VACCINARE I CLANDESTINI A MILANO
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domenica 28 febbraio 2021
sabato 27 febbraio 2021
COSA MI DICE DI FARE OGNI GIORNO IL DIAVOLETTO SULLA SPALLA
COSA PENSI DEL "MINISTERO DELLE DISABILITA'"
COSA RICHIAMA IL COLORE VIOLA
Secondo l'Etimologia, Viola e Violenza hanno la stessa radice semantica. In particolare richiamano e traggono origine entrambe dalla deflorazione, un atto di forza "violento" che provoca l'uscita di sangue scuro dalla vagina, appunto di colore poi chiamato "viola".
E' probabile, ma la discussione è aperta, che derivino da vir, che in latino vuol dire uomo, forza.
Un nome e un colore che richiamano una visione arcaica e molto cruda della vita e dei rapporti umani, poco "politicamente corretta".
venerdì 26 febbraio 2021
PREFERISTI ESSERE RICCO E ODIATO DA TUTTI OPPURE POVERO E APPREZZATO?
Ovviamente ricco. Guardate me: Tartaron de Tartaronis, schifosamente ricco, invidiato da tutti, amato anzi adorato, se qualcuno mi disprezza e mi considera senza cuore deve stare muto altrimenti lo distruggo. Ho talmente tante di quelle donne che mi tampinano che ogni tanto devo cambiare il cellulare.
In più sono nobile di nascita, in forma e stanno pensando ad una serie Netflix sul mio lifestyle.
Poveri! Sfigati! Barboni!
giovedì 25 febbraio 2021
SI PUO STUDIARE DAI COMPENDI?
Purtroppo sì. Ne ho incontrate molte e tutte avevano una caratteristica in comune. In generale si può dire che tutte le persone con una bassa autostima hanno avuto figure parentali che non credevano in loro, non avevano fiducia etc. Pensi di avere un figlio scemo? Avrai un figlio scemo. Amate i bambini, anche quelli difficili.
C'è un modo per uscirne dunque? Sì, l'amore. Una valanga di amore, di fiducia. Quella vera, disinteressata. Non sarà facile, ma chiunque può avere una vita felice. Non è mai troppo tardi per iniziare.
GLI SVAPORATI
In Giappone li chiamano “gli Svaporati”. Noi diremmo i falliti, gli sfigati: vivono ai margini delle città, disprezzati da tutti. Si sa pochissimo di loro perché sembra sia anche vietato parlarne.
Sono quelle persone che non ce l’hanno fatta, che non si sono adattati alla rigida società giapponese, magari uomini in carriera che per qualche motivo è stata fatta fuori e non è riuscita a rientrare. E’ vietato far loro anche l’elemosina, mangiano quello che trovano nella spazzatura. La cultura giapponese in questi casi mostra il suo lato più spietato, senza pietà verso questi figli deboli e miserabili, sono quelli in basso.
Inutile dire come io mi senta spesso come loro, “les cocus du monde”. Quando Massimo Iezzi è venuto per qualche mese a stare da me, mi son presto reso conto che era uno sfigato anche peggio di me. Nessuno lo amava.
Ecco perché davanti alla sua tomba ho pianto così tanto. Era almeno 10 anni che non piangevo così. Piangevo per me, che sono in sedia a rotelle, un handicappato che ha perso il lavoro, il figlio, l’amore, a volte anche la dignità. Vivo ai margini della città e mangio schifezze. Ho perso tutto quello in cui speravo. Ho paura di morire solo e al freddo, come te.
IL CINEFORUM
UN FILM ECCESSIVAMENTE COMPLICATO
Alzi la mano chi l'ha visto, capito e apprezzato la primissima volta, senza bisogno di rivederlo o di spiegazioni o di cineforum. …vedere, vedere in platea chi risponde …nessuno, nessuna mano alzata, me lo aspettavo. Alla fine della proiezione sulla faccia di tutti vedevo un enorme Boh.
Ed era costato pure un pacco di soldi! Che un film sia talmente complicato che per essere capito deve essere "spiegato" per me non ha senso.
Anzi sì, una spiegazione c'è. Vuol dire che chi l'ha fatto e montato non aveva bene in mente come si racconta una storia, che deve essere "comprensibile" e alla fine farti provare un buon sapore in bocca, lasciarti qualcosa.
Non lo accetto per un libro, figuriamoci per un film. Chi non è d'accordo provi a raccontare una favola a suo figlio, vediamo quanto è bravo ad essere "alternativo".
mercoledì 24 febbraio 2021
COME RIMPROVERARE LE PERSONE? CON MODI DOLCI E GARBATI?
No, né troppo "dolci" né troppo "salate". Bisogna usare parole comunque rispettose, senza ferire inutilmente. Ma il rimprovero deve arrivare.
Perlomeno questa è la mia esperienza, sia che fossi da una parte o dall'altra della barricata. Se il rimprovero ci deve essere, che ci sia veramente ma nella maniera corretta.
Rimproverare senza umiliare e senza blandire perché la persona cambi il suo comportamento è qualcosa che si impara. Dipende molto dal contesto, dalle tue aspettative, dal suo impegno, dal ruolo etc. Mettersi ad urlare come fanno certi manager a volte è controproducente.
Personalmente in un rimprovero a me interessa innanzitutto risolvere il problema più che far valere il mio ruolo. Tengo sempre in mente questo punto cardine.
martedì 23 febbraio 2021
C'E' UNA PAROLA CHE TI FA ARRABBIARE?
LONG COVID
GUSTAVO
RACCONTAMI QUALCOSA CHE POTRA' CAMBIARMI LA GIORNATA
domenica 21 febbraio 2021
UNA FOTO IN CUI SONO ME STESSO
In questa foto, che ormai risale a più di mezzo secolo fa (fa impressione detta così eh?), un giovane Luca trasporta la sua ancor più giovane sorellina Matilde sul triciclo.La foto mi è sempre piaciuta perché ho conservato la stessa espressione per tutta la vita. Me la ritrovo allo specchio ogni mattina quando mi saluto. Certo, i capelli sono andati e la pelle è meno liscia, ma l'espressione mi sembra ancora la stessa. Certe cose me le son portate dietro tutta la vita.
"Everybody's building the big ships and boats
Some are building monuments, others jotting down notes
Everybody's in despair, every girl and boy
But when Quinn the Eskimo gets here everybody's gonna jump for joy
Oh come all without, come all within
You'll not see nothing like the mighty Quinn"
(Bob Dylan, The mighty Quinn - Canzone che ascoltavo da bimbo e mi piaceva tanto. Anche il sottofondo musicale vi dò

AD UN ANNO DAL PAZIENTE ZERO, AVETE RIVISTO LE VOSTRE POSIZIONI INIZIALI SUL VIRUS?
PERSEVERANCE
sabato 20 febbraio 2021
giovedì 18 febbraio 2021
Solo se fai autocritica. Nessuna esperienza di vita per quanto brutta ti renderà automaticamente migliore se non ci rifletti sopra.
Perché ho perso dei soldi? Perché son stato sconfitto? Perché quella donna mi ha tradito? Perché mio figlio va male a scuola? Perché il cellulare oggi non funziona? Perché mi sono ammalato? Perché il mio lavoro non viene apprezzato? Perché mi è capitato l'incidente? etc
La facile scorciatoia di attribuire tutto alla sfiga è forte ma è un vicolo cieco. Non ti farà avanzare di un passo e anzi rischierai di ripetere l'esperienza. Altra infelicità. Molto meglio fermarsi a riflettere onestamente sulle proprie responsabilità e valutare se e come correggere se stessi.
Non faccio esempi per non banalizzare il discorso, che è molto serio. Ne va della felicità e del futuro di ognuno. Non è necessario dirlo ai quattro venti, è un lavoro che si può e si deve fare da soli.
Oppure puoi non fare nulla e confidare in più fortuna la prossima volta.
mercoledì 17 febbraio 2021
COSA STUDIA LA "POLEMOLOGIA"
QUALCUNO MANGIA LA PASTA CON FORCHETTA E CUCCHIAIO. QUAL E' IL MODO GIUSTO?