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domenica 18 luglio 2021

 UNA PERSONA VIOLENTA PUO' CAMBIARE?

In estate da ragazzo lavorai in un bar e tra i frequentatori vidi un omone stranissimo. Era grande e grosso eppure non ho mai visto nessuno così pauroso. Se qualcuno si avvicinava troppo si metteva la mano davanti alla bocca e iniziava a tremare. Andai a prendere io la sua ordinazione e senza guardarmi tenne gli occhi bassi e mi parlò tutto sottomesso. Eppure io ero mingherlino e lui era alto quasi due metri: e non è che fosse uno stupidotto, capiva tutto ma aveva l’aria inconsolabile.
Quando tornai al banco ne accennai al padrone del bar, un tipo coi baffoni, di quello strano cliente. Gli diede un’occhiata, capii che lo conosceva. Mettendo a posto le bottiglie di liquore, mi raccontò la sua storia.
“Quell’uomo ha avuto una vita molto particolare. Una volta era un gradasso, un vero borioso che se la prendeva con tutti. Ha fatto il bullo anche con me, se lo vedevo entrare nel bar mi facevo il segno della croce, finiva sempre che spaccava qualcosa. Un giorno però pestò i piedi a degli zingari che non lo perdonarono. Lo aspettarono sotto casa e gli diedero così tante botte che si fece otto mesi di ospedale.”
“Mi spiace dirlo -mi uscì dal petto- ma ben gli sta, così impara.”
"Aspetta Luca, senti il seguito. Quando uscì dall’ospedale gli zingari lo aspettavano ancora e lo pestarono di nuovo così tanto che questa volta in ospedale ci rimase più di un anno. Gli spaccarono tutti i denti, il fegato e altra roba. Fece 4 o 5 operazioni e soffrì terribilmente.”
"Però!”
“Da quel momento il suo comportamento cambiò. Tanto prima era un gradasso, quanto dopo era pauroso, si era come spezzato. Divenne come lo vedi oggi, evitava tutti, se incontrava qualcuno che non era uno dei suoi pochi amici leggevi nei suoi occhi il terrore. Perse il lavoro e non usciva mai.”
“E cosa fa tutto il giorno?”
“Sta in casa ad ascoltare i Pink Floyd. Ogni tanto viene qui ma raramente. Mi stupisce vederlo oggi, era da molto che non lo vedevo in giro.”
Ai tempi ero un giovin studente di Psicologia e mi domandavo tra l’altro se le persone potessero veramente cambiare. Quell’uomo e la sua storia mi facevano capire che si poteva, certo, ma francamente mi ripugnava usare dei metodi così violenti. Studiando avrei scoperto altre vie per il cambiamento, ma questo è un tema complesso, meglio se ne parlo un’altra volta.
Torniamo a quell’uomo. Dopo che il padrone del bar mi aveva narrato la sua storia io evitai di fissarlo negli occhi ma è vero. Guardava tutti impaurito. Chissà cosa aveva passato. E’ paradossale, io ho sempre odiato i violenti ma quel giorno ricordo fui preso da un moto di pietà, anche se allora non capivo bene. Ero molto giovane, forse ora gli darei una carezza, certo gli direi qualche parola di speranza.


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