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venerdì 10 maggio 2024

UN MODO DI DIRE CHE NON SI USA PIU' 

Una frase che adesso non sento più da parecchio tempo: "questa roba ha fatto la guerra". Indicava una roba che sì, era ancora funzionante ma era molto malconcia e messa male.

Se per esempio vedeva un vecchio maglione, usabile benché tutto infeltrito, si diceva sottovoce "questo ha fatto la guerra". Il maglione non veniva gettato via: poteva ancora servire per cui veniva usato anche solo per le faccende domestiche. Ricordi di un tempo ormai passato in cui non si buttava via niente. Le cose venivano aggiustate e usate fino all'ultimo (come poi avrebbe cantato Battisti: "molto meglio di buttare, riparare!")

Anche mio nonno e mio padre usavano questa frase. Se per strada per esempio notavano una automobile scassona che era un macinino cigolante, esclamavano ridendo "quella ha fatto la guerra!". Raramente ma l'ho detta anch'io. Da mio figlio però non l'ho mai sentita.

E' interessante poi notare a quale guerra si riferivano. Con sorpresa mi accorgevo che pensavano non alle devastazioni della seconda guerra mondiale, ma addirittura alla prima guerra mondiale, quella del 15–18! E' da quel tempo che si era originata la frase e io capivo anche solo da questo quanto era stata sconvolgente per tutti loro quella guerra, proprio una tragedia che aveva spezzato l'innocenza per sempre.

Oggi grazie a Dio qui in Italia viviamo in tempi di pace (anche se qualche deficiente qui e nel mondo ci prova sempre), noi e i nostri figli non abbiamo provato la guerra. Possiamo permetterci certi lussi e molti dolori ci sono stati risparmiati. Perché è vero, se in ogni guerra la prima vittima è la verità, la seconda sono i bambini.

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