BUON NATALE, BEA!
“Lap lap lap…lap
lap lap…”
“Eh, chi è che
mi sveglia leccandomi la faccia?”
“Slurp! Lap lap
lap…”
“Ah ma sei tu,
Bea. Bella micina, ogni tanto ti coglie la coccolite e al buio ti metti a
leccarmi senza sosta la guancia a letto. Ma sì ma sì, continua…”
“Lap lap lap…lap
lap lap…”
“Che lingua
ruvidina che hai. Scusa se adesso ti offro la barba ma altrimenti la pelle me
la consumi. Tu però continua, eh? Che amore che sei…”
“Lap lap
lap…slurp! Slurp! Lap lap lap…”
“La mia gattina
bella che non si ferma e mi lecca la barba. Ma dimmi perché lo fai? Ti piace il
sapore del mio shampoo? Vuoi segnare la tua proprietà? Hai fame? E’ il tuo modo
di dimostrarmi affetto? Spiegami, è dieci minuti che vai avanti.”
“Lap lap…lasciami fare…lap lap…morsetto
amoroso…lap lap…”
“D’accordo, non dirmi niente, non
servono parole in questi momenti. Ti voglio bene anch’io, Bea, tesoro del Luca.
La più bella micina del mondo. Lo sai che giorno sta arrivando?”
“Lap lap…ma perché non stai zitto?...lap
lap…”
“Il Natale! Buon Natale, Bea.”
A queste parole come per magia Bea
interrompe la leccatina. Ha deciso che per il momento basta.
Ma non è finita, si accomoda e appoggia
la testolina pelosa sulla mia spalla, chiude gli occhi e inizia a far le fusa.
Che vibrazioni buone percepisco.
La accarezzo e intanto penso che avrei
cento cose da fare ma per il momento preferisco solo respirare e restare così,
fermo sul letto con la gatta addosso. Questa micina mi sta insegnando la
pazienza, basta con la frenesia.
Forse è questo il tuo regalo di Natale,
Bea, quanto mi sei cara.
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