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venerdì 28 aprile 2017
“Io non sogno mai e se sogno non ricordo.”
“Non c'è da preoccuparsi. Sai che le persone come te sono quelle che sognano di più?”
giovedì 27 aprile 2017
mercoledì 26 aprile 2017
E’ iniziato tutto qualche anno fa. Mi sono accorto che facevo fatica ad ingranare la quinta, e ad andare veloce. La portai ovviamente subito dal meccanico, ma questi, dopo averla esaminata con cura, sconsolato mi disse che purtroppo la 5° marcia me la dovevo scordare, perché questa auto non ce la faceva proprio più a reggerla. E la garanzia era già scaduta, quindi non me ne avrebbero data una nuova in cambio. “Poco male –pensai- tanto a me la velocità non è mai piaciuta tanto. Mi limiterò ad usarla sino alla quarta”. E così sono andato avanti per anni, arrangiandomi.
Ricordo che uscii dall’officina dicendomi che non lo avrei permesso, e avrei fatto di tutto per mantenerla efficiente. Ma purtroppo quel meccanico aveva ragione, era stato un buon profeta: a poco a poco vidi la mia macchina perdere colpi, presto la 4° divenne un ricordo, e poi toccò alla 3°, e anche la 2° fa fatica ad essere sinceri in qualche giorno.
Ormai mi sono ridotto ad usare solo la 1° (e qualche volta, somma vergogna, devo pure essere trainato), e le poche volte che vado in giro c’è sempre qualcuno che mi sorpassa e sghignazza “Ma buttalo quel catorcio!”
martedì 25 aprile 2017
Accade in tutti i paesi e in tutte le culture che la percentuale femminile in questo campo sia molto ridotta, a volte quasi inesistente (nel carcere lombardo di Opera, il più grande d’Italia, non c’è per esempio nemmeno una sezione femminile).
Secondo alcuni la percentuale sfiora il 60% ma anche i più prudenti riconoscono che al mondo è difficile trovare una malattia più “deprimente” della sclerosi. Anche cancro, diabete e infarto hanno i loro depressi ma in percentuale molto ma molto minore.
E poi il buon senso e le psicologia sono d’accordo: sarà anche l’acqua calda ma per combattere la depressione la pillola che funziona meglio sono i rapporti umani. Isolamento sociale e solitudine in chi soffre di sm sono da evitare come la peste.
venerdì 21 aprile 2017
giovedì 20 aprile 2017
Ho pianto quando è morto. Poteva dare ancora così tanto.
“Perché mi fai questa domanda? E’ un argomento delicato.”
“Perché mio padre ieri, vedendomi attaccato al pc, ha detto che la mia reputazione ne risentirà.”
“In un certo senso tuo padre ha ragione. Io per esempio ringrazio Dio che ho commesso le mie stupidate giovanili lontano da internet.”
“Quali stupidate, prof?”
“Potete anche non credermi ragazzi, ma non me le ricordo neanche più. So solo che quello che combinavo nelle baldorie con gli amici ormai si è perso. Oggi invece internet non dimentica nulla e le nostre sciocchezze non sono più transitorie, si lasciano tracce anche di cose poco belle. L’oblio non esiste più.”
“Non me ne frega niente, io non sarò mai rispettabile. Fuck you!”
“Dici così perché non hai una famiglia e dei figli da mantenere, ne riparliamo tra qualche anno. Le aziende quando vi chiameranno a lavorare faranno una ricerca on line sulla vostra Web Reputation, cosa credete? E più il lavoro è importante più la ricerca è capillare. Magari vanno a ripescare foto o frasi di anni prima e vi scartano. Guardate che è già successo.”
“Prof, vale anche per noi ragazze?”
“Certamente, cara.”
“Ma questa cosa vale solo per il lavoro o anche in altri campi?”
“Purtroppo è un discorso che si sta estendendo. Ho sentito che c’è stato un matrimonio che è andato a rotoli per questo.”
“Ah sì?”
“L’amica di una ragazza che doveva sposarsi è andata a scovare vecchie foto su Facebook, le ha stampate e le ha mostrate alla famiglia di lui. “Guardate, guardate la vostra santarellina!” Non devono essere stati bei momenti.”
“Oddio.”
“Ragazze, state attente a quello che pubblicate.”
“Ma Prof, le mie amiche non mi farebbero mai una cosa del genere.”
“Dio ti benedica, ragazza mia, Dio ti benedica.”
giovedì 13 aprile 2017
mercoledì 12 aprile 2017
martedì 11 aprile 2017
lunedì 10 aprile 2017
Questo è il primo quadro che sia mai stato dipinto e che è giunto sino a noi, in cui più figure sono in relazione. Non essendo chiaro cosa significa chiedo, o lettori, il vostro aiuto.
Venne disegnato con le dita più di 17.000 anni fa, piena preistoria, in una posizione molto scomoda e alla luce tremolante delle candele. Non sappiamo chi fosse il pittore, se era uomo o donna, sappiamo solo che era capace e molto giovane (nel Paleolitico l’età media andava dai 19 ai 29 anni).
Si trova in un pozzo della grotta di Lascaux, in Francia, non accessibile al pubblico essendo delicatissimo (il semplice respiro umano lo corrompe). Da quando venne scoperto per caso nel 1940 gli studiosi si arrovellano sul suo significato. Cosa vuol dire? E’ diventato una sorta di “test” della antichità, in cui si può vedere di tutto.
Qualcuno dice che è una scena di caccia, altri che si tratta di una guerra tribale o un sogno. Un rinoceronte lanoso (un totem? una scena di caccia? una tribù rivale?) spara feci su un bastone. Un toro, con gli intestini trafitti da una lancia, incorna un uomo-uccello.
Triste forse che il primo quadro sia una scena di violenza. Forse invece è stata dipinta in stato allucinatorio, mistico, o forse è una favola, un racconto, un mito, certo c’è qualcosa di importante che sfugge. Non possiamo individuarne con certezza il significato, il fiume del tempo è troppo ampio e abbiamo perduto tutti i riferimenti.
Uno dei metodi usati è stato anche quello detto delle “risonanze”, che possiamo fare tutti. Cosa fa vibrare in te questa scena? A te, lettore, cosa evoca? Le tue impressioni hanno lo stesso valore delle altre. Cosa ti fa dire questo dipinto?
Caro Scipio, è passato più di un secolo ma certi problemi non li abbiamo ancora risolti…
domenica 9 aprile 2017
sabato 8 aprile 2017
A quel punto se la ragazza scappava via gridando aveva fallito il test. Se invece si avvicinava incuriosita se poteva fa’.
venerdì 7 aprile 2017
giovedì 6 aprile 2017
mercoledì 5 aprile 2017
martedì 4 aprile 2017
Avendo lavorato con bambini difficili, trovo questa frase verissima.
Che ne sarebbe stato per esempio di un Mike Tyson se non si fosse dedicato al pugilato? Sarebbe per la sua ferocia con ogni probabilità finito male, molto male. E insieme a lui tanti giovani dei sottoborghi che nella boxe (o qualunque altro sport) hanno trovato un riscatto.
Perché lo sport ha un potere enorme, chiunque tu sia riesce a darti un motivo di vita, una speranza. Incoraggiamo i giovani a fare sport, non può fargli che bene.
Quando girando per un quartiere noto solo bar, locali, sale da gioco…subito in me sorge il pensiero “ahia”. Se invece vedo palestre, un oratorio (non si ha idea di quanti ragazzi aiuti un oratorio), un campo sportivo allora penso “siamo salvi”.