UN CONSULTO

"Allora, carissimi, oggi vi volevo parl...(firulì firulà il cellulare suona)...ah, aspettate un momento, c’è Draghi in linea… chissà cosa vuole...uè ciao Marietto, tutto bene?...massì tutto come al solito… no no dimmi...cosa ti devo fare? Una consulenza?… se posso volentieri, che problema c’è….ti stanno facendo casini….sempre i soliti... ha paura di non avere la fiducia… ma mandali a fanculo quelli...senti a me, fai una bella conferenza stampa subito dopo che sono usciti e col tuo modo pacato li sputtani urbi et orbi...vedi come tornano subito…non sei pratico, dai retta al Tartaro...d’accordo, se vuoi il testo te lo scrivo io...ah non è finita...con chi hai fatto le consultazioni.. anche con quelli? No… ma quelli sono ancora peggio...senti a me, fai così tu li tiri dentro e per ingraziarteli gli dai un ministero di quelli importanti ma che non contano una ceppa o che portano solo casini...come quale? Dai retta a me, dagli il Ministero dell’Educazione così si ritrovano gli studenti inkazzati in corteo sotto casa e saranno odiati per sempre dalle nuove generazioni… è un vecchio trucco… prego prego se non ci aiutiamo tra noi ricchi...poi per gli altri nomini gente fidata, guarda ho già fatto una lista se vuoi te la invio...ok, stasera… senti ma allora questi 209 miliardi come li spendiamo?….hai visto il grafico che ti ho mandato ieri?...la mia percentuale è sempre la stessa, tranqui… no, non temere… non conviene a nessuno e la Merkel ce lo asciuga, dai retta a me… abbiamo lo spread dalla nostra parte… e le riforme strutturali?...beh sì, già si era capito che quota 100 e il reddito di cittadinanza facevano una brutta fine… sì… sì...buona idea, guarda che però i cinesi si incazzeranno… ah beh allora… comunque ne riparliamo dopo che hai formato il governo...quando vuoi guarda… telefona pure a qualunque ora...se posso volentieri… ciao Mario, saluti alla signora… sì la settimana prossima passo a trovarti, ti porto il Toblerone...ok saluti… ciao sì ciao cià... (spegne il cellulare)… mamma mia, non lo invidio… allora, di che stavamo parlando?”