteva da lontano agli eventi che squassavano
l’Italia. Anni di piombo, bombe, armi, comizi… vedevo tutto da
lontano.
Sbaglierò
ma non ricordo manifestazioni o striscioni in quartiere. Eppure
abitavamo a pochi chilometri dal centro di Milano, città caldissima
negli anni ‘70. Certo, ci fu quella sacca piena di armi ritrovata dietro la chiesetta del Monluè, ma fu caso isolato e circoscritto.
Ricordo
per esempio molto vagamente il giorno della bomba di Piazza Fontana,
di cui oggi ricorre il 50°.
Solo
una cosa ricordo nettamente. La confusione che intravedevo nei
telegiornali e nei titoloni...NON mi apparteneva. La vita nel quartiere scorreva tutto sommato tranquilla, il casino del
mondo ci arrivava attutito.
Perché
questa apatia? Non lo so. Eppure da noi c’era una forte
componente proletaria, non facevamo certo parte dell’alta
borghesia. Eravamo pur sempre in periferia. Non so, ditemi voi.
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