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giovedì 18 maggio 2017

METE RAGGIUNTE A 56 ANNI

“Voglio costruire una grande torre!”
“In che senso grande, ingegnere?”
“La più alta del mondo.”
“Una nuova torre di Babele dunque. La Bibbia ci racconta che quella volta è andata male.”
“Era troppo presto. I tempi son cambiati ora, le conoscenze si sono evolute. Ho in mente il più alto edificio del mondo, l’ho progettata alta 320 metri.”
“320 met…ma si può fare?”
“Sì.  Ho in mente una forma slanciata che si posa su quattro grandi pilastri e poi svetta verso il cielo. Il problema maggiore a quell’altezza sarà il vento, ecco perché l’ho progettata solida, composta principalmente di ferro.”
“Ferro? Lei vuole costruire una torre di ferro dentro la città? E’ una idea mostruosa.”
“E’ geniale.”
“E quanto tempo ci vorrà?”
”Due anni al massimo, ho già predisposto cantiere e operai specializzati. Aspettiamo solo il via.”
“320 metri, sarebbe meraviglioso…ma…ferro?”
“E’ un materiale per il quale modestamente sono considerato un esperto. Ed è l’unico che possa sostenere una architettura così imponente.”
“Non si arrugginirà? Non è che avremo un enorme chiodo rossastro in mezzo alla città? Sa le risate dei nostri nemici.”
“I nemici resteranno muti e invidiosi. Ci sarà bisogno solo di una ordinaria manutenzione annuale con una vernice speciale da noi brevettata. Con pochi semplici accorgimenti la torre resterà solida per centinaia di anni.”
“E’ sicuro che resisterà? Non ci dovrà essere nemmeno il minimo rischio di cedimento.”
“Controllate pure tutti i calcoli. Noi li abbiamo rifatti decine di volte, anche da me personalmente.”
“Ingegnere, lodo il suo entusiasmo ma mi sono informato e lei è praticamente sconosciuto aldi fuori della cerchia di esperti. Lei sinora ha costruito ponti, non torri. Non vorrei offenderla ma alla sua età…a proposito quanti anni ha?”
“Compio 56 anni proprio oggi.”
“Auguri, vedremo se la commissione allora le autorizzerà questo regalo.”
“Non ne dubito. La mia costruzione darà un lustro inconfondibile a questa città, sarà unico al mondo. Avrei eventualmente solo una richiesta.”
“Dica, ingegnere.”
“So che sembra bizzarro, ma vorrei che questa torre portasse il mio nome. Vorrei essere ricordato così.”
“Il suo nome? Beh, è giusto, la visione è sua. Faremo il possibile, ingegnere Eiffel.”



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