A MEZZANOTTE VAAA…
“Ciao Luca, guarda
cosa ti abbiamo portato per la tua casetta!”
“Oh ciao
mamma, vedere vedere…ma che roba è che hai in mano? Sembra un vaso con dell’erba…”
“L’abbiamo
visto al Super e subito comperato per la tua gattina Bea. E’ un vaso di erba
gatta! Vedrai come le piacerà.”
“Erba gatta?
Esiste veramente? Pensavo fosse uno scherzo.”
“Esiste! I
gatti l’adorano questa erbetta, la mangiano e si depurano dentro.”
“Ma tu
guarda, appena l’hai posata per terra Bea è subito andata a rosicchiarla. Le
piace.”
“E le fa
tanto bene. Poi vedrai, tra un po’ farà un vomitino e si depura di tutto il
cattivo che ha dentro, soprattutto i peli.”
“Scusa, cos’è
che fa?”
“Una pallina
che rigurgita fuori. Poi la raccogli e la butti.”
“La fa nella
lettiera, vero?”
“Non so. Ma
scusa, che problema c’è? Le vuoi bene o no? Mica ti farà schifo. Io non avevo
schifo quando ti cambiavo il pannolino.”
“Ah. Sì sì no
no… vedremo…sì sì le voglio bene…”
Lo sapevo.
Me lo sentivo che succedeva dopo che ero andato a letto. Nel silensio de la
noche odo la gattina che inizia a fare versi strani e poi ha un conato di
vomito. Gl… glu… bll.. bleeahh!!! Sdraiato a letto non sono riuscito nemmeno a
capire dove si trovava, se in bagno o in sala. Speriamo che non abbia vomitato
sul divano.
E così, armato
di sgrassatore e scottex, accendo la luce e mi aggiro di notte per la casa a
cercare dove il gatto ha vomitato. Sto bene attento a dove metto i piedi, ci
manca solo quello.
E’ proprio
vero, se hai un animale sei costretto a muoverti e non è detto sia un male, pigro
(…) come sono. Ma dove diav… Ah, eccolo lì il vomito, in mezzo alla sala. Beh
meno male, è sulle piastrelle.
Con cura
raccolgo tutto e disinfetto con lo sgrassatore. Alla fine è tutto a posto e
ritorno a letto. Anche questa è fatta. Bea, che intanto guardava, viene a letto
con me e si accuccia tranquilla al mio fianco. Spengo la luce e la accarezzo. Ah
Bea Bea, amore mio, cosa non si fa per te…
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