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mercoledì 16 marzo 2022

 A QUALE COMUNITA' DI FAN AVETE DETTO ADDIO?

Quando ero ragazzino, da buon milanese e seguendo la tradizione di famiglia, ero diventato un piccolo tifoso dell'Inter. Per qualche tempo anzi nei primi anni '70 mio zio mi iscrisse alla Family Nerazzurra oltre ad abbonarmi alle riviste di settore e seguire la Beneamata sugli spalti.

Scrissi a 12 anni anche il mio primo libro "Diario di un ragazzo interista", che adesso darei ORO per averlo tra le mani. Era un block notes riempito di scritte disegnini pupazzetti inni etc in ogni pagina (ahhh che nostalgia) relativi a miei idoli: Giacinto e Bonimba. Se non sapete chi sono non ve li spiego.

Nostalgia canaglia. Va da sé che durò pochissimo e per un motivo preciso (che risponde alla domanda): io mi ero aggregato per fare gruppo, per trovare degli amici, per seguire una passione che mi arricchiva la vita etc. Questi invece mi accorsi parlavano SOLO dell'Inter, nessun altro argomento si poteva trattare, di nient'altro parlare, discutere impossibile. Solo Inter, tutto il resto era zero.

C'era insomma un clima di FANATISMO ACRITICO che pervadeva tutto. Non mi piaceva, non sapevo certo come si chiamava ma non mi piaceva. Provavo la "naturale ripugnanza" che nella vita mi sono accorto è utilissima. Il fanatismo non c'è solo in politica o nella religione.

Ma così non fai parte di nessun gruppo! Si vede che è destino. A me piace spaziare un poco su tutto, questi invece solo di Inter parlavano. Che noia. Non era posto per me.

Ripensandoci, era una sorta di FEDE POPOLARE. Nel video qui sotto Abatantuono rievoca l'atmosfera. Qui si parla di Milan ma vi assicuro che nei club interisti era lo stesso. Nelle facce dei ragazzi che ascoltano Diego io rivedo il Luca ragazzo di allora. Ci vestivamo e portavamo tutti i capelli così.



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