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domenica 29 settembre 2024

LA GUERRA INTERMINABILE

Oggi 29.9.2024 intendo dire una cosa POLITICAMENTE SCORRETTA che sarebbe ipocrita tacere da parte mia anche se forse causerà polemiche. Ma è qualcosa che da quel che ho capito borbottano in tanti. Stare zitti sarebbe disonesto e ne parlo qui dove un minimo di discussione è ammessa.

Inizio con la solita osservazione: ho più di 60 anni e in vita mia ho visto iniziare nel mondo molte guerre. Vietnam, Guerra fredda, Rwanda, Falkland, Iraq, Balcani… sono tutte iniziate e tutte finite. Finirà anche quella in Ucraina, non si sa come o quando ma finirà.

Solo una guerra è perenne e non finisce mai, quella in Medio Oriente che vede contrapposti ebrei da una parte e Islam dall'altra. E' da 80 anni che va avanti. Sin da quando ero piccino sento parlare di attentati a Gerusalemme, carri armati, terrorismo islamico, attentati, rivendicazioni varie e via guerreggiando. Una pace da quelle parti non è possibile, solo passeggere tregue ogni tanto.

Ma perché, mi chiedo? Scontri per la stessa terra? Voglia di primeggiare? Sogni di grandeur? Guerre di religioni? Attriti tra civiltà? Tutti questi elementi si ritrovano anche in altri conflitti ma qui c'è qualcosa in più, di diverso che rende lo stato di guerra "normale".

E secondo me è questo: GLI EBREIAgli ebrei non so perché PIACE FARE LA GUERRA e per favore non dite che non è vero. Un ebreo che voglia la pace mi suona ipocrita. La prossima volta che incontro un ebreo dispiaciuto dello stato di guerra non gli credo, è gente che non perdona (ebrei, giudei, israeliani, semiti, sionisti, chiamateli come volete).

Hanno certo serissime e storiche ragioni per essere permalosi, vendicativi e intolleranti ma questo è. I mussulmani ci hanno messo intendiamoci del loro (anche all'Islam piace la guerra) ma il governo israeliano, è ora di dirlo chiaro e forte, sta esagerando nelle sue reazioni.

Sento parlare che una parte importante della società israeliana si sta ribellando a questo modo di vivere, che esaspera ogni conflitto, e faccio il tifo per loro ma tanto è inutile. Per tanti motivi non banali è gente nata con il mitra in mano. Allo stato attuale con gli ebrei è impossibile raggiungere la pace, per loro la questione non è mai chiusa.

"Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant" (Tacito)

-dove fanno il deserto lo chiamano pace-

COME FUNZIONA LA CONVALIDA DEGLI ESAMI GIA' FATTI SE SI CAMBIA UNIVERSITA'

Dipende dall'ateneo e dalla facoltà. Alcune tengono validi gli esami già fatti, altre no. Ti devi informare in segreteria da loro. Auguri.

Per esempio quando negli anni '80 ho cambiato facoltà io, da Filosofia Milano a Psicologia Padova non mi hanno tenuto buono NESSUN esame (lo facevano apposta per scoraggiare l'iscrizione ad una facoltà strapiena). Ma la voglia di cambiare era troppo forte, mi sono buttato e mi iscrissi lo stesso.

sabato 28 settembre 2024

UNA CHIESA INSOLITA

Il primo Papa della storia, il diretto erede di Gesù a capo della comunità religiosa, come tutti sappiamo fu Pietro, che venne designato da Gesù Cristo stesso ("tu sei Pietro e su questa pietra erigerò la mia chiesa")

Pochi però saprebbero nominare il secondo Papa. Quando nel 67 D.C. i Romani crocefissero Pietro a testa in giù, venne scelto come suo successore (non sappiamo bene come, dato che il conclave fu istituito solo nel 1200) un certo Lino, che verrà decapitato 12 anni dopo. Non era facile ai tempi seguire la nuova religione.

Papa Lino - Wikipedia

Lino era nato a Volterra, bellissima cittadina della Toscana. Se non l'avete ancora fatto visitatela, non ve ne pentirete. In qualunque altra parte del mondo sarebbe turisticamente il top, purtroppo in Toscana essendo stretta tra Pisa, Siena e Firenze è relegata in secondo piano, ma merita. Noi italiani siamo così pieni di bellezze che ci concediamo il lusso di tralasciarle.

(l'antica Piazza dei Priori, notare il muro a linee blu e bianche in basso a destra, molto bello)

(le vie)

(a Volterra ho cenato in un ristorantino eccellente, il miglior arrosto che abbia mangiato in vita mia)

Torniamo a San Lino, l'illustre antenato di Volterra. Naturalmente gli hanno dedicato una delle chiese più importanti ma entrandoci ho avuto quasi uno sfasamento spaziotemporale. Ma… in questa chiesa… IL SOFFITTO E' BASSO! Lunga e stretta e bassa.

Abituato alle basiliche con i loro soffitti immensi che a volte non vedi nemmeno tanto son lontani (come nel Duomo di Milano o in certe cattedrali del nord Europa), ricordo che entrando in San Lino ebbi una sensazione di "schiacciamento" molto insolita. Certo, la volta è riccamente decorata ma di impatto non sembra una delle solite chiese.

E non lo è. Sei pronto per un sentimento nuovo?

(Claudia Cardinale nell'incestuoso film "Vaghe stelle dell'orsa" del 1965 di Luchino Visconti, ambientato proprio a Volterra)

https://www.youtube.com/watch?v=aiAg0NHYNwY

giovedì 26 settembre 2024

REAGIRE AL SUCCESSO DEGLI ALTRI

Sono facce della stessa medaglia, sentimenti simili ma non uguali. Noto da psicologo che c'è in giro molta confusione, bisogna distinguere. Il punto di partenza è il SUCCESSO ALTRUI, COME REAGIAMO a vedere che altri ce l'hanno fatta?

Si è visto che possiamo reagire in vari modi, provando varie emozioni. Una molto comune è l'INVIDIA, il provare sentimenti negativi per il successo altrui. Con tutte le varianti e sfumature possibili, dal rancore alla paura alla cattiveria alla maldicenza etc.

E poi c'è l'AMBIZIONE. Il successo altrui ci fa da sprone a compiere noi qualcosa di analogo, anzi più bello. Nel vedere che un altro ce l'ha fatta abbiamo capito solo che l'impresa è possibile, che ora tocca a noi. Ce ne sono certo altre di reazioni (indifferenza, benevolenza, curiosità, rassegnazione, emulazione etc) ma queste due sono tra le più comuni

Evito di portare esempi per non banalizzare il discorso, ma volevo sottolineare un aspetto che si tende a sottovalutare: l'AMBIZIONE E' IMPORTANTE ANZI E' FONDAMENTALE. In certe culture come quella americana poi è un valore assoluto. Spesso la grinta per emergere è ciò che fa la differenza nell'animo. Pensate di trovarvi davanti due persone, una è ambiziosa e l'altra no.

Questione delicatissima ma fondamentale poi nell'educazione: come stimolare nei bambini l'ambizione (che ha stretti rapporti con la idea di felicità) senza scadere in un sentimento negativo? Ogni genitore ho notato che a questo proposito educa i figli a modo suo. Un bambino senza ambizione e fiducia in se stesso nel raggiungere la felicità rischia di diventare un adulto amorfo e rassegnato, che non gareggia neanche, è quello che vogliamo per i nostri figli/figlie?

Discorso pieno di insidie, me ne rendo conto. Sapere come reagisci tu, lettore, quando noti che un altro/a ha più successo di te, potrebbe aiutare. Che guadagna di più, ha più fortuna con le donne, vive in una casa più bella etc. Cosa provi come reagisci?

L'UOMO E' UN ANIMALE TERRITORIALE

L'uomo è molto territoriale, ma la donna lo è ancora di più. Non so se vi è mai capitata la seguente esperienza. A me successe tatatanti anni fa e ne rimasi molto impressionato.

Entrai con la mia futura moglie nella casa dove saremmo andati a vivere da sposini. A me era sembrato di entrare nel Paese dei Balocchi, una esperienza magica, finalmente da adulti. Ero incantato dalle possibilità. Mettiamo il divano qui, il tavolo là… etc. Un mondo di gioie si apriva.

Notavo che però la mia futura metà era nervosa. "Che c'è cara?"

"Ho visto una formica. Lì vicino all'angolino."

"Come hai fatto a vederla? Beh, sarà una esploratrice solitaria."

"E se invece ci fosse un nido qui vicino? No no qua bisogna ripulire tutto."

"Ma… ma come?"

"Mi sono premunita. Ho portato mocio e secchio, sono in macchina. Vado a prenderli."

E così passammo le due ore seguenti a dare una bella pulita a fondo a tutto l'appartamento. Io mi immaginavo di passare un pomeriggio a creare come l'Architetto dei Sogni, invece lavoravo come Mastro Lindo.

Pulisci schiavo!

Zì, buana.

E lì mi resi conto che le done sono tanto gentili e carine fuori casa ma DENTRO casa la musica per l'omo cambia. Eccome se cambia. Ed è meglio che ti abitui alla svelta. Per inciso, è una cosa che ho notato in tante donne, di ogni tipo ed estrazione sociale

QUESTO E' IL MIO TERRITORIO, MY HOME, MY RULES.

UNA FOTO RARISSIMA

Una rarissima foto dei Pink Floyd negli anni '70, presa a bordo piscina durante uno dei loro tour mondiali. Gilmour è sempre un bell'uomo, indimenticabile il suo assolo in Give me only a minute.



martedì 24 settembre 2024

TRUMP E L'UCRAINA

Scusate ma qui bisogna intendersi. Trump, in corsa per le presidenziali USA, ha più volte ribadito nel settembre 2024 che con lui al potere "la guerra in Ucraina finirà in due settimane" e tutti quelli che vogliono la pace ad applaudire.

La frase completa però è un'altra: "con me al potere la guerra in Ucraina finirà PER GLI USA in due settimane". Succederà così, che gli USA ritireranno alla svelta esercito, appoggi, armi, consiglieri, soldi, tutto il possibile, lasciando in braghe di tela ucraini e alleati. E dopo? "Cavoli loro, li abbiamo aiutati abbastanza".

Hanno già fatto così nel 1975 in Vietnam e nel 2021 in Afghanistan. Ad un certo punto se ne vanno. La storia non ha insegnato niente? Isolazionista poi com'è, Trump non vede l'ora. Non siamo ipocriti. E sospetto che c'è qualcun altro che vede con favore un eventuale ritiro USA.

Ma la guerra in Ucraina senza il sostegno USA allora finirà? Niente affatto. Non penso proprio, gli ucraini hanno dimostrato in questi anni che sono capetoste e orgogliosi, la guerra andrà avanti, Trump venisse eletto o meno. Altri ragazzi morti, altro sangue, altro dolore.

E Luca pensa: "Idioti. Iniziare una guerra e non finirla. Folli prima, durante e dopo."

domenica 22 settembre 2024

FJODOR

 (tradotto dal francese)

"Buongiorno, lei si chiama Luca vero?"

"Al suo servizio, E se non mi sbaglio lei è Fjodor Dostoyevsky, il famoso scrittore russo. Che onore incontrarla."

"Grazie ma non sono ancora famoso. Magari un giorno con le mie opere lo diventerò, per adesso sono oppresso dai debiti. Lei cosa ci fai qui a Milano nel 1868?"

"Avendo saputo che lei Dostoyevsky ha abitato qui a Milano nei due mesi di ottobre novembre 1868, allora ho preso la mia macchina del tempo e sono venuto a trovarla. Non potevo perdermi questa occasione e passeggiare parlando con lei in francese di arte, bellezza e natura umana in Piazza Duomo."

"Ha fatto un lungo viaggio, Luca, per venire a trovarmi. E meno male che entrambi sappiamo il francese e possiamo comunicare. Il mio italiano è quasi nullo."

"Come il mio russo del resto. Ma ne è valsa la pena fare questo viaggio. Lei Fjodor (posso chiamarla Fjodor, vero?) è uno dei miei idoli. Come le sembra Milano?"

"Non molto bella, ma sono io ad essere malinconico. Io e mia moglie Anna pochi mesi fa abbiamo perso a tre mesi la nostra amata prima figlia a cui volevamo un bene dell'anima. Per fuggire dal dolore le ho proposto un viaggio in Italia, sperando addolcisse il cuore. Questa città però, caro amico italiano, è troppo ostile e nebbiosa, con cupi segreti nascosti. Anche se nel sottosuolo tutto è possibile. Probabile che con l'anno nuovo ci sposteremo a Firenze."

"Mi spiace per il suo dolore. Sta scrivendo qualcosa?"

"Ho in mente un romanzo dal titolo Lo scemo o Nastasia Filippovna, la protagonista, o il Cristo Morto, un dipinto che mi aveva fortemente impressionato."

"Di che parla?"

"Da tempo mi tormentava un’idea, ma avevo paura di farne un romanzo, perché è un’idea troppo difficile e non ci sono preparato, anche se è estremamente seducente e la amo. Quest’idea è raffigurare un uomo assolutamente buono. Niente, secondo me, può essere più difficile di questo, al giorno d’oggi soprattutto."

"Sono sicuro che ci riuscirà e sarà una delle sue opere più belle. Ma ha ragione, è un soggetto non facile, Potrebbe essere doloroso"

"L'ho messo in conto. A volte l’essere umano è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza. Attraversare l'inferno è ciò che lo renderà vero."

"Ma cos'è l'inferno?"

“La sofferenza di non poter più amare”.

(la prima edizione russa de L'Idiota)

SOUVENIRS

A casa mia ho una vetrinetta strapiena che chiamo il "Museo degli Orrori". Vi ho messo dentro tutti i souvenirs, le cianfrusaglie e le ca**ate accumulate nella vita. Robe da vergognarsi.

Ma non di tutte mi vergogno. Anzi. Perché uno quando va in vacanza compera i souvenirs del luogo? Per AVERE UN RICORDO, un ricordo indelebile di un tempo piacevole in questa vitamara. Per esempio davanti a me su un altoparlante spicca una piccola Tour Eiffel d'oro. La guardo e sorrido, ripensando ai giorni nella Ville Lumiére, quando come gli Aristogatti camminavo sui tetti.

Ritorniamo ai Souvenirs: dato che in questa vita di momenti e visite piacevoli mi sono reso conto che ne ho avuti parecchi, ho notato che l'onda dei ricordi rischiava materialmente di sommergermi. Per cui ho preso una decisione irrevocabile, da ora in avanti mi limiterò a dei magneti da attaccare al frigo. Resisti Luca, finirebbe nel Museo degli Orrori.

Solo che ormai il frigo è pieno e sto "invadendo" il microonde. "Perché non ti compri una lavagna magnetica?" Già fatto, si è riempita subito. E adesso? Che farò quando il microonde è pieno?

Il guaio è che ai miei ricordi non voglio rinunciare. E anche voi, se andate da qualche parte e poi venite a trovarmi, portatemi un magnete. Sposta qui, sistema là, un posticino lo troviamo. Che belli i ricordi, legami affettivi.

(nella foto, un orgoglioso Monsieur Tartarò mostra orgoglioso la sua Tourette Eiffel. Invidia, crepa!)

giovedì 19 settembre 2024

"STASERA NON TE LA DO!"

Spesso le donne fin dai tempi antichi usavano il sesso nella coppia come arma.

Ricordo che già il greco Aristofane 2500 anni fa aveva scritto una commedia a riguardo: Lisistrata, In quest'opera teatrale la spartana Lisistrata esortava le concittadine delle rivali Sparta e Atene ad uno sciopero del sesso finché i bellicosi mariti non raggiungessero la pace.,

Alla fine della commedia, in un tripudio di doppi sensi (esistevano già allora e facevano sganasciare il pubblico) la pace viene raggiunta e tutti soddisfano lietamente i loro sensi. Finalmente! Applausi.

Lisistrata - Wikipedia

"Lisistrata" è stata spesso vista come uno dei primi testi di emancipazione femminile e lungo i secoli ha avuto parecchio successo, anche per il suo messaggio "pacifista". Ed è indubbio che in una società veramente maschilista e patriarcale una donna non avesse molti mezzi per far sentire le sue ragioni e lottare per la condizione femminile.

Oggi come oggi però lo sciopero sessuale (stasera te la scordi!) ha a mio modesto parere poco senso, è anzi molto controproducente in una coppia. Qualche volta ci può stare ma se protratto a lungo si nota con evidenza che provoca lo sfaldamento della coppia. Molte separazioni e divorzi nascondono origini simili, i cosiddetti "matrimoni bianchi". I tempi son cambiati (e meno male).

mercoledì 18 settembre 2024

TOTO'

Oggi 18.9.24 voglio ricordare il calciatore Totò Schillaci, che si è spento a 59 anni a Palermo per un cancro al colon (diamoci una controllatina anche noi ogni tanto).

Cosa aveva di speciale? Noi boomer ce lo ricordiamo benissimo nella nazionale azzurra di Italia 90. Grazie Totò, eri partito in sordina ma poi hai trascinato con i tuoi gol l'Italia fino in semifinale, dove ci siamo arresi solo all'Argentina di Maradona. Veramente grazie, ci hai reso orgogliosi.

A me piaceva poi perché era italianissimo. Non solo perché veniva dal tribolato quartiere Zen di Palermo da cui era riuscito ad emergere (questo vale doppio), ma perché tutto in lui tradiva chiare le sue origini mediterranee: le fattezze, la gestualità, l'esultanza.

E anche la furbizia. Indimenticabile quando dopo un fallo, all'arbitro che lo riprendeva mentre era rotolato per terra, rispose rispettando la decisione ma sgranando gli occhi e allargando le braccia. Come fanno gli italiani presi in castagna. Tutto in lui diceva "Chi? Io?"

Ti ricordo.

L'INVASIONE DEI TOPINI

"Luca, sono disperata!"

"Cosa c'è cara?"

"C'è stata una invasione di topini in casa mia! Piccoli e bianchi, i classici topini di campagna. Ora poi che sta arrivando l'autunno cercano riparo e ne sono entrati almeno tre in casa mia. Ma sono di più, ci giurerei."

"Sfido, carissima. Tu vivi in campagna, hai pure un bel giardino. Ovvio che arrivino i topini Topo Gigio."

"Ma la mattina in cucina mi trovo tutte le cacchine. E' un continuo, me ne devo liberare:"

"Prenditi un gatto."

"Sono allergica. E poi ho già un cane, solo che quel bastardino non fa niente, li punta e basta."

"Metti delle trappole, quelle che fanno zac! E il topino resta con la testa incastrata."

"Ma che orrore. Ho trovato su internet delle trappole troppo belline. Sono dei tubicini trasparenti con il formaggio dentro. Il topino lo vede, entra, non può più uscire, gli faccio la foto e poi lo libero in giardino. Solo che…"

"Che cosa?"

"Un topino ha imparato ad aprirlo senza conseguenze, prende il formaggino e poi va via. Non so come faccia."

"E intanto che scappa via dice Tiè!"

"Allora ho deciso, a mali estremi, estremi rimedi. Ho chiamato quelli della Disinfestazione, sono arrivati vestiti come quelli di Ghosbusters, han spruzzato tutto solo che dopo dieci giorni i topini son tornati!"

"Topini impuniti. Eh mia cara, sono le gioie del vivere in campagna, mi sa che ti devi rassegnà. L'eterna lotta dell'uomo, anzi della donna. Ah, la natura…"

martedì 17 settembre 2024

CREDERE NELL 'INFERNO

Dante Alighieri, il sommo vate italiano, nel 34° e ultimo canto dell'Inferno era arrivato proprio in fondo al posto peggiore di tutto l'Universo. Doveva passare da lì e attraversarlo per compiere il suo viaggio, andare in Purgatorio e poi in Paradiso.

Dante era un uomo ispirato ma anche intellettualmente onesto e non nasconde ciò che vide, anche se al pensiero diventa ancora "gelato e fioco" e si rende conto che "ogni parlar sarebbe poco". E' accompagnato dalla sua guida Virgilio che gli fa notare che mentre in tutto l'Inferno comanda il fuoco e le anime dannate arrostiscono, qui nel punto più profondo invece domina il ghiaccio.

Un freddo terribile infatti si impossessa di Dante che quasi non capisce più niente, "io non morii e non rimasi vivo", ma vede Lucifero, "l'imperator del doloroso regno". E' un gigante mostruoso mezzo affondato nel ghiaccio, le sue ali sbattendo gelano l'aria.

Nella sua bocca avrebbe maciullato per l'eternità tre traditori, Giuda Bruto e Cassio. Il peccato peggiore per Dante è il tradimento dei benefattori.

Ora è tempo di andare, come dice Virgilio di "dipartir da tanto male". E qui i due fanno una cosa strana, si attaccano ai peli del corpo di Belzebù e scendono fino ai suoi piedi. Il mondo adesso cambia, è tutto rovesciato, Lucifero era conficcato nel centro della terra e Dante ha dovuto capovolgersi.

Prima di uscire tramite un sentierino, c'è tempo per un'ultima considerazione: il male dunque è ben piantato nel centro della terra, fa parte della nostra vita. Il dispiacere, la sofferenza, la disperazione, l'eterno dolore non sono cose eteree, impalpabili, ma reali. Le viviamo giorno dopo giorno qui nel mondo. L'Inferno è già qui sulla terra e lo viviamo ogni giorno. Non c'è bisogno di "credere" nell'Inferno, Luca, lo stai già vivendo con gli altri. Questo perlomeno è quello che diceva Dante e io ho pensato spesso alla sua visione.

E se esiste l'Inferno, esisterà anche il Purgatorio e infine il Paradiso. Ci arriveremo.

"E quindi uscimmo a riveder le stelle"