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mercoledì 15 giugno 2022

GESU ' E ' ANDATO A SCUOLA ?

Gesù sapeva scrivere e leggere molto bene, a scuola ci è andato. E anche se non ha lasciato nulla di scritto (come altri grandissimi pensatori, Socrate o Buddha, e mi chiedo perché), ha avuto i suoi maestri come tutti noi.

I quattro Vangeli classici sorvolano però sulla infanzia di Gesù, a parte l’episodio del Tempio in cui un 12enne Gesù ha stupito gli studiosi, e se la cavano in poche righe. Se però ampliamo lo sguardo anche ai Vangeli Apocrifi (non ufficiali) troviamo tanti raccontini ed episodi che ci illustrano come era Gesù da ragazzo.

Avvertenza: se per voi solo i quattro Vangeli dicono la verità e il resto è fuffa smettete pure di leggere qui. Se però siete curiosi come me andiamo avanti.

Tra i vangeli apocrifi troviamo tanti “Vangeli dell’Infanzia”, in cui ovviamente c’è di tutto, anche svarioni storici. I più interessanti secondo me sono il Vangelo di Tommaso, il Protovangelo di Giacomo, il Vangelo dell’infanzia di Matteo e Storia di Giuseppe, il falegname. Sono i più sobri, antichi e meglio scritti, soprattutto quello di Matteo.

Secondo il mio personale parere sono stupefacenti. Dopo aver trascorso da 0 a 3 anni in Egitto (mmmm… sempre dal Nilo si parte, come Mosè), la sacra famiglia torna a Nazareth. Gesù fin da bambino dimostra poteri straordinari, fa per esempio chinare una palma per nutrire e dare ombra alla madre Maria (episodio riportato anche dal Corano) e a soli 4 anni compie il suo primo miracolo riportando in vita un pesce essiccato.

Dimostra però sin da subito un carattere capriccioso, disobbediente e vendicativo, su questo sono concordi tutti. Non è certo l‘uomo compassionevole col cuore sanguinante in mano che verrà dipinto dopo.

Per esempio a 5 anni un bambino lo urta, lui gli lancia una maledizione e quello muore subito! Se altri bambini lo disturbano o rompono i suoi giochi lui li secca, tutti. Giuseppe lo rimprovera e lui per un po‘ si trattiene ma poi ne combina un’altra. “Insegnali a benedire e non a maledire!” dicono i concittadini e io mi immagino Giuseppe che cerca di far ragionare il figlio discolo.

Ma il culmine secondo me Gesù lo raggiunge a scuola: sin dal primo giorno non ha umiltà con i maestri, si mette al loro livello e li contesta. Ovviamente loro si adirano trattandolo da “saputello”. E altrettanto ovviamente lui gli fa fare una brutta fine. Una strage. Non doveva essere facile cercare di insegnare qualcosa a Gesù ragazzino, sfido che questi vangeli non sono stati accettati come ufficiali.

Nota finale: anche dai Vangeli Apocrifi però nulla si ricava dai 12 ai 30 anni della vita di Cristo, un periodo in cui vige una inspiegabile cappa di silenzio. Il mistero continua. Comunque i vangeli dell’infanzia mi insegnano a non perdere la speranza: anche da un figlio ribelle possono nascere grandi cose!



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