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mercoledì 5 aprile 2017

LO SPETTACOLO DEL SOGNO
Il culmine dello squallore, come ripetono da tempo gli storici delle religioni, era vivere una vita senza visioni, senza profondità, in cui i giorni si susseguivano spenti. Il popolo chiedeva allora ai sapienti di sognare per loro, di allestire come spettacolo i loro sogni.
E uno degli esempi migliori di quanto sia vero lo ritroviamo nel Presepe, lo “spettacolo” della natività ideato da San Francesco. Da più di 1000 anni c’erano tutti gli elementi (il bue, l’asinello, la grotta, Gesù Bambino e i pastori…) ma nessuno li univa tra loro. Ci è voluto il genio visionario di San Francesco per mettere in scena questo teatro mistico, in una visione talmente potente che perdura sino ai giorni nostri e il cui allestimento dà calore in ogni casa. Quando a Natale entriamo in una casa e in un angolino vediamo un presepe ci si allarga il cuore.
San Francesco ha sognato per tutti noi e dal suo gesto di carità è nata una “fiaba” meravigliosa. E la fiaba, come diceva lo psicoanalista Bettleheim nel 1977, coltiva il nostro spirito meglio di qualsiasi altro genere. Perché nel profondo siamo rimasti tutti bambini che cercano, nella narrazione di leggende e fiabe, la spiegazione degli impulsi che si agitano dentro. I nonni che raccontano le storie ai nipotini stanno insegnando loro a vivere e a godere della vita, regalano una bellezza che i bimbi si porteranno dentro per sempre.

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