I BUONI RICORDI
Ecco una intuizione che è stata confermata dalla Psicologia
moderna, l’importanza fondamentale dei buoni ricordi. Non esiste tesoro, non è
stato trovato ancora nulla di più importante per la vita di una persona di un
buon ricordo che risale all’infanzia. Chiamiamolo “buon ricordo” come scriveva
Dostoevskij nei suoi romanzi, o ”corpo
nutritore” secondo lo psicoanalista indiano Masud Khan, o “pensiero felice” che
fa volare come diceva Peter Pan…non ha importanza. L’importanza è che sia nel
cuore e scaldi dentro come un sole invisibile.
Noi non ce ne rendiamo neanche conto da quanto sono
profondi, ma è a loro che facciamo riferimento nei momenti più bui della nostra
vita, sono loro il pavimento su cui cammina la nostra mente.
Ognuno ha i suoi. E Fulvio Scaparro, il noto psicologo
milanese, rivolgendosi ai genitori separati , esortava a fare di tutto per
continuare a costruire buoni ricordi nei bambini, evitando accordi ingiusti e
conflitti in cui metterli in mezzo. Non
è mai tardi.
E’ qualcosa di talmente importante che ho timore di dire
anche una parola di troppo. Forse avete
visto “Inside out”, il cartone animato della Pixar, quando nelle scene iniziali
la fatina Gioia mette una pallina d’oro al centro della mente. Ecco, quello è
un buon ricordo.
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