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lunedì 21 febbraio 2022

 IL SEGRETO DELLA LONGEVITA' ARTISTICA

Compay Segundo a 93 anni entrava in scena incedendo a passo di danza, imbracciando la mitica chitarrina. Incredibile. Poi restava in piedi per oltre un'ora cantare i suoi successi cubani: Chan Chan, Guajira, Saludos Compay, Guantanamera.

Roba da rimanere a bocca aperta, quanta vitalità. E pensare che, dimenticato da tutti, aveva passato molti anni a lavorare in una fabbrica di sigari, fino a quando il regista Wim Wenders lo riscoprì insieme a tanti altri con Buena Vista Social Club (se non lo conoscete acquisire il cd, il fior da fiore della musica cubana). Poi, alla sua venerandissima età, aveva deciso per una tournee da solo e quella sera a Milano stupiva tutti.

Naturalmente nelle interviste gli avevano chiesto il segreto della sua longevità artistica: se aveva voglia di scherzare attribuiva il merito ai sigari. Sin dall'età di 5 anni infatti li arrotolava per sua nonna e non aveva più smesso ("fumo da 87 anni"). Se invece era più serio dava il merito all'arte, l'arte apre il cuore e gli orizzonti, va bene per ogni età e allunga la vita.

Anche Picasso lo diceva: "l'artista quando crea lascia il corpo fuori dalla porta, ecco perché di solito viviamo così tanto".

Nel finale del concerto di Compay una sensualissima e mulatta ballerina cubana, strizzata in un abito bianco mooolto aderente, gli si avvicinava e lo seduceva con mosse da gatta. Tutti nel pubblico si erano messi a gridare "No! Attenta! Basta che gli fai male!". Ma Compay con gioia simulò un rapporto sessuale con la chitarrina, ridendo e agitandosi come un forsennato. 93 anni.

Il teatro venne giù dagli applausi.



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