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martedì 10 settembre 2024

UN EROE SCONOSCIUTO

Ieri sono venuto a conoscenza di una storia incredibile su un grande scienziato russo, un botanico genetista di nome Nikolaj Vavilov (1887 – 1943). Ho gridato e imprecato leggendo la sua storia.

E’ praticamente sconosciuto, ma per i suoi studi avrebbe meritato il Nobel. Quella che oggi si chiama “biodiversità”, la varietà delle forme di vita, l’ha praticamente inventata lui. Fu per esempio il primo a rispondere alla importante domanda “dove è nato il frumento?”, da cui estraiamo la farina per il pane. Domanda cruciale perché nei “parenti” selvatici si ritrovano geni che magari erano spariti dopo e che sarebbero invece utilissimi, come la resistenza alla siccità o a certe malattie.

Ebbene, lui rispose così, ideando il concetto di “Sito Generativo” (o Centri di Vavilov come si chiamano ora), che ogni agricoltore conosce bene e che magari potrebbe tornarci utile se vogliamo andare alle origini delle cose, sapere da dove veniamo: se vogliamo scoprire il luogo d’origine di qualcosa, disse Vavilov, non dobbiamo guardare dove oggi la specie è più diffusa e ha successo, ma il luogo dove si trovano maggiori varietà, da cui poi è emersa la vincente.

Esempio banale banale: se volessimo sapere dove è nata la lingua italiana le nostre ricerche alla fine si concentrerebbero nella Toscana, dove vi sono presenti le varianti più numerose e antiche, che poi attraverso un lungo processo e contributi divennero la lingua italiana.

Per inciso, Vavilov usando questo metodo scoprì che il frumento è nato in Abissinia, dove si trovano numerose varianti selvatiche, da cui estrasse e applicò alcune caratteristiche migliorative del grano comune.

Centri di Vavilov - Wikipedia

Insomma, un uomo che ha fatto solo un gran bene all’umanità. Ma ecco la brutta storia che lo riguarda: purtroppo il suo avversario politico era quel pirla di Lysenko, ammanicatissimo con Stalin (altro personaggione), antidarwininista anzi lamarkiano (bestemmia), che lo osteggiò in tutti i modi.

Ed è noto che quando Politica e Scienza entrano in contatto succedono solo casini. Che è quello che successe: Lysenko lo accusò di “pseudoscienza borghese” (oggi sono parole idiote, ma allora facevano tremare), Vavilov venne emarginato, rimosso dagli incarichi, tutti i suoi appunti distrutti e lui stesso confinato in Siberia, dove morì di stenti nel 1943.

Un uomo che aveva nutrito il mondo lasciato morire di fame. Come è ingiusta la vita.

Quando mangerò del pane, mi ricorderò che c’è dentro anche un po’ del suo lavoro, per cui ha pagato con la vita, e lo ringrazierò.

https://it.wikipedia.org/wiki/Nikolaj_Ivanovi%C4%8D_Vavilov

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