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mercoledì 12 aprile 2017

 IL POTERE

Quando si raggiunge una posizione di supremazia, di autorità sugli altri, avviene un rapidissimo cambiamento psicologico, molto evidente. Anche le persone più innocenti e oneste (quelle scaltre già ce l’hanno) iniziano a sviluppare una caratteristica psicologica detta Paranoia Secondaria, più comunemente detta “grande diffidenza”. A volte inizia quasi per gioco, poi si finisce a diffidare di tutto e tutti. Le persone elette si trasformano e a volte diventano quasi irriconoscibili. Non sono più gli amiconi di una volta, non possono più esserlo. Adesso hanno un ruolo da difendere.

La Paranoia Secondaria non è una patologia, intendiamoci (a meno che non dilaghi come nella tragedia di Macbeth, ma lì c’era già alla base una persona disturbata). Sorge anche in persone normalissime. E’ soprattutto una difesa psicologica che chiunque stia in alto, diciamo così, adotta nei confronti di chi sta sotto e che serve a premunirsi da eventuali fregature se non di peggio.

Lavorando in Tribunale ho notato spesso per esempio tanta diffidenza in tutti: giudici che non si fidano degli avvocati che non si fidano dei loro clienti che guardano sospettosi tutti quanti. A volte, dietro un mondo molto formale, c’era un’aria di intrighi che si tagliava con il coltello. La Paranoia Secondaria dilagava, la posta in gioco era troppo importante.

Un consiglio prezioso viene per ora dalla psicologia agli uomini di potere: attenti, non estendete la “diffidenza” anche al piano personale e familiare. Cercate di limitarla al piano  pubblico e lavorativo, altrimenti sono guai…



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