Visualizzazioni totali

martedì 9 maggio 2017

HIKIKOMORI
Aspetto che cali il sole poi esco di casa, a notte fonda proprio per evitare qualsiasi interazione sociale. Mi piacciono le strade deserte, i negozi chiusi, i palazzoni vuoti con quei lunghi corridoi silenziosi. Se vedo una insegna accesa giro alla larga.
Per il resto sto chiuso in camera mia da solo tutto il giorno, dormo sino a tardi poi sto al computer, leggo libri di fantasy, faccio i giochini. Sono capace di giocare anche 14 ore di fila. Al computer cosa guardo? Filmati di gatti buffi, fumetti, le serie tv, un po’ di tutto. No, i porno no, mi fanno schifo. Se non mi credete controllate la mia Cronologia.
Sto bene di salute, non faccio del male a nessuno, perché non mi lasciate tranquillo? Anche i miei genitori erano disperati, poi si sono abituati. Mi hanno lasciato un appartamentino e un gruzzoletto; non lavoro ma ogni tanto gioco in borsa. Sono abbastanza abile e non sono esoso, giusto quel tanto per campare senza problemi.
Non ho amici. Quei pochi che avevo dal Liceo ormai sono spariti. Non ho mai avuto la ragazza e manco mi interessa. So che ci sono altri 30.000 giovani in Italia come me, li chiamano Hikikomori dal giapponese che significa “stare in disparte”. Vogliono per forza curarci! Sono isolati, sciupano la loro giovinezza dicono ma io non voglio essere curato. Voglio vivere in questo modo, io sto bene, non sono malato. Non sono malato!
E se scrivo queste note è solo perché Psicologia Chiara mi ha costretto, non per altro. Si sta impegnando con me ma non so a cosa vuole arrivare. Adesso lasciatemi tornare nella mia stanza, per favore, tra le mie cose e i miei pupazzi. Se volete farmi un piacere venite pure a trovarmi senza criticare, sono a posto così.
Veramente.

Nessun commento:

Posta un commento