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sabato 31 luglio 2021

 PEPPA PIG

“Luca ciao scusa se siamo passati senza preavviso oggi sabato pomeriggio ma abbiamo bisogno di te. Se stai in casa possiamo chiederti un favore?”
“Oh ciao zio Francesco, cosa succede? Mmmmm…. A che fregatura stai pensando?”
“Senti, ho bisogno che ci tieni per un paio d’ore Samuel mentre andiamo a far delle commissioni. Non possiamo portarcelo dietro. Eccolo qui, Samuel saluta lo zio Luca.”
“Ciao zio.”
“Ma che ci faccio io con un bambino di 5 anni.”
“Che ne so, guardate un cartone animato alla tv.”
“Cartone animato? Che cartoni? Io non ne ho e poi che ne so io di cosa piace oggi ad un bambino.”
“Guardate i cartoni animati di Peppa Pig, a lui piacciono. Ciao Luca noi andiamo.”
“Aspettate! Dove andate! Non lasciatemi da solo con un bambino!... Eccomi qua con un bambino a far da babysitter… ciao Samuel...”
“Ciao io sono Samuel. Tengo la Juve.”
“Ciao io sono Luca, guardiamo se riesco a trovare degli episodi di Peppa Pig su youtube. Guarda, ho trovato una raccolta di episodi.”
“Sììì!!”
“Siediti qui. Eccoli, le avventure di una famiglia di maiali. Ma tu guarda checcz…"
“Non si dicono le brutte parole zio.”
“Ah sì hai ragione Samuel, pensavo che se lo traducevano con Giuseppa la Maiala pareva brutto. C’è anche un fratellino maialetto, com’è che si chiama?”
“George! Ha la passione dei dinosauri!”
(Luca e Samuel iniziano a guardare gli episodi. Samuel è attentissimo, Luca sempre più interessato; dopo un po’ commenta)
“Interessanti questi cartoni britannici. Oddio, ridono sempre come stupidotti ma hanno un loro perché. Non pensavo.”
“Sono bellissimi! Mi piacciono tanto.”
“Noto che sono anche educativi, si affrontano in maniera leggera temi come l'amicizia, il riciclaggio dei rifiuti, il primo giorno di asilo, l'avvicendarsi delle stagioni, lavarsi i denti prima di andare a dormire etc. Ai miei tempi i cartoni erano diversi. Ma Samuel a te perché piacciono?”
“Perché vivono in un posto tutto bello colorato! Mi piace il loro mondo. Zio, mi ci porti?”
“Diavoli di inglesi!“



 "I RICCHI POTRANNO PERMETTERSI LA TECNOLOGIA PER RENDERSI BIOLOGICAMENTE DIVERSI" (LA REPUBBLICA). CHE NE PENSI?

Se sono così stupidi da pensare che la felicità dipende dalla tecnologia, e non dalla qualità dei rapporti umani, vuol dire che tanto ricchi non sono. Ben venga allora che spendano tanti soldi nei loro progetti, nutriranno il benessere di qualcun altro. Finalmente i soldi servono a qualcosa!



 L'ODORE DELLA PIOGGIA

Uno dei momenti più belli e intensi della mia vita è stato quando, dopo l'amore, fuori ha iniziato a piovere e io e una donna siamo rimasti abbracciati nel letto in silenzio a sentire la pioggia.




venerdì 30 luglio 2021

 LATIN KINGS

“Così tu facevi parte della banda dei Latin Kings qui a Milano.”

“Sì, segnor giudice.”

“Eh, ormai queste gang son arrivate anche da noi. E adesso sei ancora con loro?”

“Sono uscito dalla banda dopo la condanna per omicidio, segnor. In carcere la mia ragazza mi ha convinto a non essere più un chicano. Lei ha pregato tanto la Santa Vergine, non potevo deluderla.”

“Avete seminato il terrore in certi quartieri. Raccontami il fatto dell’omicidio.”

“Quella sera siamo andati in cinque a cercare il capo latino di un’altra banda, lo abbiamo circondato e pugnalato. Io stavo attento che non arrivava nessuno.”

“Ho visto. Per questo ruolo marginale hai preso una condanna minore, ma non è stato bello uccidere un ragazzo di 19 anni con il machete.”

“Segnor giudice, quello continuava a minacciare. Diceva sempre che conosceva le nostre famiglie in Perù. Era pericoloso.”

“Come al solito, voi avete il corpo qui ma la testa è ancora là.”

“Ma adesso non faccio più parte di nessuna banda segnor giudice. Basta.”

“Cosa ti hanno fatto dopo la tua decisione di uscire?”

“Mi hanno pestato e rotto entrambe le gambe (fa vedere i segni sulle sue gambe con tatuaggi). Sono stato 6 mesi in ospedale. Non sapevo se potevo più camminare. Ancora oggi mi fa male.”

“Quanti tatuaggi hai?”

“Qualcuno… nove.”

“Avvicinati. Fai vedere l’interno delle labbra.”

“Questo era il mio numero (il ragazzo si avvicina e fa vedere un numero tatuato dentro la bocca) nella banda.”

“Quale è il tatuaggio più grande che hai?”

“Questo di Sarita Colonia sulla schiena (il ragazzo si toglie la camicia e mostra un ritratto di donna sulla schiena), mea luz.”

“Sarita Colonia, la piccola Sara che donava il pane ai poveri di Lima. Sì, anche qui in Italia ormai abbiamo sentito parlare di lei, una Teresa di Calcutta versione latina.”

“Una santa, segnor.”

“Non ancora santa, mi sembra. A parte il fatto che è morta da poco, nel 1940, ma essere la protettrice dei criminali sudamericani non penso aiuterà la sua beatificazione.”

“Tiene fama de santitad, segnor.”

“Sono sicuro, come sono sicuro che ogni volta che vedo questo tatuaggio devo drizzare le antenne. Chissà che sarà di noi.”

"Quizas, segnor."




giovedì 29 luglio 2021

 ZZ TOP

Avrò sentito La Grange dei ZZ TOP tante di quelle volte in vita mia che mi doveva venire la nausea ma sempre riusciva a darmi la carica. Energia. E che tristezza venire a sapere oggi che lo storico barbuto bassista Dusty Hill è scomparso. Certo, aveva più di 70 anni ma la sua musica è viva e lotta con noi.

Ma la cosa più triste è stato sapere che nessun TG ne ha dato la notizia, nemmeno una briciola. La voce si è diffusa a macchia d'olio tra noi appassionati sgomenti. Perché alla mia età devo ancora sentirmi sotterraneo? Valgono così poco gli eroi della mia giovinezza?

"High class Slim came floatin' in

Down from the county line

Just gettin' right on Saturday night

Ridin' with some friends of mine"

(Slim è un tipo di alta classe, è venuto giù quasi galleggiando dal confine della contea, vuole divertirsi il giusto questo sabato sera con alcuni amici)



 MIDA E MEDUSA

Questa sembra una vignetta sarcastica ma io la trovo invece molto tenera.
Narra lo sfortunato e breve incontro tra Re Mida (quello che trasformava in oro ciò che toccava ma poi morì di fame) e la Medusa (che invece trasformava in pietra le persone). Nessuno voleva avere a che fare con questi due personaggi mitologici, erano considerati due mostri. E come volevasi dimostrare, appena si stringono la mano diventano di colpo due statue, una d’oro l’altra di pietra, immobili per l’eternità. “Che cretini!” e giù risate per la vignetta comica.
In qualche strano modo però li capisco. Questi due avevano continuato a cercare una persona speciale pur schifati da tutti e quando si incontrano ognuno sa cosa l’altro sta provando. Sboccia l’amore a prima vista e decidono di toccarsi pur sapendo già cosa succederà, la loro storia è già finita. Eppure a vedere bene non è così: si guarderanno negli occhi e si toccheranno per sempre. Che sia questo il vero amore?
Così capita anche nella vita reale, quando due persone sfortunate e condannate dal destino si incontrano. Anche per poco ma è sempre intensissimo, una sensazione che le persone normali, che invece vanno per prove ed errori, non hanno mai provato. I due sfortunati invece sanno bene che in quell’istante prezioso il loro amore durerà in eterno, hanno solo quella occasione. E da allora, malgrado quello che possono vedere gli altri, le loro anime saranno unite per sempre.


mercoledì 28 luglio 2021

 PERCHE' DOVREI VACCINARMI CONTRO IL COVID-19, SE SONO GIOVANE E IN BUONA SALUTE?

Vediamo se si capisce almeno così. Dai è semplice


 L'ULTIMO UOMO SULLA TERRA

(Una storia vera)
L’anno esatto non si conosce, verso il 1500, ma ci fu veramente un uomo che morì pensando di essere l’ultimo uomo rimasto sulla terra.
Di corporatura minuta (il suo scheletro era 1.50), malnutrito e gracile, dopo che anche l’ultimo dei suoi amici morì ed essere rimasto completamente solo, l’uomo si coprì con i pochi stracci che aveva e arrancò fino alla scogliera più vicina, si sedette a guardare il mare dove aspettò la morte.
Gli scopritori moderni trovarono il suo scheletro sulla scogliera e dalle loro analisi capirono che era l’ultimo sopravvissuto della colonia di vichinghi arrivati in Groenlandia 500 anni prima.
Guidati dal leggendario Erik il Rosso, verso l’anno 1000 i vichinghi sbarcarono in una isola enorme e praticamente disabitata. La ribattezzarono Groenlandia, Green Land = terra verde, forse per fini propagandistici, pubblicitari.
Insediandosi compirono però un errore dietro l’altro (da cui potremmo imparare): innanzitutto cercarono di riprodurre il loro stile di vita considerato molto superiore a quello dei selvaggi eschimesi, gli inuit con le case di ghiaccio. Loro vivevano invece in case di legno ben riscaldate. Se ha funzionato a casa nostra funzionerà anche qui.
Già, peccato che in quella terra non fosse possibile estrarre metallo e la legna fosse scarsa. Gli alberi in Groenlandia crescono molto lentamente e l’agricoltura visto il clima rigido era praticamente impossibile. Il bestiame ridotto. Per via di un tabù alimentare che a posteriori appare folle, non si nutrivano nemmeno di pesce che sarebbe stata l’unica risorsa reale.
Insomma, non si adattarono. Come fa spesso l’essere umano, cercarono invece di trasformare l’ambiente ai loro propositi senza molta considerazione per la Natura. Che altrettanto ovviamente ha i suoi ritmi e le sue regole.
Il clima per esempio non diede una mano: a metà 1300 ci fu la “piccola glaciazione”, un abbassamento mondiale di temperature di qualche grado che però in Groenlandia, terra al limite, ebbe un effetto disastroso. Si ricoprì tutta di ghiacci ed entrò in un inverno perenne che dura ancora oggi.
Ma la mazzata finale la diedero gli stessi vichinghi che, visti i costi, abbandonarono i loro insediamenti. Senza più rifornimenti di materie prime (soprattutto metallo e grano) e in un ambiente ostile, le colonie decaddero presto. La popolazione diminuì e l’analisi degli scheletri denota un progressivo rimpicciolimento. Carestie, malattie, fame. Nel giro di 150 anni sparirono tutti.
Come si sentiva allora l’ultimo uomo? Ancora vivo ma in un mondo ostile e freddo, solo e senza più nessuno, dopo aver visto morire l’ultimo compagno decise di lasciarsi morire anche lui davanti al mare. In fin di vita cercava conforto nella sua grandiosità. O forse sperava che sarebbero venuti a salvarlo, sperava ancora nel ritorno di quelli che per tutti erano diventati leggenda.
Bellezza o speranza, mentre intorno spirava vento artico e vedeva solo un mare ghiacciato, lui chiuse gli occhi e morì, col pensiero di essere rimasto completamente solo.

(per approfondire: Collasso di Jared Diamond, Il fiordo dell’eternità di Kim Leine, The Greenlanders di Jane Smiley)



 QUALE LIBRO DI VIAGGI MI CONSIGLIATE?

In genere tutti i libri di Bruce Chatwin, gran viaggiatore moderno e bravo bravo bravo nel descrivere le sue emozioni (In Patagonia, Le vie dei Canti, Anatomia dell'Irrequietezza). Per me il suo migliore è "Che ci faccio qui?", che già dal titolo è uno sballo.


martedì 27 luglio 2021

METTI UNA FOTO A 15 ANNI E FAI VEDERE QUANTO SEI CAMBIATO

Questo sono io a 15 anni. Occhialetto alla Gion Lennon, capello medio lungo (ancora li avevo), trasandato e igienicamente sospetto, brufoloso, espressione non più un bambino ma non ancora da uomo.

Erano i "mitici" anni 70. Mitici per qualcun altro, non per me. Ricordo molta solitudine, a Milano c'era sempre meno aggregazione e il "riflusso" stava già facendo sentire i suoi velenosi effetti. In pochi anni sarebbe cambiato tutto. "Hanno vinto loro", penso oggi. Le odiate discoteche hanno avuto la meglio.

Circolava troppa eroina in giro. Tanti son caduti. Maledetta, forse senza di lei sarebbe stato tutto diverso, chi lo sa. Il sospetto che sia stata infiltrata per rovinare a volte viene.

Per essere "ribelle" e far parte delle BR comunque ero troppo giovane, avevo la testa piena di ideali che non lo sapevo ma erano già superati, morti. In poco tempo essere "alternativo" divenne l'equivalente di sfigato e palloso come un cantautore.

Non lo ricordo insomma come un gran periodo. "La mia generazione ha perso", cantava Gaber a ragione. Se potessi parlare a me stesso di quegli anni gli direi di lasciare perdere certe paturnie.

"Ma così diventerei un integrato!". Lo so ma da soli non si può fare nulla. Poi dopo nella vita ho imparato che le cose si cambiano dall'interno, ma all'epoca tra cineforum, collettivi, occupazioni, manifestazioni, femminismo, sindacati, cortei e scioperi veramente pensavo alla politica come ad uno strumento di cambiamento.

"Che scemi -penseranno in tanti-, guardali lì che vogliono spaccare il mondo" Non posso dargli neanche torto. Oggi infatti sono anch'io disilluso, con amarezza mi accontento che il politico sia un buon amministratore (…). Però a 15 anni mi ricordo che proprio non la pensavo così.

domenica 25 luglio 2021

"HITLER DOPO LA GUERRA FUGGI' IN ARGENTINA", CHE NE PENSI?

Quando i russi, arrivando per primi a Berlino, trovarono nel bunker dei resti bruciati cosa fecero? Presero il dentista di Hitler e appurarono che il corpo bruciato era veramente lui. Parti del teschio di Hitler mi sembra siano ancora a Mosca. Il DNA l'ha confermato.

L'idea che AH fuggì in Argentina però è la tipica leggenda metropolitana che a mio parere nasconde una verità. Hitler, che piaccia o no, è l'incarnazione del male assoluto e il male non può essere eliminato, anzi una piccola parte di male vive dentro di noi. Sia in me che scrivo che in te che stai leggendo.

Come scrissi altrove (11 luglio), c'è un piccolo AH che vive dentro di noi, un nazistello che ogni tanto si risveglia e che bisogna combattere.



 QUALE CIBO COMUNE OGGI ERA CONSIDERATO UN LUSSO 100 ANNI FA?

Essendo all'epoca importata, la banana era praticamente sconosciuta e talmente cara da essere riservata ai ricchissimi. Anche oggi le coltivazioni in Italia son poche (tutte in Sicilia) ma il commercio mondiale è talmente intenso che è diventata un cibo comune a basso costo.
Mio nonno ha mangiato le prime banane quando era un soldato in Africa e raccontava che per tutti i commilitoni fu una rivelazione.
Chissà quanti segreti nelle navi "bananiere" che salpavano di notte cariche di frutta e quali mortali tarantole nascondevano nelle stive. La fantasia galoppa e immagina un gruppo di eroici marinai combattere in mezzo all'oceano con ragni assassini. E tutto per portare sulle nostre tavole un frutto che piace tanto ai bambini.



QUAL E' LA PRIMA CANZONE CHE HAI FATTO ASCOLTARE A TUO FIGLIO?

Dopo il parto mia moglie volle subito tornare a casa. Così, dopo le tre ore obbligatorie, ha firmato e siamo andati a casa. Era tutto pronto e lei si è buttata esausta nel letto.

Mentre lei dormiva, io ho passato tutta la notte a tenere in braccio mio figlio appena nato. Scottava come un forno. Mi accorsi presto che se camminavo e gli parlavo stava più tranquillo e così ho fatto tutta la notte. Ci deve essere ancora il solco sul pavimento dai chilometri che ho percorso.

E quale fu la prima melodia che gli feci ascoltare? Non so perché ma canticchiai tutta la notte La zanzara di Topo Gigio. Aò, se era piaciuta a me da bambino piacerà pure a lui!

C'era una zanzara in abito da sera,
Se l’era messo per far bella figura,
E se ne volava intorno ad una culla,
Una culla bella con un fiocco azzurro…

Così volando, però, ve lo assicuro,
Aveva in mente un tenero pensiero:
Voleva fare la serenata
Ad un bambino che s’era addormentato:

Zin zin zin zin – zin zin zin zin
Zin zin zin zin – zin zin
Zin zin zin zin – zin zin zin zin



venerdì 23 luglio 2021

 L'UOMO DELLA LUNA

Nadar, uno dei primissimi fotografi, si divertiva assai a sperimentare. Provava con la Fotografia, questo nuovo mezzo, a tirar fuori il carattere delle persone.
Ti piace essere eccentrico? Il tuo bis bis nipote ascolterà fino alla nausea The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd? Vorresti volare nello spazio ma è ancora presto? Non c'è problema, diventa un Uomo Luna!

Sperimentiamo amico mio, nuove acconciature, nuove espressioni, una nuova bellezza! E' così che bisogna fare, è così che un artista deve fare!


 QUALE LIBRO STAI LEGGENDO ORA?

Sto leggendo un libro che mi sta irritando molto, "Il gioco dell'angelo" di Zafòn, best seller da milioni di copie. Più lo leggo più mi incazzo, sono arrivato a metà. e se non fosse perché ho promesso sarebbe già volato dalla finestra.
Il protagonista è un giovane di Barcellona di inizio '900 che scrive un racconto e riesce a pubblicarlo subito per tanti soldini (buon per lui, manco Asimov e Stephen King ci sono riusciti). Dopo cinque racconti, secondo me scritti male, gli offrono in premio una notte con la miglior prostituta della città (e qui le balle iniziano a vorticare, in tanti anni manco la foto di una donna nuda mi han dato). Gli offrono poi un lavoro come ghost writer ben pagato e poi si fa vivo un riccone che gli dà un congruo anticipo per non lavorare un anno e scrivere un libro (e qui le balle roteavano tipo elicottero).
Eh no cazzo, il mondo dell'editoria non funziona così. Considero Zafòn alla stregua di uno spacciatore di illusioni che irretisce le ingenue ragazzine. Uno cattivo dentro.
Ah, non è finita. Al protagonista, ragazzo schivo e belloccio, si prostrano ai piedi procaci fanciulle ma lui le schiva con sarcasmo. Ora, non so voi, ma io a 20 anni pensavo MOOOLTO ad una cosa. Sempre più un libro improbabile insomma. Sono arrivato a metà, finirlo sarà un atto di volontà.
Adesso però, calma. Mi sono ricordato della verissima frase di Jung: "se qualcosa ti irrita è perché ti tocca profondamente". Perché questo libro mi irrita?
Ho trovato due risposte: la prima è l'umanissima invidia (ebbene sì, neanche io ne sono immune, benvenuto nel club). La seconda è più sottile: questo libro è stato un best seller da 40 milioni di copie e non mi capacito. Altre volte in vita mia mi è capitato di toppare clamorosamente sul successo di qualcosa, per esempio quando lessi il primo numero di Dylan Dog o il primo Harry Potter non davo loro un gran futuro. Mi sbagliavo in entrambi i casi, molto. E in questo libro deduco che c'è qualcosa di molto molto affascinante che non capisco.
Mi arrovello e impazzo. Così tra queste immensità s'annega il pensier mio. E il naufragar non mi è affatto dolce in questo mare.


giovedì 22 luglio 2021

GION

 La voce “John Lennon” su Wikipedia quando la incrociai era una mezza paginetta striminzita. Assolutamente poco degna per un personaggio così importante nella mia vita e quella di tanti altri. Mi ci misi di buzzo buono, attinsi a varie fonti e in poco tempo quasi la decuplicai.

Lavorare sulla enciclopedica Wikipedia ai tempi ricordo era divertente, avevo veramente l’impressione di contribuire alla espansione del sapere (un po’ come succede su Quora), il tuo contributo verrà letto e magari usato da tanti e questo ti inorgoglisce. Ma… solo che c’è un Ma grosso come una casa.

Chi mi conosce sa che cerco di essere obiettivo (perlomeno ci provo), metto sempre luci e ombre. E su John Lennon, aldilà degli indiscutibili meriti che elencai, di ombre ce n’erano parecchie: la sua idea maschilista sulle donne (finché arrivò Yoko), come aveva trattato la prima moglie Cynthia e il figlio Julian, il suo rapporto con l’eroina etc. Per evitare una banale agiografia bisognava dirle certe cose.

Ritornando qualche tempo dopo sulla pagina però notai che...TUTTE queste “ombre” erano state cancellate! Rimanevano solo le cose belle ed emergeva di John Lennon una immaginetta da “santo pacifista dei nostri tempi”. Tutto rimisi e tutto ritolsero. Lo ri-rimisi e lo ri-ritolsero. Alla fine mi stufai, fate un po’ quel che volete. La mia era una fatica inutile.

Non solo levavano commenti e notizie (il che ci può stare) ma anche alcune frasi che aveva detto John Lennon in persona! Un po’ come -scusate il paragone blasfemo ma è per capirsi-, nei Vangeli commentatori avessero cancellato frasi dette da Gesù che non corrispondevano alla loro idea! Era una pazzia, pensai, questa gente è più realista del Re. Scrissi a Wikipedia ma senza ottenere risposta.

Oggi mi dico che... avevano ragione loro. John Lennon in questi anni a poco a poco è diventato un santo, un idolo indiscusso, non è possibile avesse lati oscuri. Il dubbio sia eliminato. Un processo di “santificazione” capitato anche ad altri nei tempi moderni: Freddie Mercury, Padre Pio, Che Guevara, Gandhi, Kennedy, Mandela e altri. Eroi, santi moderni, idoli senza macchia dei nostri tempi.

La gente ha bisogno di santi. Meglio Luca non toccare i santi e le illusioni della gente. Impara la lezione. E per concludere dal punto di partenza: se volete la verità non cercatela solo su Wikipedia, lì troverete la versione ufficiale.

Edit: "ma cosa avevi scritto?" chiedono in tanti. Non riesco a ritrovare il mio commento originale (sepolto chissà dove su Wikipedia), ma sul brutto carattere di John Lennon c'è solo l'imbarazzo della scelta, a partire da quando faceva il bullo a scuola con la sua gang, a come trattava le donne, alle umiliazioni a cui ha sottoposto la moglie Cynthia (all'udienza di divorzio ebbe la faccia tosta di accusarla di infedeltà quando Yoko era già incinta, con frasi poco nobili che levarono tutte), alla vergognosa anaffettività verso il figlio Julian etc. Se non avesse avuto un eccezionale talento sarebbe facile profezia finito male. Ma a mio parere è il rapporto che ha avuto con l'eroina di cui si parla troppo poco, malgrado le numerose testimonianze: fu l'eroina e non Yoko a far sciogliere i Beatles e a condizionare John (insieme alla cocaina) per tutti gli anni 70. Comunque stiamo parlando di un santo, per cui meglio non approfondire



mercoledì 21 luglio 2021

SIGNOR COVID?

“Ehm buongiorno Signor Covid, mi scusi se mi presento con così poco anticipo.”

“Guarda un po’ chi c’è. Dimmi, piccolo umano.”

“Mi scusi ma avrei da avanzare una umile richiesta.”

“Sentiamo. Conosci la procedura. In ginocchio per adesso.”

“Eccomi. Dopo sacrificherò sul suo altare 7 vergini e 10 gatti neri come previsto, Eccellenza.”

“Bravo. E ora esponi.”

“Ecco...io vorrei sapere se ci farà fare le vacanze 2021 tranquilli. Sa, qui bisogna prenotare e tra zone gialle, arancioni, rosse mi sa che presto si ricomincia a navigare a vista.”

“Strano che tu mi chieda questo proprio adesso, umano. Stavo pensando di inviare in questi mesi la Variante del Menga.”

“Menga?”

“Chi-ce-l’ha-se-la- tenga. Preparatevi ad una estate in Quarantena.”

“Eh no cavolo, trovare 7 vergini è stato difficilissimo. Ci dia qualche speranza.”

“Siete di Milano, no? Consiglio, per questo agosto prenotate l’ombrellone all’Idroscalo.”

“Nooooooo!!!”




 ALLUVIONI DISASTROSE, MA L'ESSERE UMANO HA QUALCHE RESPONSABILITA'?

Le anse dei fiumi hanno un loro perché. Rendono più tranquilli i fiumi rallentandoli.
Se le eliminiamo per fare spazio poi la natura prima o poi se lo riprende con gli interessi.
Mi chiedo spesso cosa spinge l'essere umano a fare il braccio di ferro con la Natura sperando di farla franca (ricordate il post sulle case alle pendici del Vesuvio?).
C'è qualcosa che non va, forse siamo più spavaldi che intelligenti.


 DAM A TRA'

"Dam a trà" è una espressione milanese che sono curioso di sapere se esiste anche in altri dialetti/lingue.
Letteralmente significa "dammi dietro", ma il suo significato (perlomeno come l'ho sempre inteso io) è una sorta di comando nel lavoro: "adesso ascoltami senza parlare, stammi dietro e fai quello che faccio io".
Non perdo tempo a spiegarti, guarda il mio comportamento e fidati della mia esperienza. La forza dell'esempio.
Dalle vostre parti come si dice?


martedì 20 luglio 2021

 COSA SUCCEDE SE GUARDI NEGLI OCCHI UN LUPO

“Non mi piace il lupo come animale. Quando ero piccolo ne ho visto uno da vicino e mi ha fatto una paura tremenda. In un paese di montagna, in mezzo alla piazza, avevano appeso la carcassa di un grande lupo. Era sventrato e i quattro arti erano messi a X, con il muso in basso a sgocciolare, occhi e bocca spalancati.
“Che orrore. Perché l’avevano messo lì?”.
“Immagino fosse un segnale per avvisare i paesani: finalmente abbiamo ucciso la bestia mangia uomini, non avrebbe più terrorizzato nessuno. Nel vedere la carcassa, da bambino però provai uno spavento terribile. Chiusi gli occhi e tremavo tra le braccia di mio padre. Anche adesso che lo racconto lo provo.”.
“Non sembrerebbe, siete calmo e posato come al solito.”.
“Grazie, ma diventando adulto ho imparato a mentire. Comunque ricordo molto bene i suoi denti aguzzi e gli occhi gialli. Era morto ma mi spaventava lo stesso. Lo stesso luccichio nello sguardo l’ho rivisto poi in certi affaristi quando maneggiano i soldi.”.
“Penso che certi spettacoli andrebbero evitati ai bambini.”.
“I lupi o gli affaristi? In quei posti comunque è così, bisogna crescere in fretta, spesso non si ha una seconda opportunità. La carcassa di quel lupo e i suoi occhi, anche se li ho visti solo di sfuggita, sono ritornati spesso nei miei incubi.”.
Potrebbe essere un'illustrazione
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domenica 18 luglio 2021

 UNA PERSONA VIOLENTA PUO' CAMBIARE?

In estate da ragazzo lavorai in un bar e tra i frequentatori vidi un omone stranissimo. Era grande e grosso eppure non ho mai visto nessuno così pauroso. Se qualcuno si avvicinava troppo si metteva la mano davanti alla bocca e iniziava a tremare. Andai a prendere io la sua ordinazione e senza guardarmi tenne gli occhi bassi e mi parlò tutto sottomesso. Eppure io ero mingherlino e lui era alto quasi due metri: e non è che fosse uno stupidotto, capiva tutto ma aveva l’aria inconsolabile.
Quando tornai al banco ne accennai al padrone del bar, un tipo coi baffoni, di quello strano cliente. Gli diede un’occhiata, capii che lo conosceva. Mettendo a posto le bottiglie di liquore, mi raccontò la sua storia.
“Quell’uomo ha avuto una vita molto particolare. Una volta era un gradasso, un vero borioso che se la prendeva con tutti. Ha fatto il bullo anche con me, se lo vedevo entrare nel bar mi facevo il segno della croce, finiva sempre che spaccava qualcosa. Un giorno però pestò i piedi a degli zingari che non lo perdonarono. Lo aspettarono sotto casa e gli diedero così tante botte che si fece otto mesi di ospedale.”
“Mi spiace dirlo -mi uscì dal petto- ma ben gli sta, così impara.”
"Aspetta Luca, senti il seguito. Quando uscì dall’ospedale gli zingari lo aspettavano ancora e lo pestarono di nuovo così tanto che questa volta in ospedale ci rimase più di un anno. Gli spaccarono tutti i denti, il fegato e altra roba. Fece 4 o 5 operazioni e soffrì terribilmente.”
"Però!”
“Da quel momento il suo comportamento cambiò. Tanto prima era un gradasso, quanto dopo era pauroso, si era come spezzato. Divenne come lo vedi oggi, evitava tutti, se incontrava qualcuno che non era uno dei suoi pochi amici leggevi nei suoi occhi il terrore. Perse il lavoro e non usciva mai.”
“E cosa fa tutto il giorno?”
“Sta in casa ad ascoltare i Pink Floyd. Ogni tanto viene qui ma raramente. Mi stupisce vederlo oggi, era da molto che non lo vedevo in giro.”
Ai tempi ero un giovin studente di Psicologia e mi domandavo tra l’altro se le persone potessero veramente cambiare. Quell’uomo e la sua storia mi facevano capire che si poteva, certo, ma francamente mi ripugnava usare dei metodi così violenti. Studiando avrei scoperto altre vie per il cambiamento, ma questo è un tema complesso, meglio se ne parlo un’altra volta.
Torniamo a quell’uomo. Dopo che il padrone del bar mi aveva narrato la sua storia io evitai di fissarlo negli occhi ma è vero. Guardava tutti impaurito. Chissà cosa aveva passato. E’ paradossale, io ho sempre odiato i violenti ma quel giorno ricordo fui preso da un moto di pietà, anche se allora non capivo bene. Ero molto giovane, forse ora gli darei una carezza, certo gli direi qualche parola di speranza.