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martedì 13 luglio 2021

 DOPO LA PREMIAZIONE GLI INGLESI NON SI SONO MOSTRATI PER NIENTE SPORTIVI

Mia sorella Matilde ha sposato un inglese di Milton Keynes e con tre figli direi che si è integrata bene. Ma prima della finale degli Europei, consapevole di essere nella tana del lupo, era preoccupata:
"Dirò un'eresia ma preferirei vincesse l'Inghilterra. Sennò domani al lavoro sarò circondata da incazzati o depressi. E tutti a puntare il dito accusatore all'unica italiana in giro."
Poi subito dopo la partita di Wembley mi confessò: "Sono contenta e triste contemporaneamente! Qui è un mortorio, lì state festeggiando?"
Certo cara sorella eheheh. Una volta all'anno al popolo è lecito impazzire. Ma la sera dopo le chiesi come era andata la giornata. Ancora viva? Avevo letto che certi huligans scalmanati avevano fatto i deficienti.
"Tutto tranquillo. Ho persino ricevuto congratulazioni. Hanno tutti ammesso che l'Inghilterra ha giocato bene solo nel primo tempo."
Il fair play inglese alla fine (ma solo alla fine, non bella la scena dei giocatori che si levavano la medaglia d'argento) è uscito e il fair play dopo un primo momento di stizza ha civilmente imposto le sue regole di comportamento e correttezza.
Restiamo umani. L'esultanza è lecita ma umiliare l'avversario no. Contegno in ogni caso. Fa male ma bisogna farlo. Ricordiamocelo quando toccherà a noi.


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