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mercoledì 3 maggio 2017

SOTTO L’OMBRA DEL VULCANO

E’ risaputo che in Italia man mano che dal nord si va al sud, la percentuale di suicidi nella popolazione diminuisce. E la città di Napoli rappresenta una ulteriore eccezione, dato che il suo tasso è praticamente la metà che nel resto della nazione. Se consideriamo poi che l’Italia da questo punto di vista è tra i paesi cosiddetti evoluti uno dei migliori, il cerchio si restringe ancora e si può con ragionevole sicurezza affermare che Napoli è (con tutte le sue dolorose eccezioni) tra le città nel mondo in cui questa piaga si presenta meno.

Come mai questa particolarità? Sono discorsi da affrontare con molta cautela essendo le variabili tantissime ma qualcosa spicca anche davanti all’osservatore più distratto: Napoli è un corpo unico, in cui sublime e terribile coabitano senza problemi, “un paradiso abitato da diavoli” diceva Benedetto Croce. Gli abitanti sono tutti connessi e, detto in forma ironica, sembra che nessuno si faccia i k propri. La privacy pare un concetto astruso.

Quando per esempio due napoletani si incontrano, a volte improvvisano una sorta di teatrino (il famoso “teatro perenne” di Napoli) in cui ognuno chiede all’altro “ma tu lo conosci Mimmo… Ciccio… Assunta… Gaetano…”. E possono andare avanti così anche per un quarto d’ora, sotto lo sguardo sbalordito del milanese, abituato a non conoscere nemmeno il nome dei vicini di casa. Sino a quando non trovano un personaggio in comune, un collegamento. Allora è tutto un fiorire di abbracci e sorrisi, “tra un po’ si scoprono parenti”.


Questo modo di vedere la vita e le relazioni sociali può infastidire il compassato nordico, avrà pure tanti difetti e generare storture ma un pregio indubbiamente ce l’ha: a Napoli non ti senti mai solo e questo certo evita il formarsi di cattivi pensieri. Insomma, non basteranno farmaci, terapie e interventi vari a salvarci, l’esempio di Napoli può indicare questo: avranno un senso vero solo se ci aiuteranno a stabilire dei rapporti umani autentici, di connessione gli uni con gli altri.

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