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lunedì 8 maggio 2017

RECUPERARE LA FIDUCIA
E’ scoppiato il bubbone, sei stato smascherato. Pensavi di essere furbo ma ti è andata male. Una bugia, una scusa inventata, un rifiuto se non proprio un tradimento… e il tuo partner l’ha scoperto. Litigata furibonda e (giustamente) adesso non si fida più di te. Il rapporto è incrinato, se non proprio interrotto. E certo è andata perduta per sempre la fiducia originaria che è alla base di ogni relazione, sia essa affettiva lavorativa o semplice amicizia.
Uno psicologo pessimista avrebbe detto “eh sì, era segno che qualcosa non andava e bene che sia successa, così ora le cose son nette e questo rapporto balengo può terminare”. Ma mica tutti i rapporti son balenghi dai, qualcuno vale ancora la pena. Proprio non si può recuperare la fiducia perduta? Dobbiamo rassegnarci all’inevitabile strappo? Cosa si potrebbe fare?
Psicologia Chiara, dall’innato ottimismo, dopo una approfondita ricerca è riuscita a scoprire che SI’, SI PUO’ RECUPERARE LA FIDUCIA! E non grazie al solito vittimismo da Calimero (“ma dai, siamo umani, uno sbaglio ci può stare, non può finire così”) o con colte citazioni del maitre-a-penser Julio Iglesias dalla indimenticata Se mi lasci non vale (“Non ti sembra un po’ alto il prezzo che adesso io sto per pagare?”). No, è proprio un percorso scientifico da affrontare in 5 passi, impegnativi ma fattibili se volete recuperare la fiducia:
1.il primo passo è quasi banale: ammettere di aver sbagliato e chiedere Scusa. Non sempre è cosi semplice capire dove sta l’errore e ammettere le proprie responsabilità. Ricordiamo ancora quando Fonzie, idolo di tantissimi, in una divertente scenetta veniva colto da paresi facciale se doveva dire “scusa”. Negare tutto è facile ma non porterà da nessuna parte, meglio essere sinceri e non nascondere nulla. E’ meglio anche se doloroso, le mezze verità ispirano ulteriore diffidenza.
2.Capire che per l’altro lo “sbaglio” è importante. E se fosse successo a te? Magari un qualcosa che sembra una stupidata per l’altro è fondamentale, da qui la sua rabbia. Devi metterti nei suoi panni e devi per forza farlo se vuoi riconquistarne la fiducia. Forse hai minato anche la sua fiducia in se stesso, e questo è gravissimo. Insomma non minimizzare (“per me non era niente, ti assicuro”) e quando l’altro si arrabbierà lasciarlo sfogare senza zittirlo (sentirsi dire “stai calma!” come sapete bene scatena l’ira funesta).
3.Rendi il tuo comportamento trasparente, sei sotto i riflettori. Hai solleticato la gelosia ossessiva, “il mostro dagli occhi verdi” (Shakespeare) e adesso sono cavoli tuoi, bisogna rimarginare una ferita. Per un certo periodo -ognuno ha i suoi tempi, sii paziente- la privacy non esisterà, dovrai essere pronto a rendicontare anche le virgole su cellulari e facebook. Basta con le cazzate. Come dicono a Napoli “ciò che non si fa, non si sa”.
4.è il momento di una sana autocritica: è stato un trascurabile atto occasionale, come ha pensato il santarellino in me, o l’espressione di uno schema di vita abituale, come ha ringhiato lei? E se avesse ragione? Meglio farsi qualche domanda e rispondersi sinceramente, pur se non è immediato guardare in se stessi e riconoscersi. “La Psicologia non funziona davanti allo specchio” (M. Crichton), abbiamo bisogno dell’altro. Accettare le critiche insomma, migliorarsi.
5.Ora basta con le parole, ci vogliono i fatti. Altrimenti le tue promesse di cambiamento, di Coppia Nuova, di seria credibilità e fiducia e compagnia cantante restano da quaquaraquà non affidabile. La sua rabbia non sarà eterna se ti comporti correttamente e con amore sincero. Suggerimento: ogni giorno fate e mantenete onestamente qualcosina. Secondo suggerimento: molti pensano di passare diretti a questo punto saltando i primi quattro (e vai con mazzi di fiori e regali) ma non funziona così, rimarrebbe qualcosa di velenosamente non-detto.
Siete pronti allora? C’è un lavoro da fare.

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