LA DONNA DELLA VITA
E’
un classico, ormai talmente abusato da diventare un clichet: l’uomo
di successo si prende come nuova donna una ragazza molto più giovane
e bella di lui, anzi giovanissima e bellissima. La prima moglie
(quella che per inciso ha aiutato a raggiungerlo questo successo)
viene scaricata e arriva la ninfetta giovane e disponibile di turno.
Ogni
volta un po’ ci si stupisce (“ma come anche lui?”) ma in fondo
è quasi considerato normale. Talmente ovvio che molte donne di
successo optano a loro volta per il toy-boy, equivalente maschile
della ninfetta. Ah, spero che questa delicatezza nei termini usati
sia notata, siamo in fascia protetta.
Tenersi
la stessa donna o lo stesso uomo per tutta la vita viene considerato
con sospetto, quasi una roba da “poveri”, sicuramente ci
nasconderanno qualcosa. Rare ad un certo livello le eccezioni: Paul
Newman sposato con Jeanne Woodward fino alla morte o, in casa nostra,
Nino Manfredi, una vita matrimoniale immune dal pettegolezzo.
Orbene,
i Beatles anche in questo discorso rappresentano una vera eccezione,
nel bene e nel male. Non tanto per George Harrison e Ringo Starr,
caduti nel clichet della moglie bellissima (Olivia e Barbara), quanto
per i due front man, John e Paul.
Vedendo
le loro mogli Yoko e Linda, non certo Miss Universo, uno viene
colto da un leggero senso di disagio: non hanno seguito la regola.
Potevano
scegliere il meglio del meglio, fior da fiore, e nessuno avrebbe
obiettato nulla. Hanno preferito invece John una artista giapponese,
bruttina e di scarso successo ma dal forte carattere, e Paul una
ereditiera americana, non certo un figone ma ricchissima e
intelligente. Scelte inconsuete e singolari anche adesso, figuriamoci
per l’epoca. Niente Miss Universo, no no.
Si
può azzardare una interpretazione: entrambi (e stiamo parlando della
metà più importante dei Beatles) ormai non erano più interessati
alla bellezza esteriore, per quanto strepitosa. Avevano capito bene
che non bastava. La bellezza superficiale li aveva nauseati (beati
loro), ora volevano andare oltre.
Ma
dove? Già non accontentarsi della belloccia per sfogare l’ormone o
farsi belli li rende ai miei occhi diversissimi da tanti altri uomini
ma è nelle scelte dei due che appare il genio. Mentre John cercava
infatti una comunanza spirituale con una donna forte (e intuiamo che
non era facile tenergli testa), Paul cercava di elevarsi socialmente
con il miglior matrimonio possibile (e non a caso oggi è uno degli
uomini più ricchi del mondo).
Mica
male. Non rispettando una regola banale ma diffusissima, entrambi
avevano raggiunto il meglio. Anche nella scelta della donna della
vita c’era la voglia di esplorare mantenendo un altissimo livello,
maturità e giovinezza insieme, ciò che rende i Beatles così
diversi dagli altri gruppi.
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