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venerdì 24 giugno 2022

IL MAESTRO CHE DISEGNAVA LE NUVOLE

Per un breve periodo a 20 anni ho lavorato come maestro nelle scuole elementari di Milano, mi sembra che ne ho parlato anche altrove. Come tutti, agli inizi ero un semplice supplente, zompettavo di qua e di là per riempire i vari buchi.

Un giorno capitai in una 3° elementare di periferia, dove tutti i bambini stavano disegnando le loro vacanze. Io mi limitavo a girare tra i banchi, una roba tranquilla. Una bambina vidi che era visibilmente contrariata. “Cosa c’è?”, le chiesi. “Non riesco a disegnare il cielo, non sono capace.” “Oh ma è facile -dissi io-, guarda ti faccio vedere come si fa.”

Orbene io non so disegnare affatto, ancora oggi faccio gli omini a rastrello. L’unica cosa che ho scoperto so disegnare sono le nuvole, sono facili e fumettose, le faccio così

o così

Gliene disegnai una sul foglio, mi venne bene e la bambina la mostrò contenta ai compagni. Naturalmente, dopo tutti volevano nel loro foglio una nuvola disegnata da me.

Ricordo che mi sedetti alla cattedra e c’era una fila di bambini, ognuno con il suo foglio in mano. Passai una mattinata così, a disegnare nuvole, nuvoloni, nuvolette. Per tutti ero diventato “il maestro che disegnava le nuvole”.

Presto lasciai il lavoro di supplente e imboccai un’altra strada lavorativa ma cosa mi è rimasto di quel periodo? Forse che qualche bambino grazie a me ha imparato a disegnare le nuvole.

Magari vi fa sorridere, ma per me questo è sufficiente.

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