Visualizzazioni totali

venerdì 22 gennaio 2021

 LA FESTA DEL PARADISO

“Luca, se stasera tu potessi andare nel passato anche lontanissimo solo per un giorno e partecipare ad un evento storico, dove andresti?”
“Ah, beh tu mi stuzzichi. Ci sono tante serate storiche che vorrei rivivere…. Ma ce n’è una che mi è sempre stata nel cuore fin da ragazzino, vorrei essere invitato alla Festa del Paradiso. ”
“Quale festa? Intendevo in questo mondo.”
“Ma proprio in questo mondo si è tenuta e io mi accontenterei anche di un posto in ultima fila. Anche se sarebbe meglio in prima, accanto a Ludovico il Moro e sua moglie.”
“Ludovico il Moro? Ma allora è una festa che si è tenuta a Milano.”
“Sì, il 13 gennaio del 1490 al castello sforzesco. Ci fu una grande festa per onorare il ritorno alla normalità e il matrimonio della figlia di Ludovico. Sai, l’anno prima era infuriata la peste ed era stato un anno difficile.”
“Mi ricorda qualcosa che stiamo vivendo oggi. Beh immagino balli e divertimenti. Però sospetto che in questa Festa del Paradiso ci fosse qualcosa di speciale se ci vuoi andare.”
“Oh sì, c’è stato qualcosa di unico e irripetibile. Anzi qualcuno.”
“Dai, non tenermi sulle spine, chi era?”
Leonardo Da Vinci.”
“Leonardo?”
“Sì, fu lui che la organizzò e fu il gran cerimoniere della festa, che doveva strabiliare e stupire. E sai la cosa più singolare? Che Leonardo non ci lasciò nulla di scritto su questa festa, per lui era una sciocchezza, un gioco. Ah, vedere dal vivo un genio come lui che si diverte e vuole stupire, che emozione deve essere stata.”
“Vedere il Maestro sciupare la sua forza con queste futilità intendi. Non è rimasto proprio nulla?”
“Qualcosa era rimasto nella sala verde del Castello dove si è tenuta la festa. I soffitti erano decorati proprio da Leonardo in persona con fiori e foglie. Il colpo d’occhio doveva essere meraviglioso.”
“E si possono vedere?”
“Ahimè no, erano talmente deteriorati, ammuffiti e malridotti, in fondo dovevano servire solo per una sera, che si decise di coprirli.”
“Nooo, che peccato.”
“Ormai le decorazioni erano tutte sbiadite. Penso che l’Italia sia l’unico paese al mondo che si può permettere di coprire di bianco un’opera di Leonardo da Vinci.
“Veramente. Ma almeno si sa come è andata la festa?”
“Non tanto, ecco perché vorrei andarci e riviverla. Un ambasciatore ne diede un resoconto incompleto, sembra che Leonardo abbia costruito una sorta di “macchina del Paradiso” piena di luci che rappresentava l‘universo con al centro i due sposi, con un fondale completamente dorato.”
“Chissà che bellezza.”
“Leonardo ce l’ha insegnato: quando finirà quest’incubo dovuto al Covid anche noi organizzeremo una grande festa danzante, con balli, musica e uva, sarà aperta a tutti! Sarà la nostra Festa del Paradiso!



Nessun commento:

Posta un commento