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lunedì 30 dicembre 2019



I SOPRAVVISSUTI
Parlando in questi mesi con i vecchi ragazzi e ragazze del Forla, mi rimaneva addosso una strana sensazione, come di scampato pericolo.
Mi spiego. Parlando del passato non ricevevo, come mi aspettavo, riscontri positivi o “solari” sul quartiere; mai nessuno diceva “oh che bello il quartiere di una volta!” o ”In che posto meraviglioso sono cresciuto!”. Mai.
Invece droga, terrorismo, criminalità, bullismo, marginalità etc sembravano avere la meglio nei ricordi. Qualcuno era esplicito e parlava proprio di anni brutti. Sì certo, c’erano state belle giornate, ci mancherebbe, ma in genere il Quartiere Forlanini era identificato come un periodo di noia e grigiore.
Addirittura a volte esigeva vittime innocenti. E qualche giovane ci è rimasto. Scappare, scappare via.
Vi dirò che all’inizio questa atmosfera cupa mi aveva un filo contagiato, io lo noto dai primi timidi post di qualche mese fa. Temevo che qualcuno prima o poi mi aspettasse con il fucile puntato “cosa fai, parli bene di questo che era un Quartiere di merda?”
Poi a poco a poco mi son fatto coraggio e i post sono diventati più larghi. C’erano anche aspetti positivi, dai, alcuni ricordi erano deliziosi ed era giusto riviverli. E oggi che la situazione generale pare cambiata, è sempre bello rivivere certi momenti.
Noi del Forlanini, non so esattamente perché forse qualcuno ci riuscirà, noto che ci consideriamo dei sopravvissuti, più o meno illesi, temprati dalle avversità, da un passato a volte scomodo.
Ma siamo ancora qui, dopo tanti anni, a testimoniare che andremo avanti. 2020 non mi fai paura.

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