In attesa che altri diano risposte più articolate, dico la mia. Il Nilo mi appassiona sin da ragazzo.
Il Nilo ha un problema pratico che va oltre la sua importanza storica (la PRIMA civiltà degna di questo nome si è sviluppata sulle sue rive egiziane 7000 anni fa). Non è un problemino da poco: è il fiume più lungo del mondo, secondo per la sua portata solo al Rio delle Amazzoni.
Fin dalla antichità cercare il Caput Nili voleva dire addentrarsi dentro l'Africa più nera, centrale e misteriosa. E pericolosa. Per scoprire, come è prevedibile, che tante sono le sorgenti che confluiscono nel Nilo, per cui si pone un problema di definizione. Qual è la vera sorgente? Quella più grande? Quella più lunga? Quella più a Sud? Il Nilo si biforca in due grandi fiumi, il Nilo Bianco e Nilo Azzurro. E il più imponente Nilo Bianco ha origine oltre le montagne della luna, nel Lago Vittoria, il più grande e intricato lago africano. Mille risposte per un singolo problema.
Quando nella antichità, da Roma in poi, qualcuno affermava "ho scoperto le origini del Nilo!", bastava aspettare e ne arrivava un altro con nuove scoperte. Fino al 1938, quando il tedesco Burkhart Waldecker, per sfuggire ai Nazisti, scoprì la sorgente più meridionale del lago Vittoria (e quindi del Nilo). Era dovuto arrivare sino in Burundi per trovare un prato che stillava acqua n una piccola sorgente. Niente era più a sud e sinora nessuno l'ha smentito.
Nel piccolo prato mise una piccola piramide con su scritto CAPUT NILI. La ricerca era finita. Forse. In ogni caso la ricerca delle origini del Nilo mi ha insegnato che ogni problema complesso non ha risposte chiare. Illudersi di trovare risposte semplici ha forse senso in fisica o matematica, ma non in geografia, politica, storia, psicologia etc. I fatti sono sovradeterminati, sono intricati come le radici di un albero, profondi come una valle del Burundi.
(se qualcuno volesse approfondire gli consiglio il bel film avventuroso "LE MONTAGNE DELLA LUNA")
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