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venerdì 25 marzo 2022

IL TORRAZZO DI CREMONA

Anni fa, da giovin psicologo, andavo da Milano a CREMONA una volta la settimana. C'era una scuola di specializzazione post universitaria importante (la Scuola di Psicoterapia Immaginativa di Balzarini, per chi è del campo). Bei tempi, bella gente, bella città, belle donne😎 .

Un pomeriggio estivo ebbi un'occasione unica. Ero zòvane, solo e con qualche ora libera. Decisi di passeggiare per il centro città, che non avevo mai visto bene. La piazza del Duomo in pieno centro è meravigliosa.

Lo vedete quel campanile medioevale sulla sinistra? Ancora più a sinistra c'è una torre ancora più alta, il TORRAZZO, alto più di 100 metri e simbolo di Cremona (la città delle tre T: tette, torrazzo e torrone e ci siamo capiti). Ci passai davanti e vidi che volendo si poteva visitare e salire sino in cima. E che mi lascio scappare una occasione simile?

E fu così che il vostro affezionatissimo salì uno a uno tutti i gradini per arrivare in cima. Ero giovane e determinato, ricordo che più andavo su più le scale erano piccoline e strette, le ultime erano quasi in verticale e piccolissime, con i gradini di legno, quasi una arrampicata. Ma alla fine aprìi una botola ed entrai nella stanza campanaria sulla vetta, proprio sulla punta estrema del Torrazzo. Ero arrivato!

Mi ritrovai in una stanzetta piccola (facciamo 5x5), piena di campane alte come me. Ma la meraviglia di quella stanzetta erano le numerose finestrelle che la circondavano e da cui poteva guardare Cremona dall'alto.

Ero talmente in alto che avevo tutta la città sotto di me. Di forma rotonda e piatta, come un enorme puntone. Fu come una rivelazione per me, le città hanno un centro, uno sviluppo una fine e quando finiscono… le circonda la campagna verde. E poi accadde.

Con la coda dell'occhio intravidi una campana sollevarsi e poi BOOOONG!! BOOONG!! BOOOONG!!! Mi raggomitolai nel punto più lontano della stanza turandomi le orecchie. Avere una campana enorme che rimbomba a pochi metri da te è una esperienza terrificante. La potenza di quel suono era devastante..

E meno male che erano solo le 3. Se non sono diventato sordo quel giorno non lo diventerò mai più,

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