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martedì 30 aprile 2024

ULTIMAMENTE QUESTA E' LA MIA CITAZIONE PREFERITA 

Da quando l'ho sentita, qualche settimana fa, è diventata la stella polare della mia vita. E' una frase di David Bowie durante una intervista tv.

"IL COMPITO DELL'ARTISTA E' ANDARE DOVE NON SI TOCCA"

Per me sono state parole importanti. Illuminanti. Indicano come fare per realizzare un lavoro artistico: non bisogna avere paura di sperimentare, esagerare, andare oltre, provare accostamenti ridicoli, pensieri bizzarri e via nuotando. Certo, non sempre andrà bene, ma quando succederà (e se ci provi ogni giorno succederà) arriverai a qualcosa di nuovo, di artistico, di bello.

Ma prima bisogna rischiare, andare dove non si tocca. Se non c'è coraggio insomma non ci sarà arte. Grazie David.

BUCHI 

Per molto tempo mi sono bucato ogni sera con un farmaco, l'Interferone, che in teoria doveva bloccare la progressione della mia malattia (sclerosi multipla). Ero diventato così abile che riuscivo a farmela anche al buio. Usavo molte precauzioni perché non volevo che mio figlio mi vedesse mentre mi bucavo.

Ognuno di noi ha paura degli aghi. Ricordo il mio primo buco, indossavo la maglietta portafortuna ed era una bella giornata. Sono rimasto così, con la siringa in mano per qualche secondo. Come dice Andrea Pazienza: "ho cercato la paura e non l'ho trovata". Poi mi sono bucato.

La prima volta mi è venuto un febbrone da cavallo, poi si vede che il corpo si è assestato e, dopo un quarto d'ora tranquillo ad occhi chiusi, facevo le mie cose normalmente. Dopo due anni e mezzo ho smesso per evidente inutilità, purtroppo la mia malattia andava avanti lo stesso. Però il ricordo di quel periodo è molto vivido in me.

Ricordo per esempio discussioni infinite con i doganieri quando andavo all'estero, che vedendo la mia scorta di siringhe e fialette chissà cosa pensavano. Sapendolo prima mi dotavo di certificati e lettere varie. Ci mancava solo quello.

In realtà io volevo solo bucarmi in pace e cercare di stare meglio. Già è un mondo difficile, non ce lo complichiamo.



lunedì 29 aprile 2024

COME SAPERE SE SONO DI DESTRA O DI SINISTRA

Io adotto un metodo semplice -forse troppo ma per iniziare va bene-: devi scegliere qual è il più importante tra due valori per te, dato che sono due valori che spesso cozzano.

Se metti al vertice la LIBERTA' con tutto quello che comporta (individualismo, libertà imprenditoriale, insofferenza per le regole, uso della forza, rispetto della gerarchia e delle tradizioni) sei tendenzialmente di destra.

Se invece preferisci la GIUSTIZIA con tutto quello che comporta (equità di diritti e doveri, antitrust, rispetto delle regole, collettivismo, uniformità sociale) sei tendenzialmente di sinistra.

Se invece, come spesso accade, sei una mescolanza tra i due valori, sei una persona tendenzialmente di CENTRO.

A te la scelta.

EDIT: dopo aver letto numerosi interventi (a prescindere, grazie a tutti), mi sento di fare due ulteriori precisazioni.

Prima: occhio, veramente occhio, a non dare qualifiche del tipo "destra = cattivo" mentre "sinistra = buono", anche se la tentazione è forte. I giudizi morali incasinano la questione e va a finire che non se ne esce più.

Secondo: i partiti attuali (quelli italiani non ne parliamo) rispondono male e in maniera parziale alla domanda.

GLI OCCHIALI

Ah non lo so, forse dipende dalle ombre del tramonto, dal rumore del mare, dallo stornir di gabbiani… Il mondo cambia quando sono senza lenti.

In Prima Elementare alzai la manina e dissi: "signora maestra, posso venire nei banchi davanti? Non vedo bene quello che scrive alla lavagna". Ma anche in prima fila strabuzzavo gli occhi. Qualcosa non andava, venni mandato dall'Oculista che sentenziò miopia e mi prescrisse un bel paio di occhiali con la montatura di tartaruga (che non so bene perché andava forte).

Ero anche allora contento: mi rendevo confusamente infatti conto che la tecnologia aiutava la mia voglia di sapere. Per esempio se adesso posso scrivere su Quora è grazie ai miei occhiali. Avanti, topini di biblioteca!

Da quando avevo 6 anni quindi gli occhiali fan parte di me e al contempo sono altro da me. Questa curiosa contraddizione ha generato talvolta curiosi equivoci. Come quando al liceo il Professore di Filosofia, certo sperando in una mia metafisica risposta, mi chiese: "Luca, qual è l'unica cosa che non puoi cercare?" E io, facendo sghignazzare tutti, risposi innocente: "i miei occhiali!"

Di sicuro che senza so' cecato, ho -8 di miopia. E una soluzione c'è ai problemi elencati nella vignetta: cercarmi una ragazza con gli occhiali! "Questi occhiali ti fanno bella"

SENTIRSI UNA NULLITA'

"Oh Luca, mi sento una nullità…"

"In che senso, Anna?"

"Guardami, sono una fallita. Alla mia età non ho realizzato nulla. Tutti i miei progetti sono falliti: volevo diventare una imprenditrice, formarmi una famiglia, viaggiare per il mondo… niente, non ho realizzato niente. Mi sento una fallita. Mi arrangio con dei lavoretti, eppure una volta avevo così tanti sogni. Guardatemi adesso."

"E cosa vedremmo, secondo te?"

"Una brutta, brutta persona. Quante esperienze brutte. Voglio scappare via."

"Tu pensi che dai questa impressione? Anna, lascia che allora a questo punto ti dica una cosa, visto che poi non so se ci rivedremo. Tu non sei una fallita, tu ti senti una fallita. In questo sentirti fallita hai ragione ma sono due cose diverse. Molto diverse. Da quando ti conosco per esempio io ti ho sempre vista in movimento, una che non si arrende."

"Ah sì?"

"Credimi, è entusiasmante vederti sempre provare, tentare, crescere. Chi continua a provarci e non si arrende magari dentro si sentirà un fallito ma il mondo non lo considera certo tale."

(sta zitta per qualche secondo) "Grazie Luca, mi sono un po' commossa."

"Anna non dimenticarlo mai, tu rimani sempre la comandante della tua anima."

venerdì 26 aprile 2024

 PSICOLOGI E PSICHIATRI SONO IN CONFLITTO?

Ah sì, siamo in conflitto? Devo parlarne essendo psicologo con gli amici psichiatri. Seguiamo strade a volte certo diverse ma l'obiettivo mi sembra sia comune, il benessere della persona.

Anche nella vita è così, per andare verso una destinazione: puoi scegliere diverse strade. Quella più breve, quella più facile, più moderna, quella più bella, quella più usata etc e non è proprio detto che coincidano. Scegli bene sulla cartina prima di partire, informati un attimo.

Dai che si parte!

"QUORA E' PEGGIORATA TANTO"

Quora nel suo piccolo è lo specchio del mondo in cui viviamo: un luogo (virtuale) in cui si trovano tanti posticini, che possono essere belli, brutti, volgari, interessanti, banali, profondi e via sciorinando. Frequento da abbastanza tempo questa piattaforma per affermare che su Quora c'è di tutto, dalle domande idiote con risposte al mismo livello a quelle idiotissime. Poi ci sono quelle interessanti, frugando si trovano sempre.

Chi si lamenta che "Quora è peggiorata", che è tormentato da domande insulse e che spesso ha la sensazione di lanciare margaritas ad puercos da un lato ha ragione ma dall'altro a mio parere non ha capito che, essendo un social, Quora NON è un posto esclusivo. E come il mondo, ci sono persone degne e altre meno.

Grazie a Quora ho conosciuto persone molto ma molto valide sparse per l'Italia e per il mondo (sì, anche te che leggi, ti voglio bene), da cui ho imparato molto, che è sempre un piacere leggere.

Naturalmente è fastidioso trovare nella propria casella domande sceme, proto-adolescenziali o provocatorie da haters e troll, disturba un sereno flusso di pensieri, ma basta ignorarle. Come scriveva l'Alighiero, "non ti curar di loro ma guarda e passa". Esisteranno sempre e quando insistono vorrei tanto fare come Totò.

Totò - Questa è la vita - Anatema a te.avi

Ma meglio non farlo, contieniti Luca. Mi sento infatti di dare un consiglio: si è ormai capito che la Moderazione di Quora è regolata da algoritmi artificiale e non da esseri umani, per cui meglio non rispondere e non prestare attenzione a certe domande (che domanda volgare!… ci stiamo trasformando nella posta del Quore… certo che questo social è proprio peggiorato… e io ti segnalo e ti blocco… cos'è questa roba?), nemmeno se ti chiamano in causa. Perché qualunque risposta viene considerata dall'algoritmo "interesse" e di conseguenza vi subisserà di contenuti analoghi. E la gastrite aumenta.

Meglio lasciarli nel loro brodo stupidino. Neanche gli Dei.

giovedì 25 aprile 2024

XILOGRAFIA 

Questa incantevole opera d'arte del 1903, con una bambina che sotto la pioggia abbraccia affettuosa il suo gatto, si intitola "ONOREVOLE SIGNOR GATTO"

L'autrice è HELEN HYDE, una artista americana che ha vissuto in Giappone dal 1899 al 1914: era affascinata dall'arte giapponese, ha prodotto molto e certo in quegli anni ci voleva coraggio in una donna per spostarsi così tanto. Ogni tanto ci si imbatte in queste figure di donna solo in apparenza esili ed Helen Hyde è praticamente sconosciuta da noi, non esiste neanche la pagina Wikipedia a riguardo.

E non oso neanche pensare a cosa voleva dire per una straniera ambientarsi allora in Giappone. Se il paese del Sol Levante è ancora ostico per noi adesso (chiedere a Francesco Baldessari per conferme), figuriamoci 120 anni fa. Solo un carattere d'acciaio poteva riuscirci.

Ma quello che mi ha veramente aperto un mondo è stato considerare che quest'opera della Hyde non è un dipinto bensì una… xilografia! Che usa cioè il legno come elemento di base.

Il legno? Incidere una figura in un blocco di legno è considerata un tipo di arte a torto o a ragione "minore", oggi poi decisamente superata con tutti i programmi Paint, Photoshop, Adobe, stampanti, fotocopiatrici e compagnia pittorica che abbiamo. Perché fare la fatica di intagliare?

Ma la Xilografia Giapponese era (ed è) la migliore del mondo e Helen Hyde ne rimase talmente colpita durante una mostra a Parigi che decise di trasferirsi a Tokio insieme alla sua amica Josephine Hyde, dove rimase dai suoi 31 anni sino ai 46, gli anni più produttivi della sua vita. Morì a soli 51 anni a San Francisco (forse) dopo aver girato tutto il mondo.

L'American Magazine of Art nel 1919 (105 anni fa…) la ricordava così: "C'è un fascino nella sua interpretazione dei bambini (ed è vero!, "Onorevole Signor Gatto" lo dimostra), siano essi giapponesi, cinesi, messicani o americani, che dà segno della sua simpatia per l'infanzia; con lei è scomparso dal mondo l'allegria e il coraggio che, come un fiore dolce, aggiunge bellezza alla vita."

Bello essere ricordati così. Ma…. aspetta un momento: cos'ha la Xilografia giapponese di così speciale da dover occupare tanti anni per essere imparata?

Anche per me, che non me ne intendo, la xilografia appare subito come un processo intricato, soprattutto quando si voleva creare un'opera a colori. Bisognava ritagliare diverse lamelle di legni dai colori diversi in uno sforzo collaborativo che coinvolgeva più artigiani, per poi incollarli sopra il disegno sulla carta. Un lavoro certosino, simile al mosaico, dove gli artisti camminano sulle rive dei fiumi per raccogliere le pietre migliori. La Hyde invece vagava per i boschi del Giappone per scegliere i legni più belli e creare opere così:

Incredibile che siano tutti fatti di legno. Grazie Helen.

OCCHIO MALOCCHIO

"Lucariè che succede?"

"Ma niente, Alfonso, ho la malinconia. Come dite voi a Napoli, l'appocundria…"

"Ma veramente dici? Che è chella faccia da grugnuso?"

"Ho la sensazione che il destino mi perseguiti. Sto vivendo una roba che… senti, cosa fate voi a Napoli per scongiurare la sfortuna?"

"Intendi la jella? Facimmo 'e corna, Lucariè!"

"Così? Ma non basta mi sa…"

"No no Lucariè, in certi casi serve 'na magia più potente, le CORNA TIERRA E CIELO!"

"Cioè?"

"E' lo scongiuro migliore assai. Protegge dai pericoli dall'alto e dal basso. Si fanno le doppie corna, con la destra verso il cielo e con la sinistra verso terra."

"E serve, Alfonso?"

"E' 'nu babbà! Sei protetto dappertutto dalle energie negative! Intanto che le fai ripeti la magica formula Occhio malocchio prezzemolo e finocchio, aglio frattaglia frittura 'ca nun quaglia, fora il malocchio dentro Maria, fora il malocchio da casa mia!"

"Dici? Proverò."

"Funziona, Lucariè!"

(nella foto, l'ex Presidente Giovanni Leone che da buon napoletano davanti al rischio di un attacco nucleare esegue il gesto scaramantico delle corna tierra e cielo. L'esempio vien dall'alto!)



mercoledì 24 aprile 2024

COSA MI RISERVA IL FUTURO

Luca era lì bello tranquillo a fare profonde considerazioni sulla roteazione oraria o antioraria dell'Universo quando suona il campanello. Drin! Drin!

"Oddio, proprio adesso che stavo rasentando lo zero Kelvin assoluto. Chi è?"

"Signor Luca, sono il portiere, c'è un pacchetto per lei!"

"In questo mondo pieno di problemi qualcuno mi pensa e mi ha inviato un regalo! Apra, custode della mia casa, apra!"

"Eeeecco… c'è un bigliettino. "A Luca per il suo imminente compleanno"…ma ma ma è solo una tazza con un disegnino."

"Facci vedere, me la dii…. (Luca si rigira la tazza tra le mani)… Non ci posso credere. Che bella, che magnifica idea. Adesso quando la mattina berrò il mio caffè mi sembrerà di sognare come da ragazzo, avrò la stessa energia."

"Ma cos'è? E' importante per lei?"

"Guardi qui sulla tazza, vi è stampata l'immagine di un disco doppio dei Genesis, The lamb lies down on Broadway. Un cult. Altro che gattini e cuoricini e cagnolini, è proprio lei quella che voglio!"

"Ma perché, è famosa?"

"Solo per noi ragazzini sognatori degli anni '70. Racconta di un giovane che cade all'interno della Terra e viaggiando incontra tanti personaggi, uno più fantastico dell'altro."

"Come Dante nella Divina Commedia."

"Quella è ambientata nel medioevo, questa nei tempi moderni e i personaggi sono tutti diversi, ma la poesia rimane sempre altissima. Ma chi è che me la manda? (Luca guarda il bigliettino) Ah, è il Luca del futuro, grazie, lui sapeva di cosa avevo bisogno. Di un agnello sdraiato su un tappeto."

"The carpet crawlers heed their callers

We've gotta to get in to get out

We've gotta to get in to get out…"

Genesis - Carpet Crawlers (Official Audio)