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martedì 11 aprile 2017

I BUONI RICORDI

Ecco una intuizione che è stata confermata dalla Psicologia moderna, l’importanza fondamentale dei buoni ricordi. Non esiste tesoro, non è stato trovato ancora nulla di più importante per la vita di una persona di un buon ricordo che risale all’infanzia. Chiamiamolo “buon ricordo” come scriveva Dostoevskij nei suoi romanzi,  o ”corpo nutritore” secondo lo psicoanalista indiano Masud Khan, o “pensiero felice” che fa volare come diceva Peter Pan…non ha importanza. L’importanza è che sia nel cuore e scaldi dentro come un sole invisibile.

Noi non ce ne rendiamo neanche conto da quanto sono profondi, ma è a loro che facciamo riferimento nei momenti più bui della nostra vita, sono loro il pavimento su cui cammina la nostra mente.

Ognuno ha i suoi. E Fulvio Scaparro, il noto psicologo milanese, rivolgendosi ai genitori separati , esortava a fare di tutto per continuare a costruire buoni ricordi nei bambini, evitando accordi ingiusti e conflitti in cui  metterli in mezzo. Non è mai tardi.


E’ qualcosa di talmente importante che ho timore di dire anche una parola di troppo.  Forse avete visto “Inside out”, il cartone animato della Pixar, quando nelle scene iniziali la fatina Gioia mette una pallina d’oro al centro della mente. Ecco, quello è un buon ricordo.

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