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giovedì 25 febbraio 2021

 IL CINEFORUM

Una cosa che c’era negli anni ‘70 e oggi è sparita è il Cineforum. Lo racconto ai zòvani che non hanno idea di cosa si tratti.
In certi cinema non si andava via dopo la proiezione di un film, come si fa adesso. Si restava seduti e iniziava la “discussione”. Un giovane con in mano un microfono, di solito barbuto e con gli occhiali, forniva una breve scheda del film e poi invitava gli astanti a esprimere la loro opinione sulla pellicola.
Chi voleva alzava la manina, gli si portava il microfono e poi diceva la sua: “mah...a me è piaciuto.. gli attori sono stati bravi… soprattutto la scena in cui sparano al padrone (applausi) e poi inizia la rivolta… non ho capito perché è stato girato negli USA… un bel film”, e poi la parola passava ad un altro e via così per una mezzoretta. Il barbuto tirava le fila e si usciva.
Lo so che fa tanto Corazzata Potemkin con Fantozzi e che a volte poteva risultare noioso (molti cercavano di svignarsela prima del dibattito), ma a volte c’erano belle discussioni appassionate. Si tornava a casa più consapevoli, coscienti che si faceva parte di un gruppo sociale, di una collettività, che si parlava. Strano, eh?
Aiutava insomma a non sentirsi soli, cosa che nel buio di una sala capita spesso. Però dato che, se l’oratore non era bravo e stimolante, poteva essere noiosissimo e non fruttava niente ma levava tempo prezioso, il Cineforum venne presto accantonato. Oggi non si fa praticamente più ma in quegli anni “politici” vi assicuro era normale.



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