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sabato 19 febbraio 2022

COSA MI HA FERITO IERI SERA

UNO: finalmente, dopo tanta clausura, stasera esco con dei colleghi-amici per andare in un buon ristorante lombardo di Milano. Con somma sorpresa lo trovo affollatissimo, la gente sta riprendendosi la voglia di vivere dopo la pandemia. Siamo vicini ad una tavolata rumorosa di giovani che sta festeggiando dei compleanni. Bene bene, festa sia. Per la cronaca il vostro affezionatissimo si è scofanato polenta alla boscaiola con funghi innaffiando il tutto con un buon barbera, finendo con la magica crema catalana. Ahhhhhh, ci devo tornare qui.

DUE: la compagnia è bella, i discorsi avvincenti, il cibo buono ma ahimè anche questa serata come tutte le fiabe finisce. Si paga e si va a casa. Ma usciti dalla Trattoria notiamo una scena spiacevole e la fiaba si trasforma in un horror. Un ragazzo con la barba sta gridando “LO AMMAZZO! IO LO AMMAZZO!”. E’ trattenuto a stento da altrI due ragazzi, una ragazza davanti a lui lo implora “Non rovinare il mio compleanno!”, ma il ragazzo forse in preda ai fumi dell’alcol è incontenibile e non sente ragioni. “NON SI DEVE PERMETTERE! ADESSO VADO DENTRO E LO AMMAZZO!”. Sta per succedere qualcosa di non bello, qualcuno rischia di rovinarsi la vita.

TRE: bisogna fare qualcosa. Uno dei miei amici prende il cellulare e avvisa il 112 perché mandino presto una pattuglia. Il barbuto infatti non si calma e continua a gridare sempre più forte: “Lo ammazzo!”, la tensione è alle stelle. Nel suo lavoro il mio amico è un uomo serio e importante per cui pensavo che al 112 l’avrebbero ascoltato subito. E invece lo rimbalzano al Commissariato di Zona… che a sua volta dopo una lunga attesa con musichette trasferisce la sua chiamata ad altro Dipartimento. Un teatro dell’assurdo.

QUATTRO: alla fin della fiera ci sono voluti 15’ di attesa per parlare e descrivere la situazione. E chissà se veramente poi hanno mandato qualcuno. Il ragazzo continuava a proferire minacce di morte, adesso erano in 4 a tenerlo e la ragazza strillava. Mi sono chiesto: ma questa non è un’emergenza? Una questione di vita o di morte in cui anche i secondi contano? E se ci scappa il morto? Immagino la disperazione di chi è angosciato/a, telefona e sente che è occupato o la musichetta.

CINQUE. Sono rimasto molto deluso dal mancato intervento tempestivo delle FdO, pensavo di essere più tutelato. E sto parlando di Milano, non un paesello sperduto nelle montagne. So che c’è un commissariato a poche centinaia di metri. Non è la prima volta che sento di questi casi, ma un conto è sentirlo, l'altro viverlo. Mi dispiace dirlo e so che verrò preso in giro, ma qualcosa non va nella Polizia italiana.

(Oggi ho controllato la cronaca: per adesso niente)



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