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lunedì 14 febbraio 2022

 COSA INDOSSO QUANDO NON C'E' NESSUNO

E’ l’ora della verità: in questi giorni invernali fa un freddo cane e spesso tra le mura di casa mi metto una coperta addosso. Sì lo so che fa tanto Nonna Abelarda, ma chi se ne frega, sono freddoloso e mi tutelo. Guardare la tv con visibile solo la mascherina degli occhi, coperto come un opossum: fatto.
C’è però un inconveniente che fa brontolare: la coperta di lana è sfuggente, scivola, ci son gli spifferi e spesso non copre tutto allo stesso modo, non è facile indossarla bene. Quante manovre.
Senonché, guardando un vecchio cartone animato con Gatto Silvestro e Speedy Gonzales (Arriba! Arriba!), dai messicani ho ricevuto una illuminazione: il poncho, la coperta col buco per la testa.
Il poncho. Comodo. Pratico. Caldo. Versatile. Perché no? Proviamo. Chissà se lo fanno anche di lana. Una veloce ricerca su Amazon mi apre un mondo, ce n’è una marea. Ne scelgo uno di lana alpaca peruviana col cappuccio, neanche caro. Ordinato, arrivato, indossato.
Una rivelazione, ah che bel calduccio, come copre bene! Non sarà il massimo dell’eleganza, meglio riservarlo alle mura domestiche ma devo ammetterlo, ha risolto un problema.
Adesso mi manca solo il cappello e poi Clint Eastwood levati proprio!


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