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giovedì 23 dicembre 2021

 CHI HA INIZIATO TRA NOI DUE?

(scena dell’atto unico: panchina immersa in un giardino. Entra una donna con gli occhiali neri e una mela in mano. Si siede sulla panchina e guarda la mela, la rimira, la osserva pensierosa. Alla fine esclama)

D: Massì, dai, cosa può succedermi? Solo un morsettino (dà un morsettino alla mela) buona è buona ma niente di... (Improvvisamente è come sorpresa, si toglie gli occhiali neri e guarda il pubblico stupita) Dove sono finita? E’ tutto nuovo qui dentro! Incredibile, come se vedessi per la prima volta… Tutti i miei sensi sono migliorati, ma cos… (l’occhio le cade sulla mela) Ma allora è vero! E io che non ci volevo credere, questa mela è speciale! Aspetta, aspetta che glielo dico! Anche lui la deve provare. Amore! Amore!

(entra un uomo in scena)

U: eccomi tesoro, che c’è? Cosa mai può accadere in questo giardino, è tutto così perfetto. Devo dire che abbiamo fatto un’ottima scelta a venire qui.

D: (porgendogli la mela) guarda cosa ho, trovato amore. Devi assaggiarla, è straordinaria ti garantisco. Talmente speciale che dopo tutto il mondo ti sembrerà nuovo.

U: (prendendo la mela) oh grazie, avevo un certo appetito. Sentiamo un po’… (sta per addentare la mela quando si ferma). Ma… ma questa è… (guarda la donna). Mi sembra una de…

D: sì, è lei.

U: (adirato ma controllatoNon possiamo, lo sai. E se ti hanno vista? E se fosse avvelenata?

D: Io l’ho assaggiata, amore, e ti assicuro che è buonissima, croccante e saporita.

U: vabbeh, io certo non la mangio. Anzi, neanche la tocco guarda. Riprenditela.

D: (affranta) Ma… mi lasci sola? Io ho subito pensato a te, amore (lo accarezza). Non lasciarmi sola.

U: (brontolando) ma non è possibile. Cosa mi fai fare… lo sai che non possiamo. (guardandola negli occhiNo, non è solo questo. Tu vuoi sapere se sei la cosa che amo di più al mondo. Dai, dammi la mela (la prende). Un morsetto piccolo però eh?

D: grazie amore. Hai capito.

U: (addenta la mela e la mastica bene) però, buona! (La guarda) Tesoro, lo sai che oggi sei vestita benissimo?

D: (si salza dalla panchina e fa una giravolta) Ti piace?

U: sì, molto. (si guarda intorno) E’ buffo, ma l’erba mi sembra più verde. Come quando ero bambino. (guarda in alto) Che belle nuvole.

D: (lei appoggia la testa sulla sua spalla) Ti amo tanto.

U: sì, non si può essere puniti per una cosa così bella. (abbracciati, si alzano e girano per il palco, toccando ogni cosa) Che è questo? Bisogna dargli un nome. Lo chiamerò… (in quel momento una lettera scende lenta dal cielo e finisce ai loro piediChe cos’è questa colombina di carta? (la apre e la legge, intanto si risiede sulla panchina)

D: (si siede accanto a lui) cosa c‘è scritto?

U: E’ del padrone di casa. Brutte notizie, dice che dobbiamo andarcene. Abbiamo trasgredito le regole e non ci vuole più. Ci sono anche immagini del posto dove andremo (fa una faccia eloquente), è molto meno bello di questo.

D: (accarezzandolo) mi spiace. E se dicessi che ti ho ingannato? Che è colpa mia?

U: la lettera è indirizzata ad entrambi. Sa benissimo come sono andate le cose, che non mi hai ingannato. Non ha importanza chi ha iniziato. Ci tocca uscire alla svelta. Andiamo a preparare i bagagli, abbiamo poco tempo.

D: (rammaricata) oddio, non pensavo…

U: (alzandosi e guardandola) Non ti preoccupare. Ho capito una cosa oggi: che ti amo sopra ogni cosa, anche del padrone di casa. Amo te più di tutto. Sarà un peccato. Non mi dispiace andarmene se sono con te. (la prende per mano).

D: abbiamo perso i nostri privilegi.

U: ma ne è valsa la pena. Tra questo paradiso e noi, abbiamo scelto. Andiamo via.

D: sì, usciamo da questo posto.



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