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giovedì 20 aprile 2017

BUONI E CATTIVI
Una storia funziona bene quando c’è un “cattivo” che impedisce al nostro eroe/eroina di realizzare il suo sogno, si può dire che una fiaba non regge veramente senza un cattivo.
Però attenzione, non è così facile creare un vilain. Le variabili possono essere tantissime ma deve essere credibile altrimenti si rischia di cadere nel ridicolo.
E la Disney è stata maestra nel creare “cattivi” veramente riusciti, che in qualche caso hanno addirittura rubato la scena ai buoni (Capitan Uncino, Shere Khan la tigre, Crudelia Demon). Perché i cattivi spesso hanno uno spessore psicologico, un realismo, una vitalità che li rende assai più credibili degli insipidi buoni. Attenti quando nel racconto compare il cattivo, da lì spesso si capisce se sarà una buona storia o una grande storia.
Un esempio di cattivo veramente riuscito a mio parere è Ursula, nel cartone animato della Sirenetta. Astuta manipolatrice, abilissima donna d’affari, intelligente e spietata. Uh, quante Ursule che ho incontrato in vita mia!

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