Visualizzazioni totali

mercoledì 8 maggio 2024

IL LATO TRISTE DI INTERNET 

Internet è stata una invenzione straordinaria, non raccontiamoci balle. Mettere in connessione tutti gli esseri umani ha comportato, comporta e comporterà una vera rivoluzione copernicana. Sta cambiando tutto, non mi arrischio neanche a dire cosa succederà all'umanità e come sarà il pianeta tra 20 anni. Il mondo del 2044 non ho assolutamente idea di cosa porterà. Il mondo sta cambiando velocissimamente e (si spera, ma sapete che sono un ottimista) in meglio.

Intelligenza Artificiale, esperienze on line, smart working, computer, evoluzione tecnologica e altro tutto si interseca. Internet non dimentica nulla e tutto contribuisce ad innalzare il livello. Ovviamente ci sono anche grandi rischi, per esempio che questi poteri vengano usati egoisticamente per dei privilegi, oppure che l'accelerazione sia incontrollata e porti al disastro, ma confido nella capacità umana di trovare dei rimedi all'infelicità.

Di questo volevo parlare adesso: della infelicità personale interiore che mi porta in certi casi internet, magari voi sapete dirmi qualcosa, darmi una soluzione, consolarmi. Perché Internet non dimentica nulla e le persone in versione digitale persistono. Ma nella realtà no, la vita reale ha un suo ciclo. E questo è un problema che mi sta causando dolore. Perché INTERNET STA DIVENTANDO UN ENORME CIMITERO E I MORTI SONO IN MEZZO A NOI.

Se tu sei un giovane lettore considererai questo problema una stupidata, ma io ho 62 anni e ho già una mia lista di persone scomparse che si allunga ogni anno. Ed è una sofferenza, che non puoi capire, il fatto di rivedere nomi, foto e persone che tu sai che non ci sono più, interventi di amici scomparsi, volti sorridenti oggi sottoterra, parole da un passato, vecchie felicità, giorni dimenticati, labbra che ti parlavano.

Questo è per esempio uno dei motivi per cui non vado più spesso su Facebook, ci sono dentro tanti amici che sono morti. La piattaforma non lo sa (chiudere un account non è semplicissimo) e me li ripropone. E io devo scegliere se piangere o indurire il cuore. Anche Quora sta avviandosi per la stessa strada. Il fatto che l'età sia più alta della media non aiuta.

Non è un caso che in passato i cimiteri siano stati costruiti in genere fuori dalle mura cittadine. Ma adesso su internet le mura non esistono più e vita e morte si intersecano, il passato è presente, realtà e virtuale si confondono e devo imparare a sopportarlo. Scusate il post lugubre, ditemi se ci sono soluzioni, spero che ci stiano già pensando.

Nessun commento:

Posta un commento