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giovedì 25 febbraio 2021

 GLI SVAPORATI

In Giappone li chiamano “gli Svaporati”. Noi diremmo i falliti, gli sfigati: vivono ai margini delle città, disprezzati da tutti. Si sa pochissimo di loro perché sembra sia anche vietato parlarne.

Sono quelle persone che non ce l’hanno fatta, che non si sono adattati alla rigida società giapponese, magari uomini in carriera che per qualche motivo è stata fatta fuori e non è riuscita a rientrare. E’ vietato far loro anche l’elemosina, mangiano quello che trovano nella spazzatura. La cultura giapponese in questi casi mostra il suo lato più spietato, senza pietà verso questi figli deboli e miserabili, sono quelli in basso.

Inutile dire come io mi senta spesso come loro, “les cocus du monde”. Quando Massimo Iezzi è venuto per qualche mese a stare da me, mi son presto reso conto che era uno sfigato anche peggio di me. Nessuno lo amava.

Ecco perché davanti alla sua tomba ho pianto così tanto. Era almeno 10 anni che non piangevo così. Piangevo per me, che sono in sedia a rotelle, un handicappato che ha perso il lavoro, il figlio, l’amore, a volte anche la dignità. Vivo ai margini della città e mangio schifezze. Ho perso tutto quello in cui speravo. Ho paura di morire solo e al freddo, come te.



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