IL TELO DI PLASTICHINA SUL DIVANO
Mia zia Marta, che Dio l'abbia in gloria, aveva una abitudine strana: metteva teli di plastichina trasparente sui divani del salotto buono e impediva a noi bambini di entrarci. Proibitissimo. Lei viveva, mangiava e ci riceveva in una stanza ben separata.
Ricordo che da bambino mi chiedevo il perché di questo strano comportamento. Forse nel salotto c'era qualcosa di prezioso? Boh. Lo chiesi a mio padre e lui, imbarazzato perché non voleva offendere zia Marta, disse: "Ricorda Luca, le case sono fatte per essere usate."
Un giorno che zia Marta si era assentata entrai silenzioso in questo salotto, stando attento a non toccare nulla. Era tutto lindo e pulitissimo, ma freddo come le statuine in argento sulle credenze. Non notai nulla di particolare, se non che sembrava tutto nuovo.
Mi è capitato poi di notarla anche in altre case (non tante ma ne ho viste), la plastichina sui divani. Ah, allora non era solo una usanza della zia Marta. Anche se a lei volevo bene arrivai alla conclusione che ci sono donne (mai visto uomini fare così) talmente ossessionate dalla "bella figura" che sono disposte a sacrificarsi pur di sembrare nuove e perfettine.
Certo ci sono casi in cui l'apparenza conta come la sostanza, specialmente in ambito borghese. Va bene, sono d'accordo, un minimo di attenzione alla forma è opportuno. Ma qui si esagera. Le cose sono fatte per essere usate senza rimorsi.
Insomma Luca, occhio alla zia Marta che vive dentro di te! Usa le cose e non sacrificare le persone.
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