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martedì 4 febbraio 2020

PEPPONE E DON CAMILLO
Purtroppo l’articolo è illeggibile, ho saputo solo che è uscito sul quotidiano La Notte (oggi scomparso, ma una volta andava forte) il 24.4.1966, in piena Guerra Fredda.
E non si capisce nemmeno bene a cosa si riferisca. Le case in fondo sono quelle di via Marco Bruto, mentre lo spiazzo scuro nella foto corrisponde grossomodo a dove adesso c’è la Chiesa di San Nicolao della Flue. “Una volta qui era tutta campagna”.
Il mistero più grande però per me risiede nel titolo. Cosa sarebbe questo "Centro Forlanini"? E cosa sarebbe questa gara di velocità? A chi costruiva per primo? E perché vede contrapporsi il potere temporale (il comune) con quello religioso (il prete, quale prete)? Per questo prima ho accennato alla guerra fredda, l’un contro l’altro armati.
Bisogna dirlo: molti di noi non erano ancora nati, dormivano ancora nei pensieri del Bambin Gesù. E chi c’era era troppo giovane e il quartiere stesso era in pieno fermento costruttivo, molto fluido. Però qualcuno sicuramente sa qualcosa o si sarà fatto una idea.
Illuminatemi o sapienti, queste sono letteralmente le nostre radici.


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