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martedì 4 febbraio 2020



LA DONNA DELLA VITA

E’ un classico, ormai talmente abusato da diventare un clichet: l’uomo di successo si prende come nuova donna una ragazza molto più giovane e bella di lui, anzi giovanissima e bellissima. La prima moglie (quella che per inciso ha aiutato a raggiungerlo questo successo) viene scaricata e arriva la ninfetta giovane e disponibile di turno.

Ogni volta un po’ ci si stupisce (“ma come anche lui?”) ma in fondo è quasi considerato normale. Talmente ovvio che molte donne di successo optano a loro volta per il toy-boy, equivalente maschile della ninfetta. Ah, spero che questa delicatezza nei termini usati sia notata, siamo in fascia protetta.

Tenersi la stessa donna o lo stesso uomo per tutta la vita viene considerato con sospetto, quasi una roba da “poveri”, sicuramente ci nasconderanno qualcosa. Rare ad un certo livello le eccezioni: Paul Newman sposato con Jeanne Woodward fino alla morte o, in casa nostra, Nino Manfredi, una vita matrimoniale immune dal pettegolezzo.

Orbene, i Beatles anche in questo discorso rappresentano una vera eccezione, nel bene e nel male. Non tanto per George Harrison e Ringo Starr, caduti nel clichet della moglie bellissima (Olivia e Barbara), quanto per i due front man, John e Paul.

Vedendo le loro mogli Yoko e Linda, non certo Miss Universo, uno viene colto da un leggero senso di disagio: non hanno seguito la regola.
Potevano scegliere il meglio del meglio, fior da fiore, e nessuno avrebbe obiettato nulla. Hanno preferito invece John una artista giapponese, bruttina e di scarso successo ma dal forte carattere, e Paul una ereditiera americana, non certo un figone ma ricchissima e intelligente. Scelte inconsuete e singolari anche adesso, figuriamoci per l’epoca. Niente Miss Universo, no no.

Si può azzardare una interpretazione: entrambi (e stiamo parlando della metà più importante dei Beatles) ormai non erano più interessati alla bellezza esteriore, per quanto strepitosa. Avevano capito bene che non bastava. La bellezza superficiale li aveva nauseati (beati loro), ora volevano andare oltre.

Ma dove? Già non accontentarsi della belloccia per sfogare l’ormone o farsi belli li rende ai miei occhi diversissimi da tanti altri uomini ma è nelle scelte dei due che appare il genio. Mentre John cercava infatti una comunanza spirituale con una donna forte (e intuiamo che non era facile tenergli testa), Paul cercava di elevarsi socialmente con il miglior matrimonio possibile (e non a caso oggi è uno degli uomini più ricchi del mondo).

Mica male. Non rispettando una regola banale ma diffusissima, entrambi avevano raggiunto il meglio. Anche nella scelta della donna della vita c’era la voglia di esplorare mantenendo un altissimo livello, maturità e giovinezza insieme, ciò che rende i Beatles così diversi dagli altri gruppi.




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