FORNOSTAR
“Luca,
hai visto a
Vicenza che
roba? Questa notte hanno scritto su
una bacheca frasi
ingiuriose.”
“Che
tipo di frasi?”
“Solite,
già
viste
altrove.
Morte ai negri ed
ebrei, riaprite
i forni
etc.
C’erano
dentro anche froci comunisti e sinti, gli zingari”
“Uh
quanto odio!”
“E’
un brutto segno dei tempi. E’ ritornata l’ora di reprimere
questi fascistelli, aprire
loro la zucca
con un cric, mescolarla e
riportarla
a livelli decenti.”
“Bravo,
così ti metti
al loro livello. Diventi
violento come loro.”
“E
allora
cosa?
Quelli
vogliono
ripristinare la dittatura e pretendono di essere trattati in modo
rispettoso? Ma
vaffanculo va. E peccato solo se qualche colpo andrà fuori.”
“Tu
stai dando loro dignità di avversari politici, li metti al tuo
stesso livello. Sai invece a me cosa ricordano?”
“Degli
stronzi.”
“Mi
ricordano
tanto
quei bambini che si mettono a gridare parolacce per sembrare grandi,
parole di cui manco si rendono conto del significato.”
“Non
li sottovalutare, non
sono bambini quelli che hanno scritto,
quella è feccia.”
“Guarda,
non
li
conosciamo
ma sappiamo di certo una cosa: sono ignoranti, per questo
presumo siano
giovani. Quando
li troveranno saranno massimo sui 25, forse con dentro dei
minorenni,
scommettiamo? Al limite ci sarà qualche cattivo maestro che avrà
consigliato le parole, come
“sinti”, che non si usa molto.”
“Deficienti,
io già me li vedo, con le svastiche tatuate sul collo. Se andavano
in giro nel ventennio conciati così sai quante mazzate che
prendevano.”
“Appunto,
quello che ti dicevo prima. Son giovani, non sanno. Sanno solo che
vogliono ribellarsi, essere contro, menare le mani, contestare. A 17
anni non ti sei mai ribellato?”
“Sì
ma non così. Io mi ribellavo per motivi
seri!”
“I
giovani son fatti così, si ribellano, anche per cause che non conoscono. Per
loro l’importante è andare controcorrente, sfidare il senso
comune.”
“Anche
se è costata sangue e dolore da parte dei nonni, questo l’hanno
dimenticato.”
“Nessuno
glie l’ha insegnato io
dico, è diverso.”
“Tu
sei della tua idea ma io rimango
della mia. Qualche ceffone ben assestato risveglierà loro
la
memoria.”
“Ah,
se l’educazione e
la storia
fossero
così semplici!”
Nessun commento:
Posta un commento