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martedì 14 dicembre 2021

 LO STATUS QUO DI GERUSALEMME

Un irresponsabile politico italiano, nel tentativo di raccattare una manciata di voti, ha di recente detto che farà di tutto per "spostare la capitale di Israele da Tel Aviv a Gerusalemme!".
Ma è deficiente? Con una sola frase ha fatto incazzare mezzo miliardo di mussulmani. Siamo ormai nel 2022 e GERUSALEMME DEVE RIMANERE UNA CITTA' APERTA in cui intervenire con molta molta prudenza. Oggi ha un quartiere ebraico, uno mussulmano e uno cristiano (a loro volta suddivisi in varie fazioni) che convivono con difficoltà in una pax armata.
E meno male che a una pax traballante comunque sono arrivati. Lo status quo di Gerusalemme è in realtà un mosaico impegnativo con attriti millenari (non sto scherzando) e di un intricato che fa paura. Nel corso della mia vita ho visto finire tante guerre: la guerra fredda, del Vietnam, quella balcanica, del Kuwait, del Ruanda, vari conflitti sudamericani ma quella no. Ancora oggi basta poco ed esplode l'inferno.
Vogliamo scatenare un'altra guerra con tutto il dolore che ne conseguirà? Per favore lasciamo le cose come stanno e non ficchiamo il naso in faccende più grandi di noi.
Gerusalemme città aperta. Per ora e per molto tempo è meglio che le cose stiano così, ci piaccia o no. Prudenza.



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