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giovedì 2 giugno 2022

PRESTARE E NON RESTITUIRE

Quella maglietta di Sergio Tacchini mi piaceva troppo. Tutta bella colorata, una figata. Doveva essere mia, ero giovane e pien di vanità. Ma in giro non si trovava.

Così, con noncuranza un giorno chiesi: "Ehmm Paolo, mi presti quella maglietta?". Lui, ingannato dal mio sorriso mellifluo, me la diede incauto. Risultato: l'ho indossata per tutta l'estate e, malgrado le sue proteste, non gliel'ho più restituita. Era mia, mia! Sono perfido eh? Cattivissimo me. Anzi, non gliel'ho più ridata e l'ho indossata pure di recente. E' di buona fattura e negli anni resistente. Che soddisfazione.

Ma la cosa più sorprendente è un'altra. Sono passati quasi quarant'anni ma ancor oggi quando il mio amico Paolo mi vede, la prima cosa che dice è sempre "Luca, ridammi la mia maglietta!". Certi rancori ho imparato che non vanno mai in prescrizione, ho sentito di gente che li fa risalire all'asilo. Quando uno ha subito un'ingiustizia, mi sa che ha la memoria lunga.



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