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domenica 9 aprile 2017

L’IRRITAZIONE

Lo psicoanalista svizzero Jung non era uno sciocco e aveva ben presto capito che, quando provava noia e fastidio per il comportamento di qualcuno, non doveva cercarne la causa in chi gli stava davanti ma in se stesso. Il “fastidio” che provava era un segnale che qualcosa non andava in lui e turbava la sua pace, era un problema personale che era meglio risolvere per interagire con l’altro.  In un certo senso era grato se qualcosa lo irritava nel mondo che lo circondava, era un segnale preciso per capire meglio se stesso.

Si possono portare cento esempi e sembra quasi una banalità eppure non è così semplice accettarla. La si ritrova simile per esempio in una frase zen “Il vero arciere non incolpa il bersaglio, ma se stesso”. Come è più semplice dare la colpa agli altri!

E capire se stessi diventerà poi un modo per comprendere meglio il mondo in cui viviamo dentro. Anche perché, come una volta mi disse un amico psichiatra al telefono, “le cose, come noi stessi, si capiscono quando si prova di cambiarle”. In questi casi l’irritazione è sempre in agguato, non lasciamoci sfuggire l’opportunità!

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